Infilo la mano nella tasca dei miei jeans e resto delusa nel non trovare neanche il mio cellulare. In realtà, è la terza volta che faccio questa operazione e devo dire che ogni volta è più frustrante della precedente. La serata è molto fredda e io rabbrividisco nella mia semplice felpa, camminando a passo svelto come se qualcuno mi inseguisse. L'aria sferza il mio viso e la guancia che ha ricevuto la sberla, è ormai intorpidita.
Inciampo nei miei stessi piedi, prima di rendermi conto di stare piangendo. Di nuovo, proprio come poco fa, piango senza provare alcuna emozione. Mi sforzo di essere arrabbiata o ferita, ma l'unica cosa che sento è il freddo entrarmi nelle ossa. Probabilmente ho la febbre, probabilmente è solo stanchezza.
Tiro su con il naso mentre la villa di Jordan compare dietro l'angolo, estendendosi verso l'alto, il comignolo che tocca il cielo adesso nuvoloso. Sembra che stia per piovere, ma non me ne curo, raggiungendo il citofono della casa. Lo fisso per qualche minuto, mentre il silenzio della sera mi piomba addosso pesante. Sto per premere il pulsante quando un gatto sgattaiola fuori dal cancello socchiuso. Non me n'ero neanche accorta che lo fosse. Lo spingo titubante e questo si apre senza far rumore. Non so cosa io voglia fare per l'esattezza, mentre percorro il lungo viale e busso alla porta talmente piano, che neanche io riesco a udirmi. Tuttavia, non ci riprovo. Forse perché in fondo non volevo neanche venirci qui. Non so per chi o perché i miei piedi mi abbiano guidata fin qui. Sapevo soltanto che volevo allontanarmi il più possibile da casa e andare in un luogo dove sarei potuta rifugiarmi. Ma perché ho scelto questo posto? Perché proprio casa di Jordan e di...
La porta si apre all'improvviso e BB mi fissa perplesso dalla soglia. Indossa una semplice tuta grigia e mi meraviglio un po' nel vederlo per la prima volta con questo tipo di abbigliamento.
«Mara? Che ci fa qui?»
Ha ancora un braccio sulla porta e mi guarda dall'alto in basso con fare preoccupato. I suoi capelli sono in disordine e credo di averlo svegliato o qualcosa del genere. Dormiva alle sette di sera?
Le parole mi muoiono in gola e la lingua è secca nella mia bocca.
«Sta tremando?»
Non me n'ero accorta, ma adesso che me lo fa notare, sento una serie di brividi che mi attraversano tutto il corpo. Sì, sto tremando, ma non dal freddo.
«Venga dentro.»
Mi smuovo dal punto in cui mi trovavo e mi sento terribilmente pesante e stanca. Mi avvolgo con le mie stesse braccia, ma il tremore non cessa.
BB mi guida in silenzio verso il salotto e mi fa sedere su un morbido divano che sembra essere uscito da una rivista. Osservo il caminetto spento e ho come l'impressione che in questa casa ci sia il gelo invernale di gennaio. Ma non è così: siamo appena in autunno.
«Le porto una coperta?»
Scuoto la testa, ma BB sta già salendo le scale verso il piano di sopra. Neanche due minuti dopo, una coperta di pile mi scalda le spalle e mi avvolge completamente. No, non ho freddo. Anzi, adesso ho solo caldo.
«Vuole una tazza di tè? O preferisce una camomilla?»
BB è in piedi davanti a me e mi guarda come se fossi malata. Comincio a chiedermi se sia effettivamente così. Magari sono malata e sto avendo le allucinazioni. Magari stamattina non ho visto la tomba di mio padre, magari Jordan non mi ha baciata, magari la mamma non mi ha dato uno schiaffo. E magari non sono neanche qui, in questa casa, come una povera pazza che non riesce a parlare, perché ha la gola arsa, con gli occhi lucidi e la pelle delle guance secca, per colpa delle lacrime versate. Sì, magari è solo un brutto sogno.
Tuttavia, BB mi sembra troppo reale e la sua preoccupazione nella voce e nel modo in cui mi guarda mi dice che non devo avere il migliore degli aspetti.
![](https://img.wattpad.com/cover/228475065-288-k154424.jpg)
STAI LEGGENDO
La prima volta ti travolge
RomanceLa copertina è stata gentilmente realizzata dalla bravissima @NuvoleMagiche "Due braccia mi avvolgono completamente ed io poso la testa sul suo petto, afferrandomi a lui con entrambe le mani, come se potessi crollare da un momento all'altro. Per l...