Capitolo 26

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Era lì proprio davanti ai miei occhi. Il mio incubo era tornato. 

Appena mi vide gettò la sigaretta e venne verso di me con un sorriso sulle labbra. 

"Ehi piccolo!!" tentò di abbracciarmi ma io mi spostai e Mike si mise davanti a me

"Vattene." disse Mike con un tono che fece venire i brividi persino a me.

"E tu chi cazzo sei?" 

"Il suo ragazzo. Ora vattene!"

"Piccolo! Che cazzo sta dicendo questo?"

Ero stanco. Non avrei sopportato quella situazione ancora a lungo. Anzi, non volevo più sopportarla. Stavo per scoppiare. 

Finalmente ero riuscito ad andare avanti, grazie a Mike, ai miei amici, ai miei famigliari. 

Non volevo dovermi nascondere dietro Mike, o dietro Lucas, o dietro a mio padre. 

Volevo sconfiggere i miei demoni da solo. Ne avevo bisogno.

Lo conosco. Lui vuole me, non si arrenderà mai, non se sono loro a dirgli di andarsene.

Sapevo che dovevo essere io a risolvere la questione, volevo farlo. 

Per una volta volevo uscire le palle contro quel figlio di puttana! Ero stanco di nascondermi. Ero stanco di subire. Ero stanco di vivere nel terrore che lui aveva lasciato in me. Ero stanco di lui. 

Per la prima volta ero pronto a reagire. 

Nel frattempo arrivarono anche Lucas e Vic. 

Lucas stava per iniziare a prenderlo a pugni ma lo fermai. 

Questa volta toccava a me. 

"Va via Owen!" dissi, spostandomi da dietro a Mike

"Scott, ma cosa stai dicendo piccolo.." 

"Owen sono stanco. Ero felice finalmente. Perchè sei tornato?"

"Perchè ti amo!" sentivo che il suo tono si stava alzando

"Io no però! Ho creduto di amarti per tanto tempo. Anche troppo! Il tuo non è amore!! La tua è possessività! Mi hai tolto la vita! Hai distrutto il mio corpo, la mia anima e il mio cuore. Ti ho dato tutto e tu hai saputo solo farmi vivere nel terrore e nella vergogna. Non ho mai fatto niente di male ma tu mi facevi vergognare anche per il solo fatto di essere nato. Ho quasi perso la mia famiglia per colpa tua e in compenso ho perso me stesso. Lo sai come mi facevi sentire miserabile ogni volta che prendevo uno schiaffo? Quando quello che avrebbe dovuto sentirsi miserabile e vergognarsi di se stesso sei tu. Ho vissuto nel terrore per mesi per colpa tua!! Quindi ora va via!!!!" 

"Hai aperto le gambe a questo qui vero? Lo vedo da quei cazzo di succhiotti che hai sul collo!! Sei una puttana!!!! Una lurida sudicia puttana. Ti sei meritato ogni cosa!! Anzi forse non sono state abbastanza!!! Ti hanno fatto il lavaggio del cervello quelli. Tu sei mio. Tu mi appartieni. Ti hanno portato via da me perchè erano gelosi del nostro amore! Nessuno ti amerà mai per la puttana che sei!! Ma io sono disposto a perdonarti!! Quindi ora vieni con me, ok piccolo?" 

"...."

Quelle parole... non voglio ammetterlo, ma ha ancora la capacità di entrarmi in testa!!! Perchè sto esitando? Scott riprenditi! Non ascoltare il veleno che esce da quella bocca! Tu non sei così e lo sai! Quindi ora reagisci!! Scott...reagisci!! 

Mi viene da piangere ma devo reagire. Non sono più lo Scott che prende i pugni e non reagisce. Voglio essere la versione migliore di me stesso e questo significa uscire le palle... quindi Scott, questo non è il momento di piangere. Ricomponiti. 

"E tu sei solo uno stupido troglodita violento che si sente superiore a picchiare gli altri! Quello che provi tu non è amore. E' distruzione! Mi hai mandato all'ospedale!!! E dici ancora che mi ami?" 

