XI

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Apro gli occhi lentamente e pian piano diventa tutto più nitido..
Una leggera emicrania mi annebbia la mente.
Mi guardo attorno, riconoscendo la stanza... Inizio a rammentare l'accaduto del giorno prima, in una mossa spontanea poggio la mia mano destra sulla ferita allo stomaco, notando anche che i miei vestiti sono asciutti e puliti.
La porta si apre all'improvviso rivelando la figura di Peter.

-Ah... ti sei svegliata, che peccato, speravo di approffitarmi di te mentre dormivi...-

Sbarrò gli occhi incredula.

-Ti è andata male...-
-Chi lo sa...-
-Cosa... Tu non hai...-
-Cosa?- Dice alzando il sopracciglio.
-Niente...Lasciami in pace...-

Cerco di alzarmi, ma un forte dolore, dovuto alla ferita, mi costringe a restare a letto...

Peter si avvicina pericolosamente a me.

-Oh... la mia piccola Darling voleva sfuggire alla nostra conversazione.- Dice premendo appositamente la sua mano sulla ferita.

Un dolore lancinante attraversa tutto il mio corpo, lo stesso dolore provato quando il capitano fece passare la lama della sua spada all'interno della mia carne.
Un urlo mozzato esce dalla mia bocca, dopodiché i miei occhi si appannano a causa di alcune lacrime che non si decidono a scendere.

-Levati, non ho bisogno di te...-
-Cosi mi offendi Wendy, io ti ho salvato, potresti almeno ringraziare come si deve...-
-Perché? Hai il mio cuore... A cosa ti servo? Avresti potuto abbandonarmi.-
-Il tuo cuore non mi serve, almeno finchè non avrò il tuo amore...- Dice accarezzandomi il viso.

Seppur affaticata comincio a ridere.

-Allora rassegnati-
-Non esserne così sicura, ti ho conquistato una volta, non ci vuole niente a farlo di nuovo.-
-Che strano... Sono attratta da persone con un cuore...
Tu devi esserne privo... Visto che rubi i cuori altrui-
-Eppure prima non la pensavi così-

Dopo queste parole i miei occhi si riempiono di astio verso di lui, ma un senso di sconforto si fa strada in me, così mi volto dall'altra parte per evitare quel dannato sorriso.

-Le persone cambiano- Dico.
-Ma io non sono cambiato affatto.- Mi dice afferrando il mio volto tra le mani con un ghigno divertito.

Ma le tolgo subito dal mio viso, Non ci cascherò di nuovo.

-Non è vero-
-Invece si, sono sempre lo stesso, sei tu che non hai capito chi ero veramente, quindi la colpa delle tue sventure è solo tua-
-Con che coraggio osi dire questo!
Se i miei fratelli non ricordano chi io sia e sono qui, è solo colpa tua!
È colpa tua se il capitano mi ha portata qui!
È colpa tua se ora non ho più un cuore!-
-I tuoi fretelli sono qui perchè sono stati loro a volerlo, tutti i bimbi sperduti che sono su quest'isola, hanno avuto una buona ragione per venire, di solito la loro motivazione è che la famiglia non gli dava le giuste attenzioni, quindi la colpa è tua Wendy.
Come è anche colpa tua se possiedi il cuore del vero credente e ti trovi qui oggi.-

Una lacrima solitaria scivola sulla mia guancia dopo queste parole.
La asciugo immediatamente, girandomi nella stessa posizione di prima.

-Vattene!!-
-La verità brucia non è cosi? Il tuo volto pieno di lacrime è la cosa che amo di più.-

Odio questa situazione e non lascerò che continui, poggio una mano vicino allo stomaco come supporto, alzandomi così dal letto.
Peter mi afferra per il braccio, facendomi stendere mentre sovrappone la sua mano sulla mia, facendo pressione sulla ferita come prima.

Urlo, lasciando libere le lacrime, che però non alleviano il dolore.

- Ti consiglio di riposarti, se morirai non avrò un motivo per lasciare in vita i tuoi fratelli...-
-Va bene!! Ma ti prego loro lasciali stare!!-
-Brava ragazza, sei molto più carina quando sei ubbidiente-

The Mystery of Neverland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora