Accetta il tuo prossimo

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Corinne e Diana erano solite recarsi assieme al cimitero ogni pomeriggio di domenica.

Si mettevano comode e accovacciate sotto al grande pino, ed in silenzio contemplavano l'accumulo di terra che solo poche persone sapevano cosa custodisse

<<Quasi mi dispiace portarti qui in una giornata così bella e soleggiata. Stamani la messa è stata più soddisfacente del solito, non trovi?>>

<<Io credo sia stata uguale a tutte le messe a cui abbiamo partecipato>>

<<No, stamattina c'era qualcosa di diverso. Al pastore brillavano gli occhi, si percepiva quanto fosse entusiasta di quel che diceva. E poi, i cantanti erano più intonati del solito>>

<<In chiesa ci si dovrebbe andare per pregare, non per badare a tutte queste piccole cose. O almeno, è ciò che mia madre mi ha detto quando le ho fatto sapere che le panchine della chiesa nuova sono molto più comode rispetto a quelle della vecchia. Penso che la parola di un adulto sia sacra quasi quanto la parola di chi si ritiene discepolo di Gesù, non trovi?>>

<<Non sempre è così, Corinne. Sai, a volte anche chi si ritiene... discepolo di Gesù... sbaglia a parlare. Comunque sia, sono sicura che Colui che si trova al di sopra di noi, non si offenderebbe se gli andassi a dire che ho ritenuto piacevoli i canti e il modo in cui la messa è stata recitata oggi. Ho avuto anche alcuni momenti di distrazione durante i quali ho osservato, forse per un tempo irrispettosamente prolungato, il vestitino di Stacy Ballard>>

<<L'ho notato anch'io. Sì, era un bel vestito>>

Agli occhi di chi non sente le cose nello stesso modo di due ragazzine di - quasi-12 anni dall'animo nobile e sognatore, quello pareva essere un pomeriggio davvero poco emonozionante.

Ma il bello che c'era in loro è proprio questo, riuscire a rendere entusiasmante anche ciò che qualsiasi altra persona  definirebbe come estremamente noioso

<<La religiosità della domenica, riesce a farmi sentire più vicina a mamma e papà. Qui non mi manca niente, Vancouver è il mio posto e dove  sto ricevendo tutte le belle cose di cui sono quasi sempre stata privata. Ma, non credi sarebbe stato più bello se fossi venuta con i miei genitori? Se li avessi portati con me? A volte vorrei abbandonare tutto, anche te Corinne, pur di riaverli indietro. Ho Laurencia, Natasha, Albert ed anche se siamo anime poco affini... ho i tuoi genitori. Ma mi mancano i veri mamma e papà. Laurencia è la mia tutrice ed una zia fantastica, ma a volte mi domando com'è che mi sentissi se avessi trascorso una felice e in salute infanzia con quella che una volta era la mia famiglia. Rachele e Frederic Bennett mi hanno dato tanto, forse troppo per quelle che erano le loro possibilità, ma a volte ho paura che loro non siano mai riusciti ad essere felici per davvero>>

<<Loro sono assieme a te, Diana. Il solo continuare a commemorarli e ad averne memoria, li tiene più vicini a te di quanto pensi. Sono qui, nel tuo cuore>>

Le disse Corinne, raccogliendo le sue mani giunte e abbracciandole con le proprie, per poi spostarle in direzione del petto della propria amica

<<E hai avuto la fortuna di riavere indietro un oggetto che per sempre continuerà a raccontare la loro storia, a custodire il loro amore e il loro ricordo. Si sono amati come gli innamorati che ci piace tanto leggere, non trovi che sia fantastico? E tua madre è stata in salute per i primi tuoi 3 anni di vita, anche se non lo ricordi, ne hai comunque la consapevolezza. E Diana, pensi davvero che una malattia sia capace di risucchiare completamente la felicità di due persone? di una famiglia? Tu sei stata per anni la loro più grande gioia e sei sempre stata la prima a dire che hanno sempre cercato di darti tutto, pur non avendo quasi niente. Hanno continuato ad amarsi nonostante le avversità e ciò è dimostrato anche dal fatto che abbiano deciso dapprima di vivere, poi di morire l'uno per l'altra. Magari tuo padre avrebbe potuto salvarsi, ma poi cosa ne sarebbe stato di voi? Pur essendosene andati sono stati capaci di vegliare su di te e di garantirti un meraviglioso futuro in una terra tanto lontana da casa, che mai ti saresti immaginata di esplorare. Siamo delle ragazzine, e tu da tale sei riuscita a superare un lutto e a continuare ad essere allegra e spensierata, nonostante sono sicura che dentro di te si celasse il vuoto totale. Non so cos'è che ti passa per la testa ora, ma so che col carattere che hai, pur avendo ancora una ferita non rimarginata, oggi o domani sarai sicuramente capace di guarirla e se così non fosse, te ne prenderai cura fin quando non sarà la morte, spero il più tardi possibile, a liberartene. Perché tu sei fatta in questo modo, Diana. Ed io ho sempre desiderato essere un po' più come te, nonostante la vita non mi abbia mai fatto mancare nulla e continui a riservarmi ricchezze materiali e morali. Nell'ultimo periodo, ad esempio, la mia più grande vittoria è stata diventare la migliore amica di una ragazzina stramba e approdata sull'isola dal nulla, quando nessuno se lo aspettava >>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 03, 2022 ⏰

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Una vita di sogni - Illusioni di una (im)perfetta esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora