«Bene. Meglio così, allora.» rispose Alex Fierro, quando Reyna gli parlò di come si era conclusa la battaglia. Erano davanti all'ingresso dell'Hotel Valhalla e sia lei che Lucas avevano l'impressione che i nordici stessero nascondendo qualcosa. Alex sembrava stesse facendo da scudo alla porta e nell'atrio almeno una trentina di ragazzi erano completamente ricoperti da un'armatura ed erano tutti riforniti di armi piuttosto brutali.
«E Loki è sparito. Non abbiamo idea di dove si trovi. Nella villa non c'era.» continuò Reyna.
Neanche questa volta Alex reagì come Lucas e Reyna si sarebbero aspettati che facesse. «Non importa. Ce ne occuperemo noi.»
Poi si lanciò un'occhiata alle spalle e aggiunse: «Non avete lasciato nulla dentro l'hotel, vero?» Sembrava quasi che sperasse che dicessero di no.
«No. Abbiamo preso tutto quando siamo partiti per New York.» rispose Reyna.
«Allora ve ne potete andare.» sentenziò Alex, forse un po' troppo bruscamente. «È stato un piacere.» aggiunse poi.
«Ma-» iniziò Lucas, ma prima che potesse finire Reyna gli mise una mano dietro la schiena e lo spinse fuori dalla recinzione dell'Hotel Valhalla, per la precisione dove avevano parcheggiato il SUV. Lucas si voltò indietro e guardò l'edificio per l'ultima volta mentre Reyna armeggiava con le chiavi della macchina. Da una delle finestre vide un ragazzo dall'aria familiare. Ma poi non ebbe tempo di pensare al perché gli sembrava di averlo visto già da qualche parte, perché Reyna gli disse di entrare in macchina.
«Ci nascondono qualcosa, vero?» le chiese, allacciandosi la cintura.
«Penso proprio di sì.» concordò Reyna, lanciando occhiate nervose all'edificio. «Ma forse non è il caso di insistere. Per questo ti ho fermato, prima.»
Lucas annuì. «Quindi ora che facciamo?»
«Andiamo al Campo Mezzosangue.»
«Va bene. Se vuoi guido io, visto che tu hai guidato prima. Puoi riposare un po' nel frattempo.»
Reyna sorrise. «Non ti preoccupare, ce la faccio.»
«Okay.»
Reyna avviò l'auto e presto furono di nuovo in carreggiata, diretti a Long Island. Nel frattempo, fecero un po' di congetture su cosa potessero nascondere i guerrieri di Odino, ma sapevano di essere entrambi fuori strada in fondo.
Poi Reyna disse: «Comunque pensavo un po' a quello che mi hai detto prima. Sugli dèi e sulla vita da semidio. Non so perché tua madre si comporti così, ma gli dèi non possono aiutarci direttamente, soprattutto se sono i nostri genitori. Può darsi che tua madre ti abbia aiutato senza che tu te ne sia accorto.»
Lucas annuì. «Però mi piacerebbe conoscerla.» disse poi, come ripensandoci.
«Potrebbe accadere quando meno te lo aspetti. Il fatto che ti abbia riconosciuto qualche settimana fa vuol dire che tiene a te.»
«Sai, credo di iniziare a capire come funziona. Quasi, quasi…» borbottò Lucas pensieroso.
«Ho una proposta da farti, se ti va una vita più tranquilla.» buttò lì Reyna.
«Oh. Ti ascolto.» Lucas aggrottò la fronte, sorpreso.
«A Nuova Roma c'è un college per i semidei. Potresti frequentarlo. Non dovrai più compiere imprese tipo questa – salvo imprevisti – e saresti al sicuro dai mostri.»
«Sembra bello.» ammise Lucas. «Mi pare di averne sentito parlare da Kimberly. E…credo che ci penserò. Sono stato già ammesso in un altro college e non so se… Poi vivere a San Francisco… Mi piacerebbe perché io e te potremmo vederci tutti i giorni e sarebbe bellissimo, ma a New York ci sono i miei genitori e poi c'è Gwen che…»
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Olympus [2] • Who is gonna make it out alive
FanfictionSequel di "OLYMPUS I • The hunt has just begun" Sono l'oscurità e l'ignoto i veri protagonisti di questa seconda, grande avventura, ciò che i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare in questo nuovo capitolo della loro vita. Qualcosa che alla fine...