"Mi avevi fatto arrabbiare!" 

"NO! Semplicemente non sai come amare! Non sai come prenderti cura di una persona. Non sai cosa significhi amare quella persona più della tua stessa vita. Non sai cosa significare vedere quella persona felice ed essere felici, vedere quella persona triste e sentire il suo dolore. Non sai niente perchè non hai mai amato nessuno se non te stesso! Lasciami in pace Owen! Se mi ami davvero come dici allora dovresti essere in grado di lasciami vivere la mia vita, con le persone che amo sapendo che sono felice senza di te. Hai capito bene Owen, sono felice senza di te! Non ho sentito la tua mancanza. Non volevo nemmeno sapere dove fossi. Voglio solo tornare a vivere felicemente con i miei amici, la mia famiglia e con l'amore della mia vita! Torna da dove sei venuto e non farti rivedere mai più!" 

"Tu stupido ragazzino! Non sai niente!!! Come osi parlarmi così?" 

Si preparò a colpirmi, ma questa volta non avevo paura, perchè non ero più solo. Mike mi si parò davanti e lo fermò. Stava per iniziare una rissa tra Mike, Owen e Lucas che nel mentre si era buttato ad aiutare Mike, quando una voce possente li fermò. 

Era l'amico di mio padre. 

Per fortuna!! pensai..

"Ragazzino smettila o ti riduco in poltiglia. Forse hai dimenticato le parole del padre di questo ragazzo. Sappi che valgono ancora e solo perchè lui ora non è qui, questo non vuol dire che tu sia libero di fare quello che vuoi, perchè ci sono altre 6 persone con la stessa formazione e addestramento di suo padre. Vuoi davvero rischiare?" gli si avvicinò all'orecchio. Gli sussurrò qualche altra cosa che noi non sentimmo e gli mostrò un coltello. 

Owen era pietrificato. Spaventato. Terrorizzato. 

Si voltò verso di me 

"Vaffanculo stupida puttana." 

Non riuscivo a credere ai miei occhi. Era finita. Per davvero!! 

Mike mi prese la mano e insieme abbracciamo l'amico di papà.. che pensandoci non ci ha mai detto come si chiama....... 

Tornammo tutti a casa e raccontammo l'accaduto a mamma. 

Chiamammo la base e gli chiedemmo di informare papà che fosse finita, così non si sarebbe più precipitato qui. 

Ero così contento!! Finalmente avevo il cuore leggero e potevo vivere la mia vita senza paura. 

Per rendere il tutto perfetto ci sarebbe voluto il ritorno di papà, ma avremmo aspettato e festeggiato al suo ritorno. 

Finalmente potevo respirare! 

Cenammo tutti a casa mia quella sera. Anche gli amici di papà. Dopotutto è stato tutto grazie a loro! 

I gemelli erano felici perchè avevano tante persone con cui giocare. Non sapevano chi scegliere, così facevano a turno. Io ero seduto sul divano in mezzo alle gambe di Mike, che mi abbracciava e mi lasciava piccoli baci tra i capelli. Ero così rilassato. Non mi ero mai sentito così in vita mia. 

Lui mi fa capire ogni giorno cosa significhi la parola amore e cosa significhi amare una persona. 

Gli ero così grato per essere tornato nella mia vita. Per non essersi arreso ai miei rifiuti. Alla mia paura. Per aver lottato con me e per me. Per esserci stato. 

Lo amo. 

Quella sera festeggiammo.... e anche tanto.... e mi addormentai tra le sue braccia, che erano così confortevoli. Mi sentivo al sicuro e protetto. 

"Maledizione Mikeeeeee" urlai la mattina dopo 

"Sei tu che mi provochi" urlò lui. 

Mi sembra di vivere un deja vu.... 

"Finitela di urlare voi due!!" 

"Scusa" urlammo insieme alla mamma. 

You Saved MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora