"Buongiorno Anna" Sorrido ad Andrea, che mi ha salutato allegramente al mio arrivo al circuito.
Nonostante tutto è un ragazzo solare e simpatico, il che non guasta mai in un mondo duro come questo.Cammino insieme a lui fino all'hospitality, dove entriamo.
"Ciao Jorge" Diciamo in coro, ridendo di noi stessi. Mentre l'italiano si allontana, io mi siedo al tavolino dove lo spagnolo sta osservando qualche telemetria dello scorso anno.
"Bel circuito Aragon" Borbotta distogliendo lo sguardo dal computer per puntarlo su di me, interrogativo.
"Oggi hai le Prove, poi un'intervista per il profilo instagram della Ducati e infine altre Prove. Sei abbastanza libero a dirla tutta, se consideri che non devi fare particolari allenamenti" Lo vedo annuire concentrato, salvo poi distrarsi immediatamente.
Alza la testa puntando i suoi occhi azzurri alle mie spalle, dove dev'essere appena entrato qualcuno. O per meglio dire, qualcuna.Il sesto senso femminile non fallisce nemmeno questa volta, facendomi venire un brivido alla schiena nell'istante in cui Melanie mette piede nell'edificio.
Con un lento movimento mi volto per guardarla dritta in faccia.
È perfetta. Veramente e oggettivamente perfetta.
E inoltre, se può contare qualcosa, non indossa una stupida divisa maschile terrificante.Deglutisco a fatica quando la vedo avvicinarsi a noi due, saltando praticamente addosso ad Jorge, alzatosi per salutarla.
"Ciao Jorgiño! Come stai? Come và la vita senza di me eh?" Per quel che conosco il pilota posso facilmente dedurre che sia infastidito da questa reazione della ragazza.
"Non ci vediamo da un mese Melanie, non da dieci anni. Quindi và esattamente come quando te ne sei andata, anzi meglio. Lei è Anna, la fantastica sostituta che ha preso il tuo posto" Mi presenta rivolgendomi un sorriso caldo e sincero, che dovrebbe farmi sentire a mio agio. Ma al momento nulla potrebbe riuscire a farmi stare meglio.Melanie mi guarda dall'alto in basso, schifata, parlandomi poi con una falsa educazione che mi dà subido sui nervi.
"Molto piacere, Melanie Gerard. So che Jorge è impossibile, ma se sai come prenderlo non è affatto male" Gli fa un occhiolino scoppiando a ridere, da sola. Il che è abbastanza imbarazzante a vedersi, ma lei non sembra accorgersene.
Vorrei dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma rimango in silenzio mentre lei inizia a fare una specie di show salutando tutti animatamente.
Si ferma solamente quando Jorge torna a rivolgerle la parola.
"E dimmi Melanie, come mai qua?" Chiede il pilota, seduto nuovamente davanti a me.
"So che può sembrarti strano, ma una PR fa altro oltre che seguire voi piloti. Ora lavoro per un'azienda che sponsorizza l'evento, perciò starò qua per il weekend!".Fantastico.
"Jorge scusa se vi interrompo, ma dobbiamo scappare" Dico, non riuscendo proprio più a sopportare la fastidiosa voce della ragazza.
Fortunatamente Jorge capisce al volo, alzandosi repentinamente e salutandola in fretta e furia.
Usciamo dall'hospitality avviandoci verso il box, in totale silenzio.
Solo una volta all'interno della sua stanza privata torniamo a parlare."Tutto bene?" Mi chiede il pilota, sinceramente preoccupato per me.
"Certamente! In fondo ho solo appena incontrato la ragazza più perfetta che esista al mondo, che per inciso è la ex ragazza del mio- di Marc. Cosa dovrebbe andare storto?".
Parlo rapidamente, come ogni volta in cui sono arrabbiata, e cammino avanti e indietro giocando con gli anelli che porto.
Jorge ride ironicamente, iniziando a cambiarsi per mettersi la tuta di gara."Ma l'hai vista? È insopportabile" Dice scherzando, rubandomi un sorriso.
"Però ci andavi a letto" Ribatto, guardandolo dritto negli occhi.
Il ragazzo sospira, avvicinandosi a me e abbracciandomi fraternamente.
"Preoccupati di chi non viene a letto con me, sono sicuramente ragazze più serie".
Scoppiamo entrambi in una risata liberatoria, prima che io lo lasci solo a cambiarsi.Finite le Prove Libere, Jorge và diretto nell'area dedicata alle interviste, mentre io mi reco senza indugi verso il box numero 93.
Entro dal retro, stando attenta a non farmi vedere, per poi aprire la porta della stanza privata di Marc e sedermi ad aspettarlo.
Ci mette un pò, ma finalmente arriva, rimanendo sorpreso dalla mia presenza.
"Che ci fai tu qui?" Chiede scontroso, rilassandosi nell'istante in cui un sorriso compare sul mio volto.
"Chiedo scusa al povero ragazzo che mi sopporta".
Mi alzo avvicinandomi a lui e avvolgendo le mie braccia al suo collo.
"Sei schifosamente sudato" Lamento ridendo, mentre lui inizia a lasciarmi una serie di baci umidi su tutto il viso.
Inizia come un gioco, ma finisce come molto di più.
Mi gira così da farmi posare la schiena alla porta, per poi alzarmi di peso e farmi aggrappare le gambe alla sua vita.
I baci si spostano sulle labbra, intensi e pieni di desiderio.
"Questa mattina sei scappata, dobbiamo recuperare" Afferma rimettendomi a terra e sfilandomi la maglia.
Con dei rapidi movimenti gli slaccio la tuta, levandogli la maglia termica al di sotto e poi i miei pantaloni.
"Non litighiamo più, ti prego" Sussurro quando ormai siamo entrambi nudi, l'uno al cospetto dell'altra.
"Va bene" Risponde lui, prima di farmi sua.
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Sul più bello - Marc Marquez
Hayran Kurgu"Vuoi tu, Anna Torres, prendere il qui presente Alex Marquez Alenta come tuo legittimo sposo, per onorarlo e rispettarlo nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, per tutti i giorni della vostra vita, fin...