In seguito a quell'evento, tutti si trovarono qualcosa da fare. Adria andò a infilarsi nuovamente quel vestito che tanto odiava mentre Josh infilò tutta la sua roba nel suo zaino per consegnarla a Lucas. Non poteva portarselo dietro. Decise, però, di nascondere tutte le sue armi sotto gli abiti: infilò due paia di coltelli nelle tasche dei jeans e si mise una maglietta più lunga in modo da nascondere i manici. Diede ad Adria la sua spada, che la sistemò accanto alla sua, seppur con qualche difficoltà. Sembrava una dea della guerra con tutte quelle armi addosso e quell'ambito così sontuoso.
Lucas e Reyna smontarono le tende e le sistemarono, insieme al resto dei loro effetti personali, nel bagagliaio dell'auto di Kimberly.
Quest'ultima si era offerta di andare in perlustrazione nel mentre – in realtà aveva solo borbottato qualcosa che somigliava a “vado a farmi un giro” e si era allontanata – e Daniel stava riordinando le loro cose, approfittando di quel momento in cui era solo con sé stesso per riflettere su quanto era accaduto.
Non era più un Centurione e non capiva quale fosse il suo stato d'animo riguardo a quel fatto. Erano da più di due anni che comandava la Terza Coorte ormai ed era strano sapere che non l'avrebbe mai più fatto. Forse avrebbe dovuto parlare con Reyna. La osservò per qualche secondo; si muoveva in maniera rigida e meccanica, come se fosse un macchinario programmato sullo svolgere una sola azione. Daniel voleva che Reyna sapesse che non ce l'aveva con lei per ciò che aveva fatto e che sapeva che lei aveva fatto solo il suo dovere. Perciò, finì il suo lavoro e richiamò la sua attenzione.
«Reyna? Ti va di parlare?»
Lei sollevò la testa. «Certo.»
Si allontanarono leggermente dalla macchina di Kimberly; Daniel parlò per primo.
«Volevo che tu sapessi che so che non avresti potuto comportarti in modo diverso nei miei confronti. Penso che questo ti faccia davvero onore perché è così che si comporta un capo. Fa' quello che deve senza fare favoritismi.»
Reyna gli sorrise. «Grazie, Daniel. Una parte di me, però, crede che Kimberly abbia ragione.»
«Kimberly è impulsiva.» ribatté lui. «E quando è arrabbiata tende ad agire senza pensare. La conosco bene. Sono sicuro che le passerà.»
Reyna tirò fuori qualcosa dalla tasca dei pantaloni. La porse a Daniel. «Dovresti restituirle questa, allora.» Era la spilla da Centurione di Kimberly.
Daniel scosse la testa. «Tienila tu. Gliela darai tu quando farete pace.»
«Non credo che succederà molto presto.»
«Però succederà.» Daniel indicò con un gesto l'auto di Kimberly. «Ho finito qui. Credo che andrò a cercarla.»
«Va bene.»
• • •
«Perciò questa Reyna si è comportata male col tuo ragazzo.»
«Molto male.» precisò Kimberly. Dopo essersi allontanata dall'accampamento si era subito messa alla ricerca di suo fratello e lo aveva trovato a fluttuare a pochi centimetri da terra davanti ad un corso d'acqua.
Kimberly si era accomodata ai piedi del ruscello e Kayden si era rannicchiato accanto a lei.
«E tu sei assolutamente sicura che lui non abbia fatto nulla di male?»
Kimberly gli lanciò un'occhiata infuriata. «Certo che lo sono.»
Kayden alzò le mani in segno di resa. «Chiedevo solamente. Comunque, se vuoi, posso infestare la casa di questa Reyna o perseguitarla nei sogni. Decidi tu.»
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Olympus [2] • Who is gonna make it out alive
FanfictionSequel di "OLYMPUS I • The hunt has just begun" Sono l'oscurità e l'ignoto i veri protagonisti di questa seconda, grande avventura, ciò che i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare in questo nuovo capitolo della loro vita. Qualcosa che alla fine...