Capitolo 5

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Pov's Evandel

Non mi sono mai sentita cosi al sicuro.
Tra le sue braccia e come se avessi la certezza che nulla mi possa fare male.

Anche i miei demoni, diventano docili quando sono con lui.

Avete presente quella sensazione di impotenza, come se qualunque cosa tu faccia o dica non valga nulla?

Come se quello che succedesse intorno a te,fosse la conseguenza delle tue parole.

Ecco perché ho scelto il silenzio.

Il silenzio non ha ne come ne se, o lo comprendi o lo ignori.

Con il tempo impari a vederne le sfumature, cominci a vedere quegli aspetti che la gente comunemente ignora.

Il silenzio è  un arma a doppio taglio, può guarire o ferire, sta a te deciderlo.

Il silenzio colma il vuoto.

Flashback  7 anni prima

Appena varco la porta di casa, butto lo zaino all'ingresso e corro in camera sbattendomi la porta alle spalle.

La mamma mi richiama chiedendomi cosa c'è che non va, ma la ignoro soffocando i singhiozzi nel cuscino.

Le lacrime mi rigano le guance e le mani mi tremano.

Mi sento soffocare, così porto le mani alla gola come a cercare di alleviare quella sensazione di impotenza che mi divora le vene.

Voglio urlare, spiegare a tutti perché non sto bene, perché non mangio più, perché mi chiudo in camera senza mai uscire.

Ma non posso.
Nessuno mi capirebbe.

Affondo la testa tra le ginocchia singhiozzando più forte.

Ma all'improvviso una piccola manina appoggiata sulla mia spalla, mi fa trasalire.

"Perché piangi?"

Noah mi guarda con i suoi occhietti azzurri da cerbiatto, mentre in una mano tiene un merendina e nell'altra in suo orsetto preferito.

Sorrido dell'innocenza che emana, e gli accarezzo i capelli.

"Sto bene, è solo che-"

"Stai dicendo una bugia -si imbroncia- avevi promesso che mi avresti detto sempre la verità." Batte un piedino a terra.

Sospiro e guardo il muro dinanzi a me.

Le ragazzine della mia età, hanno i muri pieni di poster di cantanti o attori preferiti, pieni di foto o ricordi.

Io no, penso di non volergli riempire perché mi piace sapere che c'è qualcosa vuota quanto me.

"Non ti sto mentendo Noah, semplicemente dico a te quello che dico a tutti.
Sai, a forza di ripeterla spero di convincere anche me" sorrido amaramente.

Sembra ignorare quello che ho detto,arriccia il naso come se avessi detto una stupidaggine, ma non replica.

"I bambini ti prendono in giro?"

Le sue parole mi arrivano come una freccia, facendomi girare di scatto la testa verso di lui.

"Come?-"

"Anche a me prendevano in giro.
Dicevano che sono troppo grande per portarmi dietro Reiji
Ma ora non lo fanno più!"

Sorride fissando il suo orsacchiotto.
Ne è ossessionato,da quando la mamma glielo ha regalato per i suoi 4 anni, e lo tiene con sé anche ora che ne ha otto.

" Come hai fatto a farli smettere?" Chiedo allungando la mano per accarezzargli una guancia.

"Il silenzio."  Mormora appoggiando la testa sulle mie gambe.

"Il silenzio?" Sussurro confusa.

"Il silenzio è un arma, esprime indifferenza.
Se tu stai zitto e li ignori mostrando che la cosa non ti tocca minimamente, perdono interesse.
Se piangi, loro continuano.
Io non rispondevo mai alle loro prese i giro, alzavo le spalle e me ne andavo da senza dire nulla." Chiude gli occhi basandosi delle mie carezze.

"Intendi dire che ti mostri disinteressato?" Alzo un sopracciglio.

"No, dico che non parlare non sempre è sbagliato.
A volte il silenzio ha più da dire delle parole.
Il silenzio fa capire che non va data un etichetta e una spiegazione a tutto.
Con il mio silenzio gli ho fatto capire che il loro era tempo perso, tutto qua." Batte le mani come se avesse appena finito di raccontarmi una favola, ed è fiero di come si è conclusa.

Lo fisso sbigottita poi sorrido.

"Ti voglio bene piccolino" lo abbraccio.

"Anche io, Eva" mormora mente le sue manine mi stringono in maniera possessiva.

Fine Flashback

Quella fu la volta in cui compresi cosa volesse dire veramente essere forte e quanto io fossi lontana dall'esserlo.

Ma ciò mi aiutò a controllare la mia vita e a misurare la felicità.

Mio fratello è sempre stato cosi bravo con le parole,che ogni volta che avevo bisogno di aiuto o di conforto, lui c'era.

A volte semplicemente abbracciandomi e non dicendo nulla.

Forse è per questo che Kyle ha così effetto su di me, lui mi fa sentire bene come solo Noah riusciva a fare.

Alzo lo sguardo verso il ragazzo che mi sorride accarezzandomi i capelli.

E mi viene naturale alzare la testa e lasciarli un bacio sulla guancia.

Ti sto donando la mia anima e so che la tratterai bene.

***

Salve gente!

Ecco un nuovo capitolo,stavolta dal punto di vista della nostra Eva!

Mi scuso del ritardo, infatti il capitolo doveva uscire all'incirca due giorni fa, ma dato che sto al mare la conessione non è delle migliori.

Detto questo, ringrazio chi mi ha scritto su insta, i vostri messaggi sono dolcissimi e mi rendono veramente felice, grazie mille🙏🏻❤.

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Baci 🥰

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