Due minuti dopo Adria si ricordò che tutta quella fatica che stava impiegando per correre era inutile. Si lanciò contro un'ombra e, prima che potesse accorgersene, si ritrovò negli alloggi militari della Seconda Coorte, nella stanza privata di Josh. Il suo ragazzo stava steso sul letto; era a petto nudo e indossava i pantaloni di una delle sue divise da football.
Teneva gli occhi aperti e puntati sul soffitto; quando vide Adria si mise a sedere sul materasso e le rivolse un gran sorriso. «Ciao.»
Adria fece un cenno di saluto con la testa e gli si sedette vicino. «Hai già riposato abbastanza?»
«Non volevo proprio riposare.» La guardò con la stessa strana occhiata che le aveva rivolto nell'aula del Senato. «Solo pensare un po'.»Dato che non sapeva che cosa dire, Adria annuì.
«Quando ho parlato con mio padre mi ha detto che è stata la tua presenza a profanare i nostri sacrifici agli dèi.»
«Profanare?» ripeté Adria, scoppiando a ridere. «Ho profanato degli orsacchiotti?»
Josh sorrise divertito. «Anche a me sembra piuttosto buffo. Però questo è quello che mio padre ha detto.»«Quindi grazie alla mia non-presenza, tu sei riuscito a farti aiutare da tuo padre.»
Josh annuì. «Non te la prendere…»
«Beh, sono stata utile in qualche modo.» disse Adria con aria spiccia. «Come mai al Senato mi hai guardata come se avessi un millepiedi tra i capelli?»Josh decise di non rispondere con la verità. Aveva mentito davanti al Senato. Suo padre gli aveva parlato eccome e gli aveva detto che Adria gli stava nascondendo qualcosa di pericoloso e importante. Josh inizialmente ci aveva creduto e ne era rimasto turbato. Poi ci aveva riflettuto su ed era arrivato alla conclusione che si fidava più di Adria che di suo padre. Nonostante ciò, però, aveva tenuto a mente ciò che Mercurio gli aveva rivelato. Era quello il motivo per cui aveva guardato Adria in quel modo nell'aula del Senato. In ogni caso, se lei avesse dovuto o voluto confidargli qualcosa, lui l'avrebbe ascoltata. Se non voleva o non aveva nulla da dirgli, a Josh sarebbe andato bene comunque.
«Forse perché hai davvero un millepiedi tra i capelli e io sto cercando di distrarti in modo che possa scacciarlo via senza dirti nulla.» affermò Josh, tutto d'un fiato.«Cosa!?» strillò Adria. «Mandalo via! Uccidilo!» E in seguito sfornò una serie di imprecazioni super originali e parecchio colorite, in grado di far rizzare i capelli in testa a tutte le persone con un minimo di fede religiosa.
«Scherzavo!» esclamò Josh, per evitare che qualsiasi dio appartenente a qualsiasi culto friggesse Adria seduta stante.Adria gli rivolse un'occhiata di fuoco. «Io ti ammazzo! Mi hai sentito? Io ti faccio fuori!» ringhiò.
Per sfuggirle, Josh iniziò a correre per la stanza, ridendo di gusto, mentre Adria lo inseguiva agitando i pugni in aria in maniera scoordinata, come il personaggio di un manga particolarmente arrabbiato, ma troppo carino per essere preso sul serio.Alla fine i due si gettarono a terra esausti e Adria diede il suo pugno a Josh: un colpo delicato – quasi dolce – contro la spalla.
«Ahi, che male!» esclamò Josh con finta aria addolorata, stando al gioco.
«Il mio pugno trasudava d'affetto.» affermò Adria.«Posso ricambiare con un abbraccio che trasuda d'amore, invece?» richiede Josh.
«Beh, direi che si può fare.» rispose Adria.
«Urrà!» esclamò Josh e rotolò sul pavimento, finendo a pancia in su addosso ad Adria.
Iniziò a cantare una canzone piuttosto stupida e dato che Adria non ne poteva più di sentirlo stonare, disse: «Silenzio, Carotina.», e lo zittì con un bacio.• • •
Quando il suo telefono squillò, Kimberly era sotto la doccia.
«Daniel, puoi rispondere tu per favore?» Dovette gridare parecchio per farsi sentire, nonostante Daniel fosse nella stanza a fianco, immerso in una vasca termale.
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Olympus [2] • Who is gonna make it out alive
FanfictionSequel di "OLYMPUS I • The hunt has just begun" Sono l'oscurità e l'ignoto i veri protagonisti di questa seconda, grande avventura, ciò che i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare in questo nuovo capitolo della loro vita. Qualcosa che alla fine...