-Narratore esterno-
"Come mi sta?" chiese la bionda girando su se stessa con un vestito nero addosso.
Kasumi smise di guardare il suo telefono e diede qualche secondo di attenzione all'amica, che era al settimo cielo.
"Mh..bene ti sta bene" rispose e dopo di chè la sua attenzione tornò sul suo telefono.
Amaya sbuffò irritata dal solito comportamento della ragazza dai capelli neri , per poi dire "Non cambi mai tu eh?"
"No" rispose la minore, ma capendo che era tardi e che anche lei doveva andare a scegliere qualcosa da indossare, si alzò dal letto e strisciò i piedi fino al suo armadio.
"Che ne dici di questi?" chiese prendendo dal primo cassetto un paio di pantaloni neri, con delle catene che ciondolavano dalle estremità...insomma il suo stile era sempre lo stesso.
"Un vestito non ti piace?" chiese Amaya prendendo in mano i pantaloni per vederli meglio.
La ragazza dai capelli neri alzò le spalle e prese una maglietta oversize nera e la sua adorata cintura, per poi dirigersi in bagno.
Amaya sapeva che alla sua migliore amica non piacevano le gonne o i vestiti, aveva un genere di stile tutto suo e nessuno sarebbe mai riuscito a farle cambiare idea, ma infondo a lei piaceva così per com'era."Sono pronta"
Kasumi uscì dal bagno, allora la bionda prese la sua borsa e andarono in salotto ad aspettare l'arrivo di Seungmin, il ragazzo di Amaya.
"Non posso ancora crederci di averti convinta a venire alla festa" pensò ad alta voce la bionda, riferendosi all'amica.
"Già..neanche io posso crederci" disse l'altra, poi risero entrambe.
"Sai...mi piace vederti sorridere così, è un peccato che non lo faccia spesso" ammise la maggiore, la minore si limitò a sorridere.Furono interrotte dal suono di un campanello, Seungmin doveva essere arrivato.
"Ciao ragazze" disse lui con un sorriso a trentadue denti sul volto.
"Hey" risposero in coro le due.
"Su andiamo, il mio gruppo ci sta aspettando" disse il ragazzo entrando in macchina.
"Pensavo stessi scherzando quando dicevi che ci avresti presentato i tuoi amici.." disse Kasumi con un filo di ansia nel suo tono.
"Tranquilla, sono simpatici e sicuramente saranno anche loro felici di conoscervi" le tranquillizzò lui.Questa sera si sarebbe tenuta la festa di inizio anno per i ragazzi che frequentavano il quinto anno di liceo, il luogo doveva essere casa di Kai, il migliore amico di Kasumi, forse uno dei pochissimi motivi per cui aveva accettato di andare.
Subito si ritrovarono davanti alla villa del ragazzo, e già da fuori si poteva sentire il rumore della musica e delle urla dei ragazzi all'interno.
"Comincia l'inferno.." sussurrò più a se stessa che agli altri Kasumi, e fortunatamente per via della musica la sua amica non riuscì a sentire ciò che aveva detto.
"Oh ecco i miei amici, su ragazze venite!" esclamò Seungmin con un tono di voce felice.
Amaya lo seguì mentre Kasumi rimase dietro, ma poi alzando gli occhi al cielo sentì il braccio della sua amica che la trascinava con sè."Ragazze, questi sono Jeongin, Changbin, Bangchan, Felix, Jisung, Minho e..."
Si fermò ad un tratto e confuso chiese ai ragazzi qualcosa del tipo "Dov'è Jinnie?"Chi è questo Jinnie scusa?
pensò lei, già seccata dalla situazione in cui si era ritrovata. Fare amicizie non era mai stato il suo forte."Ha detto che ritarda, tra poco arriverà di sicuro." rispose Bangchan.
"Comunque piacere ragazze" disse successivamente lo stesso ragazzo, avvicinandosi e stringendo loro la mano, prima ad Amaya e poi a Kasumi, che stava poco più indietro di lei, per l'imbarazzo.
"Piacere" risposero in coro, il sorriso della minore più falso che mai."Ehm...Ami io vado da Kai se non ti dispiace, è stato un piacere comunque." disse rivolgendosi prima alla su amica e poi al resto del gruppo.
"Kasumi!"
"Si?" rispose a Seungmin che l'aveva fermata.
"Ecco, c'è questo nostro amico che dovrebbe arrivare a momenti e poi andiamo a sederci da qualche parte, quando viene ti chiamiamo e ti aggiungi a noi?"
"Oh...vabene"Sarà una lunga serata, almeno vorrei trovare Kai...
pensò tra se e sè.
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Spread my wings.
FanfictionLui si stava innamorando di lei. Lei stava bene quando era con lui. Lui amava vederla felice. Lei doveva ancora capire che era lui a renderla così felice. Era tutto iniziato per caso. Tutto iniziato da una porta aperta per sbaglio, da un odio profon...