Rivelazioni

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<<Eppure Diana è un nome così tanto regale, ero convinta che ti piacesse. Perché lo disprezzi?>>

<<Oh Corinne, ma è proprio questo il punto! Non è affatto appropriato che una come me si chiami Diana. Tu, tu potresti chiamarti così, hai i requisiti giusti per portare questo nome in modo rispettabile. Quando dico alle persone che mi chiamo Diana, loro si aspettano sempre chissà cosa da me>>

<<Effettivamente è un nome che dà molte aspettative, ma tu sei perfettamente capace di non deluderle. E poi  sono così tante cose belle in te, che non credo che un giorno, l'uomo che vorrà chiedere la tua mano, arriverà a preoccuparsi del fatto che il modo in cui ti chiami non rispecchi completamente la persona che sei>>

<<Ogni volta riesci sempre a spostare le nostre conversazioni sull'argomento matrimonio. È davvero così importante per te doversi sposare? Non potremmo vivere la nostra vita da fanciulle per sempre?>>

<<Stai dicendo che rinunceresti a trovare il principe dei tuoi sogni e al crearti una famiglia, semplicemente per poter gustare i piaceri della giovinezza che a lungo andare finiranno solo per stancarti? La vita vera è fatta di cose concrete, devi accettare di crescere  per riuscire a stare al passo con essa>>

<<Hai ragione, ma per il momento preferisco continuare a vivere nella mia bolla di fantasia. E poi, io non ce l'ho un ragazzo dei sogni, non mi è mai passato per la testa di immaginarmi innamorata in quel senso lì, ne abbiamo già parlato>>

<<Io credo di sapere chi è il tuo ragazzo dei sogni,ma preferisco non dirlo, o potrei rovinarti la sorpresa>>

<<Se io non so chi sia, come pensi di poterlo sapere tu?>>

<<Diana Izabelle, cara amica mia, talvolta crescendo la vita ti confonde e i tuoi amici più cari riescono a vederci più chiaro di te. Potrai non essertene accorta, ma il tuo subconscio mi ha parlato ed io sono sicura di quel che dico>>

Ma Diana si sentiva ancora più confusa di prima e sotto quel cielo di metà giugno, sperava che un giorno sarebbe riuscita ad avere tutte le risposte di cui aveva bisogno. 

Nel frattempo, avrebbe continuato ad essere la solita Diana, quella di sempre,  che vedeva il mondo con gli occhi di chi riesce a trarre, ogni volta, il  meglio da ogni cosa.

La scuola era quasi giunta al termine e i risultati finali del prodotto dei ragazzi, sarebbero stati presto disponibili. 

L'anno precedente di quello stesso periodo, Diana non avrebbe mai potuto immaginare a cosa lei e la sua famiglia andavano incontro. 

Ora però, dopo che aveva conosciuto persone nuove e arricchito la propria vita di tanti nuovi colori, era pronta a vivere la spensierata estate che si meritava. 

Nel giro di quei mesi aveva avuto l'opportunità di acquisire maggiore consapevolezza. 

Finalmente sapeva cosa significasse avere una migliore amica, relazionarsi coi propri coetanei e vivere i drammi giovanili che, nonostante tutto, riescono comunque a farti provare quel brivido che ti attraversa la schiena nelle situazioni in cui riesci a sentirti un po' più grande di quello che sei. 

Inoltre, aveva capito che gli amici non rientrano in alcuna fascia d'età e che può essere considerato tale anche qualcuno molto più grande, o più piccolo di te.

Ma come dimenticare i numerosi conflitti con Nate Dubé? Che al solo sentire il rumore dei suoi passi avvicinarsi, Diana fuggiva quanto più lontano da riuscire ad udire a malapena la sua voce piena e, secondo lei, esageratamente brusca e fastidiosa. 

Una vita di sogni - Illusioni di una (im)perfetta esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora