Era passato qualche giorno dalla festa e Brenda era a pranzo a casa della sua migliore amica Becky. BiBi le chiamavano nella loro cerchia di amici perché erano inseparabili fin dai tempi della scuola, avevano vissuto insieme avventure e avversità, si erano asciugate le lacrime e tenute i capelli a vicenda, scambiate rossetti e confidenze e il nomignolo era rimasto. Becky era appena tornata da uno dei suoi viaggi di lavoro, questa volta era stata a Hong Kong. Lavorava nel reparto acquisizioni di una grande multinazionale e praticamente non si fermava mai: New York, Milano, Tokio, il mondo non sembrava mai essere troppo piccolo per lei. E nonostante tutto era sempre perfetta, dai corti capelli biondi ai tailleur dall'impeccabile taglio sartoriale. Gli occhiali rettangolari le davano un'aria severa che era proprio quello che Becky voleva: non aveva tempo per essere seducente, era troppo impegnata ad essere produttiva.
Ma Brenda sapeva che con quelle poche persone a cui aveva dischiuso il cuore sapeva essere dolcissima e quando si apriva in un sorriso era di una bellezza travolgente. Erano sedute in veranda nella sua splendida casa di Earl's Court: arredata con mobili di midollino intrecciato e piante sempreverdi in vaso aveva una certa trascurata aria coloniale e romantica. Per questo era la stanza preferita di Brenda, a differenza del resto della casa dell'amica tutta vetro, acciaio e cromature. Le finestre panoramiche lasciavano entrare l'aria ancora tiepida che smuoveva delicata le tende di mussola bianca, mentre il sole ottobrino si rifletteva sulle tovagliette di lino e i bicchieri di vetro soffiato. Anche lì tutto era sempre impeccabile grazie alla gestione di Jasmina, la signora filippina che governava la casa da moltissimi anni, tanto che per Brenda era diventata anche lei un'amica.
Eppure, per quanto fosse impegnata, Becky cercava di farsi vedere quanto più possibile: entrambe adoravano quei loro pranzetti durante i quali potevano aggiornarsi su tutto. Quel giorno Jasmina aveva preparato un cocktail di gamberetti, mini aspic di verdure e le pesche melba, le preferite di Becky.
Poco prima l'amica le aveva messo davanti due scatole, non mancava mai infatti di portarle dei regali da ogni viaggio. Questa volta si trattava di una pashmina di batik dai colori della terra "per tenere al caldo la voce" e una tazza per la sua collezione: rosa con stampato il musetto di una buffa gattina con un fiocchetto rosso.
- Lo so, lo so che è infantile, ma a Hong Kong sembrano andarne tutte pazze!
- Mi piace tantissimo e la sciarpa è stupenda. Grazie Bibi!
rispose Brenda accarezzando la pashmina impalpabile. Quando l'amica le chiese un resoconto della festa, lei le parlò anche dell'incontro con Malcom. Becky appoggiò la forchetta con cura accanto al piatto e la guardò da sopra gli occhiali:
- Aspetta un attimo: non è quel tipo che ti accompagnò a York? L'amico di tuo fratello?
- Si, lui.
- Quel gran figo che faceva il calciatore per cui ti prendesti una mega cotta prima di partire per Berlino?
Brenda alzò gli occhi al cielo:
- Non era una mega cotta solo un leggero interesse.
L'amica sbuffò:
- Ma se poi hai iniziato a tifare la sua squadra solo per sentire parlare di lui! Per non parlare di quella giacca orribile che indossavi sempre...
Brenda abbassò la testa punzecchiando la gelatina di verdura con una smorfia: Becky aveva un modo perfetto per metterla sempre all'angolo.
- Hai un modo di ricordare le cose davvero opinabile, tu. Comunque si, è sempre lui.
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Per arrivare al tuo sorriso
ChickLitBrenda, ragazza brillante e un poco goffa, deve per forza andare a quella premiazione a York. Ce la porterà un amico del fratello. Quel che Brenda non immagina è che Malcom sia così tremendamente sexy e sfrontato. Se quel giorno non ci fosse stato u...