I semi del futuro

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<<Andrew, hai mai pensato di essere sbagliato? Ti sei mai posto la domanda ' Se le cose vanno male, forse è perché me lo merito?' >>

<<Diana, ma che ti succede? Non è da te essere così negativa>>

<<Voglio che tu risponda alla mia domanda>>

<<Sono uno sventurato ragazzo di 13 anni che vive in povertà e che ha dovuto lasciare la scuola per dedicarsi completamente al lavoro, in modo tale da portare a casa quanto basta per sopravvivere. Tu sei la mia migliore e unica amica, non che mi dispiaccia, ma a volte vorrei sinceramente sapere cos'è che si prova a relazionarsi con più di una persona. Quindi sì, mi sono più volte domandato se fossi io quello sbagliato, ma mai mi è saltato per la testa di convincermi che effettivamente fosse così. E neanche tu dovresti pensare di essere quella sbagliata. Se le cose vanno male significa che qualcuno al di sopra di noi ha pianificato che andassero così. Un giorno avremo la nostra rivincita >>

<<Oh, ma io non ho bisogno di una rivincita. So di non essere sbagliata e assolutamente non mi aspetto di essere ripagata in alcun modo dal Signore, avermi trovato una casa e dato l'opportunità di avere amici, per me è già troppo. Solo, mi chiedevo come si sentono quelli che pensano di essere costantemente in errore. Chissà cosa si prova a non riuscire ad adeguarsi ad alcuna situazione, non credo che sia tanto piacevole>>

<<Cos'è che stai cercando di dirmi, per l'esattezza?>>

<<Nulla, te lo dirò quando sarà il momento giusto. Abbiamo un'intera estate per discuterne>>

<<La bella stagione è più breve di quanto pensi>>

Ed effettivamente, tutto ciò che passava per la testa di Diana, non sarebbe potuto essere detto nemmeno durante la stagione più lunga. 

I suoi pensieri non rispettavano alcun limite di tempo 

<<Mi fa piacere che tu trovi divertente dedicarti alle attività a cui di solito adempie un ragazzo, ma quando ti sposerai, non credo che a tuo marito farà piacere sapere che preferisci che i vostri ruoli si invertino>>

La signora Ballard era venuta per dimostrare  riconoscimento delle uova che Laurencia le  aveva cortesemente mandato durante un periodo di difficoltà.

Tuttavia, non si lasciò sfuggire l'opportunità di criticare il comportamento e l'atteggiamento, secondo lei poco consono, di Diana che si stava semplicemente dilettando ad aiutare Andrew nella pulizia e manutnenzione delle mucche 

<<Oh, sono sicura che Diana sa perfettamente quale sarà il suo ruolo, una volta sposata>>

Rispose Luarencia, un po' infastidita e amareggiata dal fatto che qualcuno potesse credere che soltanto perché Diana sapeva essere molto pratica a compiere lavori ritenuti solitamente per un uomo, allora non fosse capace di dedicarsi con altrettanto entusiasmo e bravura alle faccende domestiche 

<<Una vera arpia la madre di Stacy, vero?>>

<<Oh Diana, non posso permettermi di dissentire. Tuttavia, mi tocca richiamarti, è pur sempre un'adulta e da tale voglio che tu rispetti la sua autorità. Ma sì, hai ragione a dire che è una vera arpia>>

La giovane venne colta da un improvviso desiderio di camminare e camminare e decise di addentrarsi per il sentiero che porta alla casetta Dubé, là dove c'era quell'amica un po' avanti con l'età, ma sempre pronta ad ascoltarla e a darle conforto.

Quando aveva bisogno di distrarsi infatti, si recava a casa di Natasha ed insieme si mettevano a cucire e a rammendare, ormai stava diventando sempre più brava. 

Una vita di sogni - Illusioni di una (im)perfetta esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora