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Il tempo sembra essersi fermato mentre respiri pesantemente.
I tuoi occhi restano fissi con i suoi, il suo petto si alza dalle continue urla. Jungkook si rompe visibilmente, il cuore praticamente calpesta mentre ti guarda. E fa male. Fa male che non puoi nemmeno permetterti di essere felice. Fa male che tu abbia ancora un tale dolore che ti trattiene dall'amare un uomo simile. Jungkook era perfetto, troppo perfetto.
E ti ha spaventato. Non puoi più guardarlo, ora ti volti e avvolgi le braccia attorno al tuo corpo. Jungkook nota la pelle d'oca sul braccio, rimuovendo lentamente la giacca e avvicinandosi con cautela.
Rimani in silenzio mentre ti avvolge la giacca. Odio il fatto che potesse ancora essere così gentile in un momento come questo. "Mi dispiace per aver urlato." Parla rauco. "Ti porto a casa."
Puoi solo annuire e seguirlo. Jungkook non ti tocca più dopo. Ti apre la portiera della macchina, ringraziando il cameriere per aver portato la macchina e aver chiuso la portiera. Ti siedi in silenzio sul sedile prima che Jungkook arrivi dalla parte del guidatore. Stringe le chiavi, trattenendo le lacrime mentre rifiuta di credere alle parole che hai appena detto. Non riusciva a crederci, non quando lo guardavi così.
"Jungkook, sono ..."
"Non scusarti." Lui avvia la macchina. "Non chiedere scusa per qualcosa che non intendi."
Affondi di più nel sedile. Non ti credeva ancora.
"Devi essere affamata, vuoi prendere del cibo?" Questa volta forza un sorriso, facendo del suo meglio per non lasciarlo arrivare di nuovo alle lacrime. Ma nonostante quel sorriso, una lacrima solitaria cade dai suoi occhi e si posa sulla sua guancia. Non lo vedi, provi a nascondere le tue.
"Non ho molto appetito." Mormori.
"Sono sicuro che non è vero Noona, adori il cibo." La risata che forza è falsa. Anche tu puoi dire che non era la sua vera risata felice. La sta forzando.
"Jungkook, non farlo." ti rivolgi a lui.
Si morde il labbro, odiando quanto fosse patetico con le lacrime che gli rigavano il viso. Non è mai stato così ferito prima.
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Sbatti la porta quando sei dentro casa, le ginocchia non riescono più a trattenerti. Affondi a terra, i singhiozzi ora avanzano mentre ti stringi la giacca intorno alle spalle.
"Y/n?" Lisa e Jennie appaiono dalla loro stanza. "Cosa c'è che non va?"
"Non posso farlo!" Gridi.
Lisa avvolge istantaneamente le tue braccia intorno a te, tirandoti tra le sue braccia e passandoti una mano sulla schiena. Jennie accarezza delicatamente i tuoi capelli, cercando di chiamarti mentre gridi nel petto di Lisa.
