Capitolo 25

646 35 0
                                    

E' passato quasi un mese e va tutto bene. 

Io e Mike siamo sempre più felici. 

Lucas e Vic sono felici mentre bisticciano. 

Sta andando tutto bene.. o così spero. 

E' da quando Wes mi ha fatto l'occhiolino quel giorno che ho un brutto presentimento. 

Ho promesso a mio padre e a Mike che non avrei tenuto più nulla per me, quindi ho informato tutti delle mie preoccupazioni e del mio brutto presentimento. 

Quindi anche se siamo tutti felici, manteniamo comunque la guardia alzata. 

Eravamo, come sempre sul terrazzo della scuola a ridere e scherzare quando mi arriva un messaggio. Prendo il telefono. E' un numero sconosciuto. Apro il messaggio e sbianco completamente. 

"Mi manchi" 

Lo so che è lui. Wes lo aveva detto che sarebbe tornato e ora lo ha fatto. 

"Scott" mi chiama 

"Ehi Scott! Mi senti?" continua 

"Scott!!" questa volta mi scuote leggermente. Non avevo le forze per parlare così gli passo il telefono. 

"Figlio di puttana!!" grida Mike

Lucas spaventandosi gli prende il telefono dalle mani 

"Quel brutto bastardo!!! Giuro che se lo prendo questa volta lo ammazzo sul serio!" 

Mike si fiondò ad abbracciarmi. Avevo iniziato a tremare. Mi girava la testa. Avevo il respiro corto e mi sentivo soffocare. Stava arrivando un attacco di panico e Mike mi fece respirare e mi tranquillizzò. 

"Dobbiamo avvisare gli amici di tuo padre" disse 

"Così faremo preoccupare solo tutti!" 

"Per l'amor del cielo Scott!! Smettila di fare il bambino! Qui stiamo parlando di un uomo violento che non sappiamo dove sia, cosa voglia,.. Siamo preoccupati! Ma se possiamo fare qualcosa per risolvere la situazione allora facciamolo!" Mike si mise ad urlare. Non lo avevo mai visto così arrabbiato, non con me. 

"Perchè mi stai urlando contro!" gli urlai io 

"Perchè ho paura! Ho paura che possa succederti qualcosa, che io non sia abbastanza per proteggerti! Ho paura di perderti stupido idiota" disse lui con tono spezzato accovacciandosi a terra, portando la testa tra le ginocchia. "Scusa, non volevo urlare" 

"Chiamerò gli ex colleghi di mio padre, ok?" 

"Mh" disse ancora con la testa nascosta. 

"Da questo momento in poi, se non ci saremo io o Mike con te, tu non vai da nessuna parte chiaro? Nemmeno al cesso puoi andare da solo" 

Il suo sguardo mi faceva paura. 

"O-ok." dissi

Tornammo a casa da scuola e informammo subito anche la mamma. Anche lei era spaventata e mi disse subito di contattare gli amici di papà. 

Mi mancava. Era via da un mese. Non sapevamo dove fosse. Avevo paura e lo avrei voluto qui con me a stringermi. 

Aveva lasciato tutte le indicazioni da seguire se questa situazione si fosse presentata. 

Prima di tutto dovevamo chiamare la sua base, che avrebbe subito provveduto ad informarlo, se possibile. 

Poi era il turno dei suoi ex colleghi. Avremmo dovuto semplicemente mandare un messaggio ad un numero di cellulare con su scritto "E' tornato". 

Qualche ora dopo sentimmo bussare. Era un uomo alto, muscoloso, con i capelli rasati e uno sguardo serio in volto. Faceva paura. 

"Sono un amico di vostro padre."

Lo facemmo entrare e gli mostrammo il messaggio. Disse di non preoccuparsi e che ci avrebbe sorvegliato insieme agli altri ex compagni. 

Avevano ragione. Chiamarli ha fatto sentire più al sicuro. 

Il giorno dopo ne Lucas ne Mike mi lasciarono un secondo. Non stavano scherzando.. non potevo andare nemmeno al bagno da solo. 

Quel giorno ricevetti un pacco a casa con un biglietto che diceva "Ti amo". 

Perchè era tornato per tormentarmi? Finalmente ero felice! La mia vita stava andando bene! 

Lo odio! Lo odio!! Lo odioo!!! 

Aprì il pacco e dentro c'era la prima edizione del mio libro preferito. Lo presi e lo buttai nella pattumiera. 

Meno male che Mike si era trasferito a casa mia in quel periodo. Non so come avrei fatto a sopportare tutto senza di lui. 

Di notte mi prendeva tra le sue braccia e mi coccolava fino a quando non mi addormentavo. 

Lui è la cosa migliore che mi sia mai capitata. 

Il giorno dopo mi sentivo uno straccio per tutta l'ansia. Volevo solo che questa situazione del cazzo finisse. Che se ne sarebbe ritornato nel buco dove si è nascosto per tutto questo tempo. 

Ero con Mike, stavamo per uscire da scuola quando la vedo. La sua macchina parcheggiata dall'altra parte del cancello. Poi vedo lui, poggiato alla macchina mentre fumava una sigaretta. 

Quell'incubo avrebbe mai avuto fine? 

You Saved MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora