"Lei resta."
Furono queste due parole, dette per non so quale stupido motivo dal mio migliore amico, a farmi decidere di restare.
Già, neanche io avrei mai pensato di rimanere, rimanere in questo posto per vedere la persona che mi sta mettendo in confusione stare con qualcun altro, che in questo caso è anche una lei.
E furono queste due parole, a farmi ritrovare qui, seduta su uno sgabello, a provare scarpe e capi sportivi insieme a Kai.
Proprio così.
So benissimo che se fossi andata con Amaya mi sarei ritrovata in qualche negozio pieno di gonne e vestitini.Io stavo bene qui.
Non ero con gli altri, non ero con lui, ma stavo bene.
Ero con l'unica persona che realmente si era resa disponibile, e che si era fatta un quattro per farmi passare una giornata felice, dopo tantissimo tempo.E non so neanche perché è tutta la giornata che continuo a pensare a quel coglione di Hwang Hyunjin.
Volevo semplicemente passare una giornata tranquilla, comprare qualcosa insieme a Kai e poi tornare dagli altri.
Eppure fu la commessa a risvegliarmi dai miei pensieri verso quel ragazzo.
"Vanno bene queste? O prendo la misura più piccola?" mi stava chiedendo, ormai stanca di ripetere più volte la stessa domanda.
"Oh ehm...vanno bene queste, grazie." risposi.
Detto questo la ragazza si allontanò per andare ad aiutare altri due clienti che erano appena entrati nel negozio.
Due clienti che avrei voluto non vedere.
Hyunjin e Yeji.
E non era neanche la ragazza con cui ieri era nel bagno a casa di Kai, la sera della festa..
Fantastico Kasumi, proprio con un donnaiolo del genere dovevi avere a che fare.
Chissà se la sua ragazza sapeva con che persona aveva a che fare..
Smettila smettila smettila.
Subito mi girai rivolgendomi al castano.
"Paghiamo e andiamo. Per favore." dissi fredda, cambiando totalmente l'espressione di qualche minuto prima.
"Tutto bene?" chiese lui con calma.
Ma come faceva ad essere tranquillo proprio quando io volevo scappare da questo centro commerciale?
"Si. Andiamo." dissi, rivolgendogli uno di quegli sguardi che tanto odia, ma che gli fecero capire la situazione, dato che si girò vedendo Hyunjin guardare delle scarpe.
Non ci aveva ancora visti, fin qui era tutto ok.
Andammo subito a pagare, ma la sfortuna è sempre dalla mia parte, e questo quando Minho e Jisung entrarono nel negozio venendo verso me e Kai.
"Kasumi! Kai! Vi stavamo cercando!" urlò Minho, non curante della postura gelida che avevo assunto.
Sono morta.
"Ehm Min-"
"Che fate voi qui?"
Decisamente morta.
Non volevo girarmi, avevo riconosciuto la sua voce, ed era già abbastanza.
"Jinnie-oppa, chi sono loro?" chiese quella che dovrebbe essere la sua ragazza, rivolgendosi a me e il mio amico.
Dovrebbe.
"Ah si giusto, quando ti ho presentato i miei amici loro non c'erano!" disse.
Io lì mi girai, Kai però mi strinse la mano sussurrandomi un "sta tranquilla."
Io annuii, poi ascoltai di nuovo il biondo.
"Lui è Kai, il ragazzo che ha organizzato la festa ieri." disse, poi il suo sguardo si puntò su di me, ma io rimanevo impassibile, non mi muovevo di un centimetro.
"Lei è Kasumi, un'amica." disse, poi abbassò lo sguardo.
Un'amica.
"Io vado." dissi, spezzando il silenzio che si era creato, uscendo dal negozio.
"Kasumi aspetta!" sentii Kai chiamarmi da dietro, insieme alle voci di Minho e Jisung, ma non gli diedi ascolto, volevo andarmene il più lontano possibile da loro.
Ho anche lasciato le mie scarpe lì...
"Cosa ho combinato.." mi dissi.
Avevo tanta voglia di picchiarmi da sola in quel momento.
Cosa mi stai facendo Hyunjin...
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Spread my wings.
FanfictionLui si stava innamorando di lei. Lei stava bene quando era con lui. Lui amava vederla felice. Lei doveva ancora capire che era lui a renderla così felice. Era tutto iniziato per caso. Tutto iniziato da una porta aperta per sbaglio, da un odio profon...