Capitolo 7

2.8K 84 11
                                    

Pov's Evandel

Mi asciugo le lacrime con la manica del maglione, staccandomi dalle sue braccia.

"Va tutto bene?" Chiede incrociando le braccia al petto e scrutandomi con attenzione.

Sto per annuire, confermando che va tutto bene e che non si deve preoccupare ma l'arrivo di un messaggio sul mio telefono mi distrae.

Afferro il telefono dalla tasca della salopette e apro la notifica.

Da Dott. Dillow:
Eva ti voglio all'ospedale ,adesso.
È urgente. Secondo piano, stanza 126.

Il mio cuore sembra fermarsi e smetto di respirare ler un paio di secondi.

Noah.

Mi alzo di colpo dalla sedia facendola cadere all'indietro.

Kyle sobbalza.

"Che succede?" Appoggia una mano sulla mia spalla cercando di attirare la mia attenzione.

La scanso bruscamente portandomi una mano al petto.

Noah.

Comincio a correre.
Percorro velocemente il corridoio scendendo le scale rapidamente.

Arrivo alla porta d'ingresso e la spalanco cominciando a correre per la strada.

In sottofondo mi sembra di sentire la voce di Kyle che mi chiama, chiedendomi dove io stia scappando.

Da Noah.

Non so quanto ci impiego ad arrivare, so solo che le mie gambe non reggono più e non ho più fiato nei polmoni.

Le lacrime mi rigano le guance, ho il fiato corto e una voglia matta di urlare.

Non posso.

Varco la porta, e corro all'ascensore spintonato chiunque mi intralci il passaggio.

Premo freneticamente il tasto con il numero due, e dopo che le porte si sono chiuse mi appoggio alla parete cercando di respirare.

Non posso permettermi un attacco di panico,non ora.

Le porte si spalancano con un leggero tin, che al momento sembra il suono più fastidioso che io potessi sentire al momento.

Corro lungo il corridoio guardando a destra e a sinistra alla ricerca della stanza 126.

Arrivata alla fine del corridoio scorgo una porta socchiusa.

La 126.

La spalanco con poca delicatezza facendola sbattere al muro.

Il Dottor Dillow si gira di scatto guardandomi corrucciato.

È un uomo sulla cinquantina, con i capelli grigi e la barba.
Era il migliore amico di mio padre, nonché medico di fiducia.

"Eva..." sospira di sollievo accorgendosi che fossi io "ho bisogno di parlarti urgentemente."

Cambia umore assumendo un espressione seria e impassibile.

Lo guardo e nonostante il magone che ho in gola, li faccio cenno di continuare.

"Vedi... le condizioni di Noah sono peggiorate" inizia facendo cenno in direzione di mio fratello che giace inerme su quel fottuto lettino di ospedale da ormai un anno e quattro mesi.

"Ecco il veleno si sta espandendo velocemente lungo l'organismo.
Ormai i farmaci e le iniezioni non riescono più a rallentare il processo.
Sembra che stia andando a intaccarsi nei vasi sanguigni....e se non viene curato potrebbe essere fatale per tuo fratello" sussurra l'ultima parte.

Strano gli occhi, girandomi lentamente a guardare il viso del mio eroe.

Mio fratello.

Mi avvicino lentamente al suo lettino, prendendogli la mano.

È così fredda...e pallida, come lui d'altronde.

Sospiro ricacciando indietro le lacrime.

Alzo lo sguardo verso il dottore.

Lo prego con lo sguardo di dirmi cosa posso fare, di dirmi che c'è ancora speranza.

Scuote la testa lentamente.
"Eva... devi trovare chi ha fatto questo, solo lui ha l'antidoto, e senza di esso Noah morirà nell'arco di quattro mesi, non di più"

Mi porto le mani alla bocca scuotendo la testa freneticamente.

No. no. no.

"So che per te è difficile.
Ma devi capire Evandel che non tutto va come ci si aspetta.
La vita è infame, e tu lo sai più di chiunque altro.
Hai sofferto tanto, e sei dovuta crescere tutto d'un fiato.
Ma lo hai fatto a testa alta, stringendo i denti.
Non parli. Ma questo non ti ha mai messo in difficoltà ne fatto sentire debole.
Hai capito il valore del silenzio e lo hai usato a tuo favore trasformandolo in un arma.
Ma ora le cose stanno cambiando, non ci sei solo tu.
È in gioco anche la vita di tuo fratello.
Devi affrontare il passato, a partire da lui."

Mi mette una mano sulla spalla cercando di consolarmi.

Scosto la sua mano e corro verso la porta.

Ho bisogno di aria.

Apro la porta pronta a fiondari fuori, ma vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.

"Mi devi delle spiegazioni"

Kyle.

***
Salve gente!
Nuovo capitolo, importantissimo fate attenzione!

Ora sappiamo in che condizioni si trova Noah, ma non sappiamo perché ne per colpa di chi.

Voi che ne pensate?
Cosa gli è successo secondo voi?

Iniziano i guai.

Come la prenderà Kyle?

In precedenza avevo già detto che si spingerà oltre i limiti per la sua Eva, ma quanto sono pericolosi questi limiti?

Lasciate un commento ❣

Baci😘

𝙎𝙞𝙡𝙚𝙣𝙘𝙚 𝙞𝙨 𝙉𝙤𝙞𝙨𝙮 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora