Se ne stava legata con la faccia contro quel muro freddo. La schiena nuda e ferita da quella frusta che non le dava un attimo di tregua.
Improvvisamente qualcosa si posizionò dietro di lei. Era quel boss bello, attraente, potente, possessivo, malvagio...
- Lizzy, non ti devi preoccupare. - le sussurrò all'orecchio : - Questo non è niente se non la smetti di cercare ogni volta di scappare. -
Lizzy piangeva in silenzio, era un modo per dimostrare che era forte, anche se in fondo aveva il cuore di un cerbiatto che ha perso la propria mamma in mezzo a un branco di cinghiali.
- La mia piccola Lizzy. - continuò accarezzandole i capelli corti neri.
- Sai che lo faccio per amore. - continuò.
Ad un tratto sentì un piccolo sussulto alle sue spalle. Lizzy cercava di voltarsi, ma le avevano incatenato il collo al muro.
Sentì solo delle piccole mani che la liberavano e a terra c'era quel bastardo.
L'aveva rapita circa due anni fa. All'inizio la trattava come una principessa, le prometteva che i suoi genitori non l'avrebbero mai più trovata e che lui non l'avrebbe trattata male come faceva suo padre. Ma le cose cambiarono e in peggio. Non le lasciava un giorno di tregua.
La piccola lizzy tante volte aveva cercato di scappare, ma quel bastardo continuava a trovarla o a beccarla quando tentava i suoi piani di fuga. La piccola Lizzy aveva anche provato a suicidarsi, ma quel boss aveva delle guardie che vedevano ogni singola cosa.
Non era libera, ma quel giorno qualcosa di diverso e di positivo sarebbe successo... Forse quella persona che l'aveva salvata da quel maniaco pazzo aveva piani buoni per lei.
Ecco a voi il secondo capitolo di Coming Back!!!!