Carlo, Filippo e Simone passavano gran parte del tempo assieme in prigione. Cercavano sempre di organizzare una fuga, ma senza il comando di Christian non erano in grado di fare molto. Il vero pazzo è ben organizzato era lui e non perché aveva prestato sevizio militare. È da quando erano bambini che lui aveva un a mente superiore alla media. Anche per questo era l'unico che era riuscito ad uscire di prigione. Non perché aveva le conoscenze giuste, ma perché era un vero capo e sapeva il fatto suo.
Gli erano sempre andati dietro, avrebbero fatto qualunque cosa per lui e anche se li aveva fregati per bene, non lo avrebbero mai tradito. Lui portava forza, lui portava potere, ma soprattutto portava denaro.
Aveva promesso loro che li avrebbe tirati fuori, ma prima doveva risolvere una faccenda.
In lontananza videro Tyler, che se ne stava sempre seduto in disparte. Loro cercavano di farlo sorridere un po', ma quel ragazzo era davvero triste e non sapevano più cosa fare.
Gli andarono vicino, ma non spiccicarono parola. Restarono uno seduto accanto all'altro a mangiare, mentre gli altri detenuti parlavano, ridevano e litigavano.
Tyler era depresso. Erano finiti in un gran casino e se avessero saputo tutti gli altri che cos'avevano fatto a delle povere ragazze la loro depressione sarebbe finita sotto una tomba con loro.
- Sapete cosa dovremmo fare? - disse improvvisamente Tyler.
- Cosa? - gli chiesero tutti e tre speranzosi.
- Evadere da questo posto. -
Ma Tyler non aveva nullo di buono in serbo per loro, ma questo non lo sapevano.