Capitolo 4

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Mi sveglio sentendo un peso sul mio petto.
Abbasso gli occhi scorgendo una lunga chioma color pece.

Evandel dorme con la testa sul mio petto e le manine che stringono l'orlo della mia maglietta.

Sembra che si voglia assicurare che io non scappi.

Sorrido ripensando a come siamo finiti in questa posizione.

Ieri dopo che l'ho abbracciata siamo rimasti in quella posizione per 20 minuti buoni, finché controllando non ho visto che si era addormentata con la testa nell'incavo del mio collo.

L'ho presa in braccio, e sembrava cosi piccola da assomigliare a una bimba.
Ho camminato fino alla camera e mi sono sdraiato sul letto facendo attenzione a non svegliarla.
Dopo poco mi sono addormentato anch'io.

Passo la mia mano tra i suoi capelli in modo delicato,tastando la loro morbidezza.

Lei profuma di rose.

Mi avvicino lasciandole un bacio sulla fronte, e la vedo allentare la presa sulla maglietta aprendo lentamente gli occhi.

Si guarda intorno spaesata prima di incrociare il suo sguardo con il mio, e sorridere.

"Ehi, stai bene?" Sussurro piano.

Annuisce riappoggiando la testa sul mio petto e chiudendo gli occhi,senza smettere di sorridere.

"Cosa non darei per sapere qualcosa in più su di te" sospiro rassegnato.

Apre gli occhi fissandomi con quelle due pozze grigie che sto cominciando ad amare.

Si solleva piano e strofinadosi gli occhietti assonnati si avvicina a una borsa ai piedi del letto.

La sua.

La prende e torna a sedersi al mio fianco, sotto il mio sguardo confuso.

Apre la borsa e ne estrae una sorta di diario.

È rosa pastello e al suo interno le pagine sono decorate a mano.

Ci sono le sue foto.

L'album è cosparso di foto di lei da piccolina fino a quando aveva circa 15 anni.

Sotto ogni foto c'è una piccola frase che rappresenta il momento.

Sotto ogni foto c'è una piccola frase che rappresenta il momento

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La mini Evandel che coltiva la passione di papà.
-Ti vogliamo bene tesoro

-Ti vogliamo bene tesoro

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