8. His Mate

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Harry si ritrovava per l'ennesima volta nella sua breve vita, al solito Starbucks dietro casa sua, assieme a Niall e Nick.
Erano passati due giorni da quando si era svegliato nel letto di Louis da solo e, non sapendo cosa fare, aveva preso le sue cose ed era uscito dalla casa, salutando i ragazzi che stavano facendo colazione in quel momento. Pensava a ciò mentre aspettava in fila le ordinazioni dei suoi migliori amici e dopo aver pagato, tornò al tavolo e si sedette di fronte a Nick.
Non usciva assieme a loro da circa una settimana e gli mancava chiacchierare del più e del meno per ore, davanti ad una pizza o, come in questo caso, a un cappuccino alla cannella.
Niall aveva intrapreso un monologo riguardo questo nuovo ragazzo che aveva conosciuto all'università e gli aveva chiesto di uscire il prossimo sabato, mentre Nick accennava al biondo alcuni discorsi affrontati durante il loro 'appuntamento'. Il riccio avrebbe dovuto parlargli e mettere in chiaro le cose, non era interessato a lui e non era il momento giusto per una relazione.
Beh, con Louis la prendi in considerazione quest'opzione
Harry non aveva intenzione di considerare l'opzione che gli forniva la sua coscienza; considerava anche Louis un grande problema.
Come avrebbe dovuto fare con quel branco di licantropi? Forse si sarebbe dovuto semplicemente allontanare e ignorare la loro esistenza.
Avrebbe dovuto dire a Louis che non era pronto per entrare in quel mondo e magari licenziarsi dal lavoro, anche se era l'unico decente che era riuscito a trovare in più di due anni.
Uscirono da Starbucks e dopo pochi passi assieme Niall ricevette una telefonata dal suo amato che lo invitava a raggiungerlo a casa sua per guardare "un film" (si comportavano come due dodicenne innamorati e avevano anche gli stessi metodi di corteggiamento).
Eravamo rimasti solo io e Nick ed era il momento perfetto per parlare di ciò che stava accadendo tra di noi
"Nick, ehm-avevo int-volevo parlarti di quello che sta succedendo tra noi" balbettò insicuro Harry con il volto puntato verso il basso
"si, certo. Stavo pensando di organizzare una seconda uscita, magari anche più di una semplice uscita, un incontro a casa mia. Che ne dici?" ammiccò, anche se Harry lo vedeva come la cosa meno attraente che avesse mai visto.
"in realtà non sono sicuro di voler continuare. Credo che il nostro dovrebbe rimanere il rapporto di amicizia di sempre" disse Harry col terrore che Nick si allontanasse da lui e da Niall. Era pur sempre il suo migliore amico
"e tra l'altro sei davvero brutto, Harry di certo potrebbe avere di meglio di un ragazzo con la faccia di cavallo" una terza voce si immischiò nel dialogo. Louis. Quell'uomo ormai era sempre in mezzo ai piedi, mentre Harry voleva solo liberarsene, non sapendo cosa aspettarsi da un tipo come lui, anche se qualcosa lo teneva stranamente legato alla sua persona e anche leggermente a tutto il branco
"Louis, vattene. Non c'entri niente in questa situazione. Non sono fatti tuoi" la voce di Harry era salita di un'ottava, irritato per la sfrontatezza dell'altro
"mi stai seriamente lasciando per lui? Non è il tuo tipo" disse Nick sconcertato
"non stavate neanche insieme, ti ha solo concesso un'uscita perché aveva pietà di te" contrattaccò Louis
Harry non riusciva più a sopportare la situazione, quello che per lui era un estraneo, stava legiferando sulla sua vita, giudicando le sue amicizie e le sue decisioni
"questo non è affar tuo, Tomlinson! Nick è un mio amico e non sono uscito con lui per pietà, ma di certo non devo spiegazioni a nessuno." E dicendo ciò, occhi verdi se ne andò lasciando i due uomini a guardarsi in cagnesco.
