12. Cheater

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Niall e Nick non vedevano Harry da giorni e non riuscivano neanche a contattarlo, sembrava fosse scomparso o semplicemente non volesse più farsi vivo per qualcosa che avevano fatto.
La verità era che da quando Louis non stava bene a causa di Nick, Harry gli si era affiancato senza lasciarlo solo un secondo.
Nella maggior parte dei casi erano i membri del branco a portare ai due ragazzi i pasti e ogni tanto li informavano su ciò che stava accadendo nel bosco. Harry aveva paura di allontanarsi dal suo lupo e Louis riusciva a sentire la preoccupazione costante del ragazzo e la cosa lo metteva in costante agitazione.
Questa cosa solitamente accadeva tra compagni, gli aveva spiegato Derek, mentre Harry faceva la doccia.
Occhi verdi aveva paura di allontanarsi dall'alpha, spaventato che qualcuno gli potesse fare qualcosa. Infatti il riccio cercava di allontanare in qualsiasi modo chiunque tentasse di avvicinarsi a Louis e piangeva molto spesso (per la paura di perdere Louis, a quanto diceva il druido).
Louis cercava in tutti i modi di invitarlo a smuoversi dal letto e condurre la sua normale vita, ma Harry si offendeva ancora di più, pensando che il suo compagno non lo volesse con lui e non gli piacesse abbastanza per farlo rimanere al suo fianco. Finalmente Harry si spostò dal letto, ma solo perché aveva deciso di andare a dare le dimissioni nell'azienda di Louis.
Non voleva lavorare per il suo compagno ed essere in qualche modo favorito, ma, allo stesso tempo, non voleva smettere di lavorare, iniziando così a dipendere dai guadagni di Louis e del branco.

"Louis, so che mi sono assentato molto da lavoro, ma dammi una settimana altra per trovarne un altro, poi lascerò il posto a qualcun altro" gli sussurrò il riccio steso accanto a lui, con una nota di disperazione nella voce

"Harry, non ti ho mai detto di licenziarti. Puoi rimanere a lavoro quanto vuoi, ti pagherò lo stesso. Lo sai che me lo posso permettere" lo tranquillizzò il più grande, non volendo mettere sotto pressione il ragazzo

"Non è giusto in questo modo. Quindi andrò a consegnare qualche curriculum in giro a pomeriggio e farò in modo di lasciare il mio posto il prima possibile " gli propose

"Okay, ma non fare domanda per niente di faticoso o pericoloso. No magazziniere, falegname, muratore o lavori così. Potresti fare il baby sitter, cassiere, basta che non ti facciano fare turni troppo lunghi. Altrimenti starei sempre da solo"

"Ti ricordo che anche tu hai un lavoro" il piccolo aveva notato come Louis non andasse mai a lavoro, neanche prima dell'incidente con lo strozzalupo

"Lavoro da casa quando posso, ora vai a prepararti per i colloqui" lo incoraggiò

Harry si vestì in poco tempo, mettendo degli skinny jeans neri, una maglietta nera semi trasparente e degli stivaletti scamosciati ai piedi e si spruzzò della colonia sul collo e sui polsi.
Uscendo dal bagno trovò Louis che lo guardava contrariato borbottando dei ringhi, Harry inarcò un sopracciglio
"Cos'hai da ringhiare ora?" chiese scocciato
"Non usare questo tono con me e poi perché hai coperto il tuo odore con la colonia di Zayn? Sembra che tu voglia dimostrare la tua appartenenza a lui" "Pensavo fosse una colonia qualsiasi. Tu perché dovresti avere un profumo di Zayn in bagno?" cercò di sviare il discorso il ragazzino
"Me ne aveva regalato uno uguale al suo per il mio compleanno, ma non l'ho mai utilizzato" prima che Harry potesse dire mezza parola, il lupo si rotolò dal lato opposto del letto, dandogli le spalle.
Harry gli si avvicinò e gli lasciò un delicato bacio a fior di labbra e poi uscì dalla loro camera da letto.
Loro.
Suonava bene ed era spontaneo. Adorava la naturalezza del loro rapporto appena sbocciato, anche se ancora non ben definito.
Uscì dalla casa e cercò con gli occhi la sua auto, la vide e si tastò le tasche per estrarne le chiavi senza trovarle. Rientrò tra le quattro mura, venendo bloccato prima da Luke che gli parlava della sua ultima uscita con Michael e, in seguito, da Meredith che gli mostrava il suo nuovo vestito color champagne e chiedeva se fosse adatto ad una cena elegante.
Harry non si spiegava perché tutti fossero interessati al suo parere quel giorno, ma dopo circa dieci minuti riuscì a liberarsi di tutti quegli ostacoli.

