(T/n) p.d.v.
I giorni seguenti li passai a capire come usare e dosare il mio quirk. Per esempio, avevo imparato a non far uscire il liquido dalle mani in modo che non sfondassi tutto. E potevo ancora stare insieme a Kai. Ero seduta sul divano e stavo leggendo un libro preso dalla libreria, completamente a caso. Non avevo nessun programma per quel giorno, così mi limitavo a leggere quel giallo super noioso. Sempre omicidi... sentì dei passi farsi sempre più vicini e si avvicinò Kai, mettendosi a sedere accanto a me. Rimasi ferma al mio posto, per paura di infastidirlo nel caso mi fossi avvicinata troppo. Ma con grande sorpresa fu lui ad avvicinarsi, poggiando la testa sulla mia spalla. Sarà anche stato un metro e ottanta, ma era lo stesso il mio cucciolo arrabbiato. Poggiai la testa sulla sua nuca
"È successo qualcosa? Ti vedo stanco" chiesi a bassa voce. Mi strinse più forte a sé, mugugnando qualcosa di indecifrabile. Poi sospirò e si strofinò appena gli occhi
"Come va con... il nuovo quirk?" Chiese come con disprezzo. Deglutì e abbassai lo sguardo sulle pagine del libro
"B-bene... ho imparato a controllarlo, non ti farò più del male..." annuì alzandosi. Mi porse la mano e la presi. Andammo in cucina e indicò gli scomparti
"Ti va di farmi un po' di tè? Solo tu sai farlo bene..." annuì sorridendo. Mi riempiva di complimenti indiretti. Finito presi due tazze e versai il contenuto. Tornai, e il salotto si era popolato. Ci stavano tutti, Chrono, Rappa, Mimic e i proiettili. Salutai tutti cordialmente, e tornai in cucina per preparare qualcosa anche a loro. Dopodiché mi avvicinai a Kai. Stava parlando, e non mi calcolò minimamente. Quindi decisi di andarmi a fare una passeggiata da sola. Presi dei vestiti e uscì di casa, cominciando a camminare per le strade affollate. La gente non si fermava, e le spallate ormai erano inevitabili. Presi un gelato, da un gusto solo. Finito buttai la carta nel cestino, e mentre lo facevo all'improvviso qualcuno mi portò al muro. Era Shigaraki, ancora. Mi fissava con i suoi occhi color cremisi
"...tana" ghignò. Volevo solo sparire, entrare nel muro. Deglutì
"A-ancora tu..." mormorai. Sorrise annuendo
"Ovvio, penso tu abbia capito che non sono uno che molla così facilmente.... tu, tu sei come musica per le mie orecchie, e ora che hai un quirk sei anche meglio! Faresti sul serio comodo alla squadra, non devi correre dietro a quel bastardo! Usare è il sul forte... lo so bene. Noi sappiamo di te, e ti vorremo bene, come una famiglia... Overhaul ti usa come sua cameriera, schiava. Non abbassarti al suo livello... sei mia" disse infine. Stavo per ribattere ma un'altra mano sbattè sul muro, al lato destro del suo viso. Sorrisi
"E qui ti sbagli. È mia" ringhiò Kai. Shigaraki fece un balzo, girandosi verso il castano, che lo fissava con furia. Kai sapeva sempre come intimidire gli avversari... gli diede dei pugni leggeri sulla nuca
"Lei non è la mia cameriera... è la mia... ragazza. E tu non puoi farci niente, non vincerai mai questa guerra, e sai perché? Perché ho trovato una ragione ancor più forte per battermi e vincere. Ti batterò fino allo sfinimento. Tu contro di me non hai speranza" Shigaraki se ne andò borbottando. Abbracciai Kai. Amavo quando mi difendeva da quel maledetto, mi faceva sentire la cosa più importante. Poggiò la fronte sulla mia spalla e mi strinse a sé
"Non ti ha toccata, vero?" Annuì dandogli un bacio sulla punta del naso
"Mi hai salvata ancora..." annuì e mi diede un altro abbraccio, più forte come se avesse paura che potessi scappare. Poggiai le mani sulla sua schiena
"Kai... sono la tua ragazza ora... vero?" Mi guardò negli occhi, poggiando la fronte sulla mia
"Non saprei come dirlo... abbiamo venti anni, ma si, credo sia così... abbiamo pure avuto il nostro primo rapporto..." prese una pausa, arrossendo
"...intimo ecco.... e penso che questo facciano le coppie, quindi si siamo fidanzati direi" senza pensarci due volte gli saltai letteralmente addosso, facendolo quasi cadere per terra. Era confuso, non riusciva mai a capire i miei movimenti impulsivi. Mi scappò una lacrima
"Quindi mi vuoi anche se ora ho un quirk?" Annuì poggiando la fronte sul mio collo
"Rimarrai sempre la mia umana... e poi, usiamo il quirk per i nostri scopi, non sei malata come quelli.." chissà se era vero quello che diceva... f-forse Shigaraki aveva ragione... NO! Ma che dico?! Lui... lui mi amava, vero? V-voleva solo me, cosi aveva detto, e di cosa mi dovevo preoccupare? Lui non poteva provare niente per nessun'altra ragazza apparte me, perché non ne aveva mai conosciuta un'altra... abbassai lo sguardo. Il castano mi osservava, sapeva che non stavo bene. Prese le mie mani poggiandole sul proprio collo
"Dimmi che succede..." gli sfiorai la cicatrice sulla fronte
"Kai... c-ci sarò solo io nella tua vita, vero? I-io non sento di potermi separare più da te... o-oddio sono troppo egoista scusa.. scusami tanto..." sorrise poggiando la fronte sulla mia
"Io posso anche essere il capo di un'unione che è tutto tranne che benevola ma... se si tratta di te, divento geloso... ripeto, non voglio conoscere altre ragazze, non ci tengo. Non prendo questa cosa come un gioco e credo che nemmeno tu pensi che sia un gioco, no? Ti prego torna a casa insieme a me... anche un'ultima volta... penso proprio di avere un maledetto debole per te che.. mi rende vulnerabile alla distanza da te... e continuerò a combattere qualsiasi cosa accada, purché tu possa restarmi accanto sempre e per sempre. Ho fatto la mia decisione, che è quella di seguirti..." abbassò lo sguardo imbarazzato. Mi alzai in punta dei piedi e circondai il suo collo con le braccia
"Anche io ho scelto di seguirti e di amarti... costi quel che costi..." mi guardò negli occhi. Lo presi per mano e lo portai nel mio piccolo appartamento per mostrargli una cosa. Aprì la porta presa dal portinaio e corsi in camera mia. Tornai con una fodera.
Overhaul p.d.v.
Portò con sé un involucro quasi più grosso di lei. Lo aprì. Era una chitarra, era ruvida e piena di stickers ovunque, era rovinata da anni di musica. La indicai
"È tua?" (T/n) sorrideva, era felice. Annuì e mi chiese di sedermi accanto a lei sul divano rotto. Imbracciò la chitarra e cominciò a sfiorare le corde, producendo dolci suoni. Sorrise cominciando a cantare dolcemente, ero fermo impalato a sentire la sua voce. Mi ero fottutamente innamorato di ogni suo pregio e difetto, era inevitabile. Continuava a cantare, la sua voce dolce e leggermente tremula come se fosse emozionata. Magari lo era. Mi avvicinai e la strinsi a me in un abbraccio. Continuava a cantare, ma sul suo viso era spuntato un altro sorriso sincero. Quando finì poggiò lo sguardo sul mio
"Ti... ti è piaciuto?" Chiese imbarazzata. Le diedi un bacio sul collo
"Portiamola..." era il mio si.
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《ℕ𝕠𝕟 𝕡𝕠𝕤𝕤𝕠 𝕒𝕧𝕖𝕣𝕖 𝕡𝕒𝕦𝕣𝕒 𝕕𝕚 𝕥𝕖》Overhaul x reader
FanficIn un mondo dominato dagli eroi, ormai chi non ha più un potere è considerato spazzatura, merda di strada. Se non si possiede un'azienda farmaceutica o qualcosa inerente agli heroes, si è fuori. (T/n) è una senza quirk, e odia con tutta sé stessa qu...