Quel giorno di fine ottobre, la piccola Diana venne accompagnata a casa da un'atmosfera crepuscolare che le riuscì a suggerire emozioni tanto profonde, da destabilizzare il suo cammino verso la fattoria.
Presto le vie della campagna sarebbero state ricoperte da un manto bianco, il suo primo Natale alla fattoria sarebbe giunto prima di quanto ci si potesse aspettare e l'anno che arrivava le avrebbe indicato un nuovo, fantastico cammino da percorrere.
Aveva ormai compiuto 11 anni e riusciva già a sentirsi molto più grande e matura di quanto pensava di essere appena arrivata.
Aveva acquisito più consapevolezza, consolidato le proprie responsabilità e capito che non tutti erano disposti a vivere intensamente e dinamicamente la propria vita, c'era infatti chi preferiva accontentarsi delle emozioni tenui e semplici che la quotidianità sa offrire e lei avrebbe dovuto accettarlo e abituarsi a catapultarsi da sola in un uragano di profondi sentimenti, senza cercare di trascinare qualcuno nel proprio turbine di romantiche sensazioni
<<Ho fatto una passeggiata lungo il sentiero che porta a scuola, quella pineta è uno dei miei posti felici. C'è da dire che, con novembre alle porte, la natura non sembra poi così fantastica, è come se fosse in pausa e nell'attesa di subire la mutazione necessaria perché possa adattarsi a nuove condizioni climatiche. Sicuramente, nessuno si aspetterebbe mai una primavera senza fiori, è quello che sto cercando di dirti. In autunno non ci si può certo stupire se quello che solitamente fiorisce... Non fiorisce. Sai, per quanto io ami la natura, devo dire che questa stagione mi piace. La fresca brezza, accordata con i raggi del sole che sembrano non voler demordere e arrendersi alle basse temperature... È tutto bello. L'autunno ha un che di speranzoso ed io sono una persona a cui piace sperare, amo attendere le cose belle>>
Laurencia trascorreva sempre più tempo a prestare fin troppa attenzione ai monologhi della piccola Diana e cominciò a pensare se potesse essere considerato peccato quello di credere che, a volte, nelle sue fantasie ci fosse un po' di verità
<<Tutte le stagioni hanno il proprio fascino>>
Avevano cominciato a condividere la vita da soli pochi mesi, ma bastarono perché si ritrovassero a porgersi insegnamenti l'un l'altra.
Diana diede a Laurencia l'opportunità di lasciarsi andare e di percepire le situazioni con più romanticismo, mentre Laurencia le stava, pian piano, mostrando cosa significasse diventare grande
<<Hai ragione, ma credo che l'autunno sia l'unica stagione durante la quale ho come la sensazione che sia il vento a volermi dire qualcosa, a cercare di mettersi in contatto con me per recapitarmi un messaggio>>
Tuttavia, la signora Morin sapeva che non sarebbe mai stata capace di privare a Diana del suo vivere sempre un po' più distante della realtà, o almeno non ci sarebbe riuscita in così poco tempo
<<Sai, mia madre ha sempre detto di percepire le cose non come un piccolo assaggio del quale ti sarà difficile identificare e ricordare il gusto, ma come un'abbondante cena della quale godere ogni momento e non dimenticare alcun sapore>>
Quando Sole e Luna si diedero il cambio, l'atmosfera si fece sempre più tetra e cupa e non sembrava affatto fosse lo stesso giorno in cui il crepuscolo pareva così affascinante e puro
<<Il cielo non promette bene, credo domani verrà a fare un bel temporale>>
<<Adoro il profumo della pioggia, l'aria fredda ma stabile che la segue mi mette angoscia e tranquillità allo stesso tempo>>
Le previsioni di Laurencia non furono smentite, la stessa notte lampi e tuoni si scagliarono sulla fattoria e costrinsero la piccola Diana a stare incollata alla finestra della sua stanzetta
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Una vita di sogni - Illusioni di una (im)perfetta esistenza
General FictionDiana Izabelle Bennett ha solo 10 anni quando, a seguito di un tragico incidente col fuoco, rimasta orfana, è costretta a trasferirsi da S. Francisco a Vancouver, in una piccola zona di campagna, ospitata da una lontana zia vedova di cui, fino a que...