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Harry aveva deciso di utilizzare quel pomeriggio della sua giornata libera per rilassarsi con un bagno caldo.
Aveva riempito la vasca con acqua calda e ci aveva versato del bagnoschiuma alla fragola, creando così molta schiuma e aggiunse dei petali di rosa.
Aveva già avviato la sua playlist su spotify e chiuso gli occhi per appisolarsi assieme alla sua gattina Daisy che si era anche stesa ai piedi della vasca.
Ormai tra le braccia di Morfeo, il ragazzo venne risvegliato da un forte frastuono nel bagno. Aprì gli occhi di soprassalto e si coprì nel miglior modo possibile il corpo totalmente nudo.
Rivolse lo sguardo verso lo sconosciuto, che poi sconosciuto non era poi così tanto. Louis. Lo odiava.
"che cazzo ci fai nel mio bagno Louis! Sono nudo" gridò imbarazzato
"non mi interessa minimamente il tuo corpo, sono venuto qui per comunicarti una riunione col branco tra un'ora. Ti voglio puntuale." Disse severo per poi scappare dalla finestra, dalla quale era entrato.
Inizialmente Harry rimase ferito dalla sua affermazione, forse una parte di lui sperava di interessargli almeno un minimo. La sua parte razionale, invece, non riusciva più a sostenere la situazione. Voleva solo scappare e tornare a casa da sua madre e sua sorella e rintanarsi nelle loro braccia.
Prese i vestiti più comodi che aveva e li indossò con calma, prese le chiavi della macchina e iniziò il suo percorso verso il bosco. Harry arrivò davanti all'entrata della casa e prima di poter suonare il campanello, la porta venne spalancata da Lottie che lo accolse in casa calorosamente.
Lo prese per il gomito e lo trascinò sul divano per raccontargli tutto ciò che era accaduto durante quei giorni al branco, venne fuori, tra i tanti discorsi, che Louis era suo fratello e Phoebe era la loro sorellina piccola, mentre non vi era parentela tra gli altri membri del branco, ma si sentivano tutti fratelli.
Il salotto ben presto si riempì finché non fummo al completo, c'erano tutti tranne Louis. Ma il più piccolo non fece in tempo a chiedere dove fosse che Louis si presentò in cima alle scale della casa, accompagnato da una splendida ragazza. Era bassina, dagli occhi azzurri e capelli biondi, sembrava una bambola.
"Lottie, ma chi è lei? Non l'ho vista la scorsa volta" chiese Harry alla ragazza seduta affianco a lui
"Non ne ho idea, Louis aveva detto che ci avrebbe presentato una persona e poi mi ha detto che aveva già avvisato anche te" gli spiegò la ragazza sottovoce.
L'alpha attirò l'attenzione del branco e tutti rivolsero lo sguardo verso di lui. Il ragazzo allora annunciò ad alta voce "Ragazze e ragazzi, vi ho convocato qui oggi per annunciarvi una svolta enorme per il branco. Ci serve solo la conferma attraverso il legame, ma credo di aver trovato la mia compagna"
A sentire quelle parole, tutte le persone presenti nella stanza rimasero a bocca aperta, non si aspettavano fosse lei e soprattutto che fosse una donna data la fierezza di Louis nel proclamarsi gay e la sua volontà di negare il legame ad una donna.
Harry sentì una fitta lancinante all'altezza del cuore, che lo costrinse ad accasciarsi al suolo. Derek gli consigliò di prendere dei respiri profondi per tranquillizzarti, pensando si trattasse di un attacco di panico, ma Harry non riusciva a dargli ascolto e si ritrovava senza fiato, per terra.
Nella stanza si scatenò il panico a quella visione di Harry, anche Louis aveva un espressione sofferente, ma non si poteva neanche lontanamente paragonare a quella di Harry, che circondato da tutto il branco, svenne.

Conteggio parole : 1216
Data aggiornamento: 11/08/2020

Wolf's Princess - a Larry Stylinson's story 🐺 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora