(T/n) p.d.v.
Mi alzai per via di un peso. Mi stavano bendando, non me ne ero accorta. Mi guardai intorno e osservavo come Chronostasis mi fasciava l'addome. Mi alzai e gemetti. Mi fece poggiare la testa sul cuscino
"Calmati. Stiamo tutti bene..." Sgranai gli occhi
"E Kai!?" Fece un cenno con il capo e girai lo sguardo. Era sdraiato accanto a me... che dormiva. Ero incredula, portai le mani sulle sue guance singhiozzando
"K-Kai..." arricciò il naso e aprì gli occhi lentamente. Mi osservò per un poco e sorrise appena stringendomi a sé. Avevo rischiato di perderlo, per sempre. Gemetti quando poggiò una mano sul mio addome, e si scusò levandola. Sorrisi con le lacrime agli occhi e sentì Chronostasis uscire dalla porta e richiuderla, lasciandoci soli. Gli diedi un bacio continuando a lacrimare, e poggiò la fronte sulla mia una volta fermi
"Credevo di averti perso, ho visto quel macigno volarti addosso... già stavo per mettermi a urlare, ti giuro... (t/n) perché sei venuta da me? Avevo cosi paura che ti levavano da me... non me lo sarei mai perdonato, quel ragazzino mi ha colto alla sprovvista..." continuai a singhiozzare
"N-non potevo lasciarti, non volevo che tu fossi in pericolo, anche se... ti ho solo intralciato... ma ti giuro Kai, non potevo stare lì a guardare senza fare nulla! K-Kai..." balbettai. Mi diede un bacio sulla fronte, scostando i capelli neri
"Calmati... calmati... ora siamo di nuovo insieme, no? Guarda.. " strinse la mia mano nella sua, e quando focalizzai lo sguardo sul suo viso... stava lacrimando. Fissava le nostre mani con sguardo perso, eppure piangeva. Poi posò lo sguardo sul mio e le sue labbra tremolarono, e gli scappò un gemito. Strinse più forte la mia mano e nascose la faccia nel cuscino. Lo strinsi a me in un amorevole abbraccio e cominciò a singhiozzare silenziosamente. Lo tenevo stretto a me, era piccolo piccolo in quel momento... era fragile, ed era uscito fuori dal suo guscio di apatia e odio. Sapevo cosa gli era successo in passato... ed era simile a me. Solo che lui aveva imparato a farsi rispettare, io no. Gli diedi un leggero bacio sulla tempia
"S-sei così forte..." alzò gli occhi lucidi su di me
"C-che?" Mormorò. Annuì sforzando un sorriso. Ma le mie labbra tremavano, e non riuscì a tenerlo per più di tanto
"Tu... h-hai imparato a farti rispettare, tu sei fortissimo... s-sei diventato uno dei più forti... i-io in confronto sono una formica... m-ma non mi hai schiacciata...." mormorai cercando di trattenere altre lacrime. Lui annuì e poggiò di nuovo le labbra sulle mie
"Si... perché sei quella formica che si è distinta... e mi hai accettato, così come sono! Con te sento di non dover mentire... mi capisci... e nessuno lo ha mai fatto f-finora... sei semplicemente il mio tipo... la mia umana preferita" fece un leggero sorriso e con delicatezza gli asciugai le lacrime. Poi mi vennero in mente quelle due semplici parole... ma non so per quale motivo avevo paura a pronunciarle, magari lo avrei fatto sentite a disagio. Le archiviai nella mia mente, osservando il suo viso stanco e umido per via dei lacrimoni che aveva fatto uscire da quegli occhi bellissimi, dorati... abbassai lo sguardo, sconfortata
"Stai... stai bene?" Chiese, capendo il mio stato d'animo. Alzai lo sguardo verso il suo e annuì
"Mi era solo passato qualcosa per la mente, ma sto bene..." sospirò e si raggomitolò tra le mia braccia come fanno i gatti. Lo amavo troppo, ormai Kai era entrato a far parte della mia vita. E tutto cominciò quando quel maledetto collega cercò di violentarmi. Al giorno d'oggi, è difficile che rendano giustizia per queste cose... e il destino ha fatto incontrare me e lui, e sono molto contenta di questo perché mi ha migliorato la vita... ho una casa bellissima, ho... beh, è quasi il mio "ragazzo", no? Una squadra che è come una famiglia... quella che io non ho mai avuto il privilegio di avere, proprio come Kai. Lo osservai dormire tra le mie braccia, sembrava sollevato dopo essersi sfogato. Gli occhi erano leggermente gonfi e con sfumature leggermente rosse per via delle lacrime, ma lo rendevano lo stesso adorabile. Odiava farsi dare nomignoli del genere e io amavo stuzzicarlo. Gli diedi un bacio sulla fronte e sfiorai con l'indice la sua piccola cicatrice. Scostai qualche ciocca e sorrisi, lo rendeva ancora più... lui, piu Overhaul. E io... ero la sua umana, "la sua umana preferita". Mi tornò alla mente quel momento in cui mi "confessò i suoi sentimenti" e avevo seriamente preso in considerazione l'idea di dirgli quelle due semplici parole... lo guardai
"Kai io..." si girò verso di me con curiosità
"Ti è tornato alla mente?" Chiese. Annuì e strinsi le lenzuola del letto
"Non voglio che ci perseguitano..." mormorai, sconvolgendo più me stessa che altri. Sospirò e annuì, poggiando una mano sulla mia schiena
"E noi contrattaccheremo, fino allo sfinimento, o magari la caduta di quella merda di lega... noi vinceremo, (t/n). E finalmente tutto avrà fine. Basta pazientare..." mi guardai intorno annuendo, e mi alzai a fatica
"Ci... ci andiamo a fare una passeggiata?" Chiesi sorridendo. Dalla faccia capì che non aveva la minima voglia, e abbassai lo sguardo
"Se non vuoi, fa niente..." scosse la testa e si alzò con calma, cominciando a vestirsi
"Dobbiamo riprenderci, hai avuto l'ottima idea invece"
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《ℕ𝕠𝕟 𝕡𝕠𝕤𝕤𝕠 𝕒𝕧𝕖𝕣𝕖 𝕡𝕒𝕦𝕣𝕒 𝕕𝕚 𝕥𝕖》Overhaul x reader
FanfictionIn un mondo dominato dagli eroi, ormai chi non ha più un potere è considerato spazzatura, merda di strada. Se non si possiede un'azienda farmaceutica o qualcosa inerente agli heroes, si è fuori. (T/n) è una senza quirk, e odia con tutta sé stessa qu...