A volte il passato ritorna a rivangare i tuoi errori brutalmente.Sometimes the past comes back to dig up your mistakes brutally.
10 anni dopo
Veronika pov
Mi chiamano al telefono di casa e lo sente piangere e singhiozzare violentemente.
Allora chiedo chi è e cosa sia successo, ma il mittente non mi risponde.
Henry " ma-mamma". Disse con voce strozzata.
"Cosa è potuto accadere per farlo piangere così tanto?". Continuavo a domandarmi.
" Henry cosa c'è? Perché piangi?
Dimmi dove sei che vengo a prenderti".
" ma-mamma, un uomo inca-incappucciato ha, ha pugnalato pa-papà alle spalle".
In quel momento mi sentì mancare e desideravo solo urlare e piangere, ma mi feci forza e dissi " dove siete ora?".
" non lo so di preciso. Dopo il college c'è la strada principale, noi invece abbiamo preso un'incrocio che ci ha portati in una viuzza piena d'alberi.". Rispose al mio quesito.
"alberi con le foglie piccoline?". Domandai.
"s-si". Rispose Henry.
Chiusi la chiamata e corsi a prendere un taxi.Henry pov
Finalmente le cinque ore di matematica, inglese e latino, sono terminate non le sopportavo più.
Il terzo anno del college era più complicato e faticoso del primo e secondo anno.
Prima di uscire diedi un bacio a Sophie.
Sophie aveva gli occhi smeraldo, i capelli castani, un naso all'insù, labbra carnose e un corpo sinuoso.
Entrambi avevamo 14 anni.
Sophie " a stasera amore mio. Ti amo".
" a stasera principessa". Esclamai io.Mio padre era fuori ad aspettarmi di solito posso tornare a piedi.
" ciao papà. Perché sei venuto a prendermi?".
" ti dispiace che sia venuto a prenderti?
Volevo discutere un po con te". Rispose mio padre.
" e di cosa?". Chiesi.
" di quella ragazza che hai baciato prima di uscire".
Le mie gote si colorarono di rosso.
Lui si mise a ridere.
" tranquillo Henry è più che normale per la tua giovane età! Anche io alla tua età ero fidanzato!". Affermò mio padre.
" lei si chiama Sophie. È da un anno che siamo fidanzati.
Non ho detto nulla a casa perché non sapevo come affrontare il discorso.
Non volevo tenervelo nascosto".
" non ti preoccupare. Solo sappi che con tuo padre puoi parlare di cosa vuoi, sopratutto se si tratta di donne!".Quando stavo per rispondere un uomo incappucciato colpì mio padre alle spalle, almeno credo, e fuggì.
Mio padre si piegò in due dal dolore e attorno a sé si creò una pozza di sangue.
Ero pietrificato, non sapevo cosa fare.
Così cautamente gli tolsi il pugnale, amplificando il suo dolore, e presi una bandana che tenevo legata al polso e gliela premetti sulla ferita urlando " aiuto, aiuto... Che qualcuno mi aiuti!".
Lo feci perché anche io volevo diventare medico prorio come mio padre.
" He-Henry, stai tremando. Calmati, io ce la farò". E poi svenne.Arrivò un uomo che soccorse mio padre chiamando l'ambulanza.
Io avevo le mani tutte sporche di sangue ed ero diventato pallido.
Tremavo e sudavo freddo.
Vidi mio padre essere messo su una barella.
Un'infermiera mi chiese" sei il figlio? ".
" si. Io sono Henry Bock. Figlio di Friedrick Bock".
" si so chi è tuo padre. Tuo padre è in condizioni gravi, ma stai tranquillo sei pallido e stai tremando".«Stare calmo? Come potevo riuscirci?
Ho visto mio padre essere pugnalato.
Ma perché?
Cosa ha fatto per essere pugnalato?
E se non lo rivedessi mai più?
Forse è tutta colpa mia. Si è accorto della mia relazione e voleva parlarmi. Magari se glielo avessi detto prima non sarebbe venuto e nulla di tutto questo sarebbe successo.»
Una miriade di domande e possibilità sull'accaduto mi affollarono la mente.
Non capivo nulla.
Sapevo solo di essere terribilmente stanco, ma dovevo avvisare la mamma.
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Il frutto della guerra
Fiction HistoriqueIn una cittadina, nella capitale tasca, Magdeburgo viveva Veronika Demelhuber. Presto conoscerà un ragazzo cinico, ma al contempo romantico. Le cose potrebbero andare male, allo scoppio della seconda guerra mondiale, ma se è amore puro tutto andrà p...