38• La consulenza di Lucas

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Una parte di Aaron era felice che Gwen avesse deciso di confessare. L'altra parte, invece, era preoccupata che tutto andasse a rotoli. Da quando erano entrati nella stanza di Chirone lei non aveva fatto altro che parlare e spiegare le ragioni per cui aveva agito in quel modo tanto impulsivo e sconsiderato. Arrivata alla parte del tradimento di Dioniso, Aaron le diede man forte. Se Dioniso avesse deciso di friggerli, li avrebbe fritti insieme. Ed entrambi.

«Ha minacciato anche me. Nello stesso modo in cui lo ha fatto con Gwen.» disse a Chirone, rincarando la dose. Lanciò un'occhiata a Gordon ed Edmund. «Ve lo ricordate, quando stavamo per partire e lui è comparso all'improvviso in quella foresta…?»
Entrambi annuirono.

«Quindi è allora che è successo.» affermò Edmund pensieroso.
«Ed era per questo che eri tanto triste.» aggiunse subito dopo Gordon.
Aaron annuì.
«Chi l'avrebbe mai detto.» fece Kimberly.

«Che vuoi dire?» gli chiese Aaron sulla difensiva.
Lei indicò lui e Gwen. «Beh, tu non sembravi esattamente il tipo da…questo.»
«Neanche tu lo sembravi.» ribatté immediatamente Aaron.
Kimberly annuì, pensierosa. «Questo è vero.»

«Va bene, basta così.» li interruppe Chirone con voce autoritaria.
Daniel fece l'unica domanda che frullava nelle menti di tutti. «Chirone, Bacco…cioè, il signor D non dovrebbe proteggere i semidei del Campo Mezzosangue? Perché ci ha traditi?»
Chirone sospirò. «Ho solo un'ipotesi, figliolo. Il signor D è antico. Ed è stato grazie ad Ermes.»

«È stato lui a renderlo immortale?» domandò Edmund in tono vivace.
Chirone scosse la testa. «No, ma è stato lui a salvarlo dal grembo di sua madre. Selene, meglio conosciuta come Tione. Ha fatto il modo che nascesse. Forse il signor D ha avvertito il dovere di ripagare il suo debito. Poi ce l'ha sempre a morte con suo padre per la storia della ninfa e della punizione, perciò…»
«...probabilmente non dovremmo stupirci.» concluse Reyna. Era la prima volta che apriva bocca da quando Aaron e Gwen erano arrivati.

«Che cosa mi farà, Chirone?» chiese Gwen terrorizzata. Sembrava che si fosse riferita al modo in cui l'avrebbe punita il centauro e non il signor D.
«Niente, mia cara.» si affrettò a rassicurarla Chirone. In un gesto assolutamente paterno le mise una mano sulla spalla. Poi le sorrise. «Hai…avete fatto la cosa giusta a venire qui.» disse, rivolgendosi anche ad Aaron. «Vi consiglio di andare a riposare.» Poi si rivolse a tutti i ragazzi presenti nella stanza. «Tutti. Domani discuteremo con Alex Fierro della prossime mosse da mobilitare contro suo padre ed escogiteremo un piano che mirerà a liberare i nostri ragazzi e che ci porterà alla vittoria. Sarà un gran giorno.»

• • •

Mentre Aaron e Gwen decisero di seguire il consiglio di Chirone e di filare a dormire, il resto dei ragazzi decise che era il caso di fare una piccola deviazione e pensarono bene di andare tutti da Lucas. In realtà l'idea era arrivata da Edmund e dal suo lato altruistico, Gordon aveva concordato con lui in quanto “la compagnia di buoni amici può accelerare la guarigione e abbassare di molto la percezione del dolore”.
Reyna era convinta che la loro presenza avrebbe senz'altro fatto piacere a Lucas. E perciò si erano avviati tutti verso la stanza dei due ragazzi.

Daniel e Kimberly, però, rimasero un po' in disparte a chiacchierare con Aaron delle ultime novità. Gwen decise di lasciargli la sua privacy per parlare con i suoi amici senza averla fra i piedi. Ciò che lei non aveva premeditato era che Aaron la voleva fra i piedi. A pochi minuti dall'inizio della conversazione, infatti, Aaron le passò un braccio attorno alle spalle in maniera affettuosa e, perciò, Gwen tentò di interagire con gli amici di Aaron. Conosceva Daniel e Kimberly, sapeva che erano legati a Lucas da una profonda amicizia, sapeva che l'avevano aiutata a tenerlo d'occhio, ma non avevano mai parlato granché.

«Quindi un amore segreto...» cominciò Kimberly in tono vago. «Particolare, Aaron.»
«Affascinante, vorrai dire.» la corresse Aaron. «Cosa volete sapere?»
«Più o meno ogni cosa.» gli rispose Daniel. Era piuttosto interessato all'argomento; poi, però, si rese conto di aver usato un tono fin troppo deciso. Aaron l'aveva presa sul ridere, come sempre, ma Daniel non conosceva bene la sua ragazza, perciò aggiunse: «Se per te non è un problema, Gwen.»

Olympus [2] • Who is gonna make it out alive Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora