Era lì, davanti al letto, a guardarla con quei suoi occhi forti e dominanti.
Lo desiderava con tutta sé stessa che la guardasse e ammirasse sotto le sue coperte calde.
Si scoprì leggermente le gambe per mostrargiele. Lui stava dritto, con le mani in tasca e la osservava con un leggero ghigno sulle labbra.
Era così terribilmente sexy, che non riusciva proprio a distogliere lo sguardo da lui.
Ti voglio. Si ripeteva. Ti voglio e questa cosa mi fa terribilmente male, perché vorrei essere indipendente.
Lui stava dritto sulla soglia della porta e le dava le spalle, poi uscì.
Marta si svegliò sudata e tutta bagnata sotto. Si ricordava ogni dettaglio del volto di Christian e quel fisico così forte e autoritario.
Si alzò e andò a bere qualcosa. Com'era possibile che dopo tutto quello che le aveva fatto lei era ancora innamorata di lui?
La mattina era arrivata e doveva fare le sue solite faccende, che ormai erano diventate un vero e proprio hobby.
Dopo la Grecia sarebbe tornata in America, aveva diversi conti in sospeso.
Portò a fare un giro ai cani come riscaldamento, per poi avviarsi nella prossima villa e salvare ragazze sventurate come lei.