XVI

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-Non sarebbe una cattiva idea... Ti ringrazio... Ora vado...-

Un lieve sorriso si forma sul mio viso, mentre entro nella capanna appartenente al ragazzo.
Raggiungo, come al mio solito il letto, quasi instabile, del castano... Appena mi siedo, accarezzo spontaneamente le lenzuola, quasi ipnotizzata dalla morbidezza di esse.
Realizzo definitamente di aver lasciato andare Micheal e John... E un leggero strato di nostalgia avvolge il mio cuore... Certamente sarà dura senza di loro... Ma devo ricordare che da adesso in poi saranno felici e liberi.
La mia testa gioca con la mia immaginazione e crea l'immagine della mia famiglia che finalmente è riunita e felice... E spero vivamente che andranno avanti anche senza la mia presenza.
La mia testa vaga per qualche secondo... E mi soffermo su un particolare appena successo... Per la prima volta ho visto Peter arrossire... E quelle parole... Dette così velocemente e senza pensarci hanno fatto liberare uno sciame di farfalle all'interno del mio stomaco.

Lo scricchiolio della maniglia che si apre interrompe i miei pensieri, rivelando così la figura di Peter che entra con un piatto pieno di verdure, delle fragole e qualche pezzetto di carne, che sicuramente si sarà sudato nel trovarli... La carne qui è molto ambita, visto che non è molto facile catturare i cinghiali.

-Ciao...- Dico per prima.
-Ciao...non so se il cibo sarà di tuo gradimento, se vuoi ti posso portare qualcos'altro...-
-No... Va bene, non preoccuparti- Dico in imbarazzo.

Esso si avvicina e si siede accanto a me porgendomi il piatto... Io annuisco e comincio a giocherellare con i margini.

-Stai bene?...- Mi dice riferendosi ai miei fratelli.
-Beh mi mancheranno... Ma sono contenta per loro... Mia madre e mio padre saranno pieni di gioia appena li vedranno-

Il ragazzo mi guarda dispiaciuto.

-Però tu...-
-Non importa... Un accordo è pur sempre un accordo-
-Non ho il diritto di dirlo ma... mi dispiace....-

Arrossisco lievemente.

-Perché mai dovresti chiedere scusa? Non sei il tipo...-
-Hai ragione... non sono il tipo. Del resto il bravo ragazzo è Vincent...-

Dopo aver detto ciò, si alza senza nemmeno guardarmi per dirigersi verso la porta... Mi alzo di scatto.

-Che cosa intendi?-
-Niente... solo che non riuscirei mai a cambiare la mia natura anche solo per...-
-Solo per che cosa Peter?- Dico avvicinandomi mentre lo guardo negli occhi.
-...Anche solo per poterti rendere un minimo più felice. Ma credo che sia impossibile, del resto rimarrò sempre il "Pan" che tutti temono...-

Rimango sorpresa da queste parole...

-Sbaglio, oppure io non ti ho mai chiamato con quell'appellativo?...-
-Ma non cambia chi io sia...-
-Sei solamente un ragazzo che non ha mai avuto affetto... Ecco che cosa penso...-
-Non è cosi che stanno le cose...sono solo una persona che ama il potere, perchè è l'unica cosa che ho...-

Io Devo sapere... Se io per lui...

-E... Non hai mai pensato di volere altro?- Dico avvicinandomi ancora di più senza eliminare il contatto visivo.

-Anche se desiderassi altro...non lo avrei mai...-
-Sbagliato, se vuoi qualcosa tu fai di tutto per ottenerlo , fino a quando ci riesci, non mentirmi... Tu non vuoi ottenere altro... Giusto?-

Un senso di delusione si fa spazio dentro di me.

-Potrei fare di tutto si, potrei mentire, ingannare, ricattare.... ma che senso avrebbe alla fine se non voglio ottenerla in questo modo...-

Tentenno un po' a rispondere...

-Tu non conosci altri modi... Come pensavo...- così torno ad una distanza normale.

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