Capitolo 8

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"Beh qualcuno mi spiega che succede qui?"  continuo con tono duro.

La vero tentennare mentre indietreggia.

L'afferro saldamente per i fianchi bloccandola.

"Non farmi incazzare Eva.
Te lo ripeto che succede?" Scandisco a un centimetro dal suo viso.

Si morde il labbro con gli occhi ancora lucidi.

Si gira verso quello che ho capito essere un medico,  che la guarda per confermare se può parlare o meno.

Lei annuisce piano.

"Vede Signor...?"

"Evans,Kyle Evans" rispondo freddo.

"Vede Signor Evans, io sono il medico di famiglia della signorina Mill.
Suo fratello è stato ricoverato tempo fa, e lei è venuta ad accertarsi delle sue condizioni" sorride nervoso.

"Da quanto si trova qui?" Faccio cenno al letto in cui è disteso Noah.

"Scusi?" Fa finta di non aver capito.

"Le ho chiesto da quanto è qui, e perché"  alzo leggermente il tono della voce, facendo sussultare Eva che nasconde la testa sul mio petto.

Il dottore fissa la reazione di Eva per un po' prima di guardarmi e sospirare.

"Noah Mill si trova qui d un anno e quattro mesi.
Quando è arrivato qui era in condizioni gravi: palpitazioni, difficoltà a respirare, rossore che andava a espandersi per tutto il corpo, e vene pulsanti.
Più il tempo passava, più le sue condizioni peggiorano, ma noi non sapevamo perché"

Ad ogni parola la ragazza che ho tra le braccia stringe più forte la mia maglietta.

"Vada avanti." Lo invito.

"Nove mesi fa circa scoprimmo che il suo peggioramento di salute era dovuto ad un...avvelarnamento.
Nel suo organismo era stata iniettata una dove elevata di un veleno che non abbiamo riconosciuto.
Dunque non possiamo stabilire quale cura adoperarvi, e il tempo sta per scadere" sussurra l'ultima parte.

Fisso il ragazzo disteso sul lettino e penso.

Mi ricorda così tanto

Flashback

"Sam!" Urlo con le lacrime agli occhi.

"Resisti andrà tutto bene, lo giuro!" Sbatto il pugno sulla porta con su scritto 'Sala Opertaoria' a caratteri cubitali.

"Kyle..." mia madre mi prende le mani allontanandomi lentamente da .

"Ehi" mi alza la testa costringendomi a guardarla negli occhi.

"Andrà tutto bene -continua- ce la farà" mi rassicura accarezzandomi testa

"E se non ce la facesse? -balbetto-
Sarebbe colpa mia, sono stato io a-"

"Kyle"

La voce di mio padre risuona tra le mura di quello spoglio corridoio.

Ho sempre amato gli ospedali.
Li vedevo come posti magici in cui facevano nascere nuove vite, nuove speranze.
Ora invece vedo anche l'altro lato della moneta.

Qui le vite finiscono anche.

Volano via come foglie.

Si interrompono e basta, tutto qui.

"Ascoltami bene -sospira inginocchiandosi accanto me-  a volte succede che le cose non vadano come speriamo.
Alcune cose ci deludono, altre ci illudono di cose che non corrispondono alla realtà.
Ma tu non puoi cadere ogni volta.
Devi imparare ad aggrapparti a qualsiasi cosa ti tenga su.
Devi imparare a dire 'fanculo, è la mia vita, decido io'.
Essere un mafioso porterà ad avete tante, e giuro tante persone contro che faranno di tutto per feriti.
E questo implica mettere in mezzo tutte le persone che ami.
Devi capire che non puoi salvarle tutte, a volte metterci coraggio, mente e cuore non basta, ci vuole anche l'anima.
E ci vuole forza.
Davvero,davvero tanta forza per superare gli ostacoli che troverai nel tuo cammino."

Conclude girandosi a guardarmi con gli occhi lucidi.

Papà non ha mai nascosto le emozioni con noi.
È sempre stato vero al 100%.
Ma quando c'è di mezzo il lavoro è la persona più fredda di questo mondo.
Non sembra lui.

"È colpa mia -sussurro- se io non avessi- , se solo avessi-" la mia voce si spezza.

"Non è colpa tua, doveva succedere ed è successo, non puoi incolpati per tutto" mamma scuote la testa guardandomi con gli occhi lucidi.

Affondo la testa tra i suoi capelli singhiozzando.

"Mi dispiace, mi dispiace lo giuro" ripeto.

Non so per quanto rimango , così.
So che a risvegliarsi però è stata la voce del dottore appena uscito dalla Sala Operatoria che con due semplici parole mi ha fatto crollare il mondo addosso.

"Mi dispiace, non ce l'ha fatta"

Fine Flashback

Mi schirusco la gola, appoggaindo una mano sulla parete per sorreggermi.

"E-e chi è stato a ridurlo in queste condizioni?" Mormoro guardando a terra.

Nessuno dei due dice nulla.

Ad interrompere il silenzio è una voce alle mie spalle.

"È stato lui, conosciuto anche come Il Mietitore"

***

Salve Gente!

Questo è un capitolo bomba, leggetelo con attenzione.

Secondo voi chi è Sam? È maschio k femmina? Perché ha così importanza per Kyle?
E cose le/gli è successo?

E cosa più importante chi è Il Mietitore?

Ve lo avevo detto che questo libro avrebbe avuto più dramma del precedente!

Scrivetemi vostre ipotesi nei commenti!! 🌹

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