Christian, l'uomo che mille donne desiderano di frequentare prima di scoprire il suo lato demoniaco.
Guardava quelle povere ragazze, se le portava a letto e se non lo soddisfavano le faceva fuori. Ormai ne aveva uccise più di venti.
La sua anima gemella l'aveva tradito tanto tempo fa, ma non riusciva a dimenticarla. Com'era possibile?
Sapeva dove l'avrebbe trovata, ma non era ancora ora di cercarla e non sapeva nemmeno cosa le avrebbe fatto. Porca miseria.
- Mandatemi la brunetta dagli occhi verdi in camera. - ordinò ad un suo dipendente.
Così fece.
La ragazza entrò terrorizzata. Gliela ricordava così tanto.
- Mettiti davanti a me. - le ordinò.
La osservava dal basso verso l'alto. Non era né troppo alta, ma neppure bassa. Le forme si mostravano bene su quel corpo longilineo.
-Come ti chiami? Guardami mentre ti parlo. - non lo disse in modo preponente, si sorprese pure lui.
- Clodeth. - disse timidamente.
- Quanti anni hai Clodeth? -
-Diciassette. -
- Siediti sul letto. -
Lei obbedì.
Christian si alzò e le si parò davanti. Le alzò lo sguardo e la osservò con cura. Pelle perfetta, come il resto del suo corpo.
- Credo che i ragazzi ti andavo dietro come tante pecorelle. -
-No signore. - disse con un filo di voce.
- Non devi avere paura di me. - la tranquillizzò iniziando a togliere le spalline del vestito che portava.
Il seno di Clodeth era morbido e liscio. Poi la mise in piedi così che l'abito scivolasse a terra.
- Tu mi ricordi tanto una persona. - le confessò.
Dopodiché avvicinò le labbra a quelle di Clodeth e le lasciò un bacio a stampo. La prese in braccio e la coricò a letto.
-Se ti faccio male dimmelo. -
Clodeth fece di sì con la testa.
Il suo profumo lo mandava fuori di testa. Forse aveva trovato la sostituta perfetta e questo lo rendeva fiero di sé, ma senza un valido motivo.