Al giornale continuava a girare la voce di un assassino che si aggirava per le strade di Malta e che uccideva i più grandi boss mafiosi del mondo, i criminali numero uno dell'isola e avanti di questo passo, ma soprattutto che tutti questi uomini avevano rapito o avevano sotto la loro custodia delle ragazzine.
Anche Anita ne aveva sentito parlare e da una parte ne aveva paura, ma dall'altra ne era affascinata e sperava che venisse ad aiutare pure lei.
Guardava il TG vicino a quel maledetto uomo che le stava rovinando la vita. Un brutto vecchio bavoso che aveva il suo gioiellino moscio e lei lo doveva sopportare ogni volta che glielo ficcava dentro con una tale cattiveria e con poca dimistichezza.
Quel verme si stava bevendo una birra. Anita sperava che si soffocasse o che fosse avvelenata.
Cercò di distrarsi e prese a guardare ancora il telegiornale.
- Dalla prigione di Roma ci hanno informato che c'è qualcuno che sa perfettamente chi è l'assassino di queste vittime. Si tratta di una ragazza, ma i poliziotti ancora non ci credono. Ritengono che questi omicidi siano fatti da un professionista, un uomo. -
Il mondo è maschilista. Non credo ad una parola che dicono questi maledetti poliziotti corrotti. Si diceva Anita nella testa, mentre ascoltava le parole della giornalista in TV.
- Vado a pisciare.- la informò il vecchiaccio ficcando la sua mano sudicia in mezzo alle gambe della ragazza.
Lo faceva ogni volta che doveva allontanarsi da lei e le veniva sempre da vomitare.
Ad un certo punto sentì un tonfo provenire dal bagno. Si alzò e andò a vedere, aprì la porta e davanti a lei si formò una scena brutale e sollevante.
Quel vecchio era a terra e accanto a lui, con un coltello e una fune in mano c'era una figura nera, che aveva la sua stessa altezza.
Ma chi era?Ecco un altro capitolo. Oggi pubblico tanto perché in queste due settimane non l'ho fatto ed è un modo per farmi perdonare. 🖤