Il tempo alla fattoria scorreva in fretta e Diana cominciava a sentirsi come se fosse sempre appartenuta all'isola di Vancouver, percependo S.Francisco non più come un ricordo, ma come un incubo da cui era finalmente riuscita a svegliarsi
<<Zia, è giunto anche l'inverno. La senti com'è fredda la temperatura? Spero nevichi. I Natali verdi non mi piacciono, non danno alcuna soddisfazione e non riesco a percepire la magica atmosfera che dicembre dovrebbe suggerire >>
L'idea di imporre la regola che prevedesse assoluto silenzio a tavola, Laurencia l'abbandonò ben presto.
Non c'era niente che fermasse Diana dall'esprimere sciocche considerazioni e pensieri poco leggiadri
<<Scusami, se non ci fosse stata questa grande finestra, allora avrei potuto tentare di rimanere con i piedi per terra >>
Le diceva sempre
<<Dovresti essere felice dell'arrivo del Natale perché è una ricorrenza religiosa, non semplicemente perché speri ci sia la neve e ti diverte l'atmosfera che si va a creare. Tuttavia, devo ammettere che anche a me piace la fraternità che si manifesta in questi mesi>>
In campagna, festività come il Natale e ulteriori ricorrenze legate alla vita della parrocchia aiutavano gli abitanti a dimostrarsi solidarietà a vicenda e talvolta, vi era l'occasione che qualcuno risolvesse i propri impicci
<<Io credo che se tutto il periodo dell'anno fosse caratterizzato da questa fraternità, allora si vivrebbe molto meglio. Comunque sia, spero che anche Stacy si addolcisca>>
<<Non essere cattiva>>
Dovere della signora Morin era quello di tenere Diana lontana dall'arroganza, dai pregiudizi e dai brutti pensieri, ma sapeva benissimo quanto i Ballard potessero essere seccanti, fuori luogo e di pessimo gusto, così si limitò a darle un lieve rimprovero rivolto a farle capire che non c'era bisogno che si abbassasse ai loro livelli.
La passeggiata per arrivare a scuola fu più piacevole del previsto, quella mattina Corinne pareva decisamente più propensa a farsi trasportare dall'amica e finsero di vivere un'esaltante avventura prima di recarsi in classe e ritornare composte e devote solo ed esclusivamente allo studio
<<Ragazzi, è stata ufficializzata l'assunzione a tempo indeterminato dell'insegnante di seconda classe ed essendo lei molto pretenziosa, non voglio che i miei alunni facciano brutta figura >>
O semplicemente, non voleva passare per una professoressa insufficientemente preparata
<<Ho deciso che organizzeremo dei gruppi di studio, il consiglio è d'accordo e la ritiene un'ottima iniziativa, pensano sia giusto che le basi per andare al college vengano consolidate già a partire dalla prima classe >>
Selene Baker era abbastanza furba da escogitarne quante gliene pareva pur di non infangare il proprio ruolo d'insegnante
<<Ovviamente, poiché non tutti di voi hanno intenzione di andare al college, sarà una faccenda facoltativa a cui però, vi invito a partecipare indipendentemente da quella che è la vostra decisione riguardo gli studi universitari, potrebbe esservi molto utile >>
Gli allievi che l'anno seguente avrebbero lasciato la copula di buonismo della signora Baker e si sarebbero addentrati nel soffocante inferno di Margot Fuller, furono entusiasti e sollevati dall'aiuto che la loro insegnante gli stava inconsapevolmente porgendo
<<Ti scongiuro zia, la professoressa ha detto che ne potremo trarre solo vantaggio e poi, io voglio andarci al college>>
Dopo tante preghiere rivolte a Dio e suppliche nel cercare di convincere Laurencia, alla fine Diana riuscì a prendere parte del progetto insieme a tutti i suoi compagni
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Una vita di sogni - Illusioni di una (im)perfetta esistenza
General FictionDiana Izabelle Bennett ha solo 10 anni quando, a seguito di un tragico incidente col fuoco, rimasta orfana, è costretta a trasferirsi da S. Francisco a Vancouver, in una piccola zona di campagna, ospitata da una lontana zia vedova di cui, fino a que...