Reyna e Lucas non furono i soli a trascorrere una nottata piacevole l'uno in compagnia dell'altro. Josh, nella tenda accanto alla loro, riuscì ad addormentarsi grazie al sottofondo delle loro risate e grazie al pensiero e alla consapevolezza che almeno loro si stessero divertendo.
Non appena chiuse gli occhi si addormentò immediatamente e davanti alle sue palpebre calate comparve Adria. Aveva cambiato abiti dall'ultima volta che l'aveva sognata: non aveva più i jeans e una delle sue solite t-shirt, ma un lungo vestito di velluto color nero pece decorato con delle piccole stelle. Doveva trattarsi di una visione; non si poteva definire "sogno" uno scenario tanto dettagliato.
Adria sembrava indaffarata con la sua spada: stava cercando di sistemarla dietro la schiena, dentro una sorta di zaino-imbracatura che teneva allacciato dietro la schiena tramite delle cinghie. Quando riuscì in quell'intento nascose diversi stiletti e pugnali di piccole dimensioni negli anfibi e sotto le lunghe maniche dell'abito. Poi infilò i suoi vecchi abiti - Josh li riconobbe subito - in uno zaino insieme a del nettare.
Si avviò verso la porta della stanza con passo incerto e allungò la mano per aprirla, ma qualcuno la anticipò, affrettandosi a chiuderla. Si trattava di un giovane uomo, dal volto la cui bellezza era attutita da alcune cicatrici.
«Adria, sei pronta?»
Adria annuì. «Sì, signore.»
Il suo tono di voce fece sussultare leggermente Josh nel sonno: era così fredda e allo stesso tempo così carica di odio che Josh ebbe l'impressione che a parlare non fosse Adria. Lei non era affatto così.«Vuoi ripassare qualche volto?» L'uomo si avvicinò a lei e le accarezzò la testa, come se stesse parlando con un cucciolo di cane particolarmente vivace che per la prima volta non aveva messo a soqquadro la casa. «Giusto per assicurarmi che tutto stia andando bene.»
«Certamente.» Adria indietreggiò e si accomodò sul letto presente nella stanza.«Ottimo.» L'uomo si mise in piedi di fronte a lei e tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni alcune fotografie.
«Chi è questo? Un nemico o un alleato?»
Era un'immagine di Zeus.
«Nemico.» rispose Adria senza pensarci due volte. Le sue mani, strette in due pugni attorno alla stoffa del vestito, tremavano e i suoi occhi erano ridotti a due fessure.«Molto bene, Adria.» si congratulò l'uomo, soddisfatto dall'aria irritata e aggressiva della ragazza di fronte a quella foto.
Josh non era in grado scorgere la sua Adria dietro quella ragazza con l'aria dura e con il viso perennemente aggrottato in un'espressione arcigna, ma quell'uomo era molto familiare ai suoi occhi. Riflessi pronti, movimenti fluidi e aria disinvolta, come se avesse tutto sotto controllo: aveva un aspetto diverso, ma era sicuro al cento per cento che fosse l'uomo che aveva preso Adria nel vicolo e che gli aveva lasciato delle cicatrici ai lati del viso.
Fu il turno di un secondo volto. Quello di Mercurio, il padre di Josh.Adria si rilassò immediatamente. «Lui è mio alleato.»
«Esatto, Adria. Ora un ultimo volto.»
Le mostrò la foto di Josh.
Adria lasciò la presa sul suo vestito, si alzò dal letto e prese la foto dalla mano di Loki, studiandola con le mani che tremavano leggermente.
«Chi è, Adria?» Il tono di Loki si fece insistente ed autoritario.
«Lui è, ehm...» balbettò Adria. «Io non...»Josh si sentì improvvisamente sollevato: la sua Adria era ancora lì, forse sottoposta a qualche incantesimo per fare il modo che pensasse come un'alleata di quel tizio. Ma se riconosceva il viso del suo ragazzo c'era ancora speranza.
Poi, però, Josh guardò l'uomo in volto - occhi rossi e ardenti come le fiamme di un fuoco, viso contratto in un'espressione furiosa - e il sollievo sparì in un attimo e fu rimpiazzato dalla tensione."Dèi, Adria. Dì che sono tuo nemico" pregò."Per favore. O questo tizio ti farà del male e io non voglio".
Le sue preghiere vennero ascoltate.
«È mio nemico.» affermò Adria titubante, come se non ci credesse nemmeno lei. Il suo tono era praticamente l'opposto di quello che aveva utilizzato parlando di Zeus.
Adria si lasciò scivolare la foto di Josh sotto una delle maniche del vestito, accanto ad un pugnale. L'uomo non lo notò. «Posso andare adesso? Farò tardi e se non partiremo ora non riusciremo mai ad arrivare per domani notte.»
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Olympus [2] • Who is gonna make it out alive
FanfictionSequel di "OLYMPUS I • The hunt has just begun" Sono l'oscurità e l'ignoto i veri protagonisti di questa seconda, grande avventura, ciò che i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare in questo nuovo capitolo della loro vita. Qualcosa che alla fine...