Aprì la porta della camera guardando dietro di sé sentendosi chiamare anche da Derek, perciò cercò di scappare da lui, correndo verso il letto e chiudendosi la porta alle spalle.
Alzò lo sguardo e si bloccò per lo shock, con gli occhi sgranati e le labbra spalancate e corrucciate in un'espressione di disgusto.
La segretaria di Louis, ancora in uniforme di lavoro, era a cavalcioni su di lui e lo stava baciando appassionatamente, sul loro letto. Loro.
Adesso non suonava più così bene.
Gli occhi di Harry si riempirono di lacrime e scappò dalla stanza, quasi inciampando per le scale.

Incontrò gli sguardi di pietà di Luke e Michael e quello deluso di Derek e allora capì che loro sapevano, ma non avevano fatto niente per fermarlo. Harry odiava Louis.
Lo aveva illuso.
Pensava fosse innamorato di lui, gli stava solo mentendo e lui ci era anche cascato in pieno.
Era rimasto da solo, Niall e Nick lo avevano abbandonato e Louis lo aveva tradito, non sapeva che fare. L'unica soluzione era andare da sua madre e sua sorella.
Con la vista offuscata e le lacrime agli occhi, si incamminò a piedi verso la stazione dei treni.
Aveva lasciato di nuovo le chiavi della macchina a casa del branco. Dopo non pochi sforzi e con molta stanchezza addosso, arrivò al botteghino della stazione e comprò un biglietto per Holmes Chapel con gli ultimi soldi che gli erano rimasti in tasca.
Si accomodò sullo scomodo sedile del vagone e neanche lui seppe in quale maniera, riuscì ad addormentarsi.
Si svegliò dopo più di due ore di viaggio a causa della continua vibrazione del telefono nella tasca posteriore dei jeans, lo prese in mano e decise di spegnerlo completamente. Non voleva sentire spiegazioni da nessuno per il momento. Scese dal treno e anche quella volta gli toccò una camminata di più di mezz'ora, fino ad arrivare a destinazione. Percorse il viale alberato e finalmente arrivò alla tomba di sua madre e sua sorella. Gli mancavano così tanto, soprattutto in quei momenti, quando erano ancora in vita sapevano sempre consigliarli la cosa giusta da fare durante i suoi momenti più bui.

"Gemma, mamma, non so che fare. I-io lo amavo e lui mi-mi ha tradito. M-mi aveva detto che eravamo destinati a stare insieme e invece mi ha-mi ha tradito. Io ci cr-credevo" singhiozzava accovacciato tra le due tombe "Perché fa così male mamma? Avevi detto che sarebbe stato bello quando avrei trovato l'amore, invece fa male, fa tanto male. Vorrei raggiungervi così tanto in questo momento, avevi detto che sareste state bene e io ora vorrei solo dormire e non svegliarmi più, ma so che non posso, lo devo fare per voi. Per te e Gemma, so che mi guardate da lassù e spero sarete fiere di me, magari potrete dirmelo faccia a faccia un giorno" sussurrò le ultime parole Harry prima di cadere in un sonno profondo, con le braccia a circondargli il corpo per tenerlo al caldo.
Non senti, però, due braccia decisamente più calde e muscolose delle sue avvolgerlo e riportarlo a casa.

Conteggio parole: 1243
Data aggiornamento: 20/08/2020

Wolf's Princess - a Larry Stylinson's story 🐺 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora