19. Letter

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Harry da un po' di giorni si comportava in modo strano e appiccicoso. Continuava a seguire Louis per tutta la casa senza alcuna motivazione e questo atteggiamento stava portando Louis all'esasperazione.
Aveva iniziato ad allontanarsi durante la notte pur di stare pochi minuti da solo con se stesso, trovando al suo ritorno Harry con le guance rigate dalle lacrime ormai secche, le gambe portate al petto dalle braccia e la testa nascosta tra di esse.
Louis, ogni volta, lo prendeva in braccio e lo sistemava letto le coperte facendo attenzione a non svegliarlo, per poi sistemarsi accanto a lui e coccolarlo fino alla mattina.
Quando poi Harry si svegliava, non gli rivolgeva la parola e scendeva al piano di sotto intrattenendo conversazioni telefoniche che duravano delle ore con Niall.
I due nelle ultime settimane si erano riappacificati, ma Harry non aveva mai espresso il desiderio di andare a trovarlo in città, né tantomeno l'irlandese gli aveva fatto visita nella casa nel bosco.

Quella mattina si era ripetuta come tutte le giornate precedenti.
Louis si era alzato verso le tre di notte per andare nel bosco ed allontanarsi dal ragazzo, non sapeva neanche più perché lo faceva, Harry ormai era diventato distaccato e non richiedeva più tutte quelle attenzioni che lo avevano soffocato in quei giorni.
Ma al suo ritorno non trovò il suo compagno dormiente, ma il posto nel letto matrimoniale freddo e vuoto, vuoto così come il loro armadio e i cassettoni e il bagno e tutto ciò che Harry aveva utilizzato per rendere quella casa, la sua casa.

Il lupo cercava il ragazzino dall'alba, mentre alcune lacrime lo avevano tradito e si erano annidate tra le lunghe e scure ciglia, pronte a cadere in qualsiasi momento.
Aveva cercato di utilizzare il suo fiuto ma non era servito a niente, il suo udito non aveva dato risultati e neanche chiamare Niall, che non aveva sue notizie dalla mattina precedente. Decise quindi di ricorrere all'aiuto di tutto il branco.
Erano da poco passate le sei e trenta di mattina, quando l'Alpha iniziò a svegliare tutti i membri del branco, ma poco prima di avviarsi nella prima camera, decise di tentare un'ultima volta a percepire Harry da qualche parte.
Si rese conto solo dopo un quarto d'ora, trascorso a fissare il vuoto, che era rimasto un foglio, piegato con attenzione, int spopolato al di sotto della porta.
Con velocità e molta speranza, lo prese e ne lesse il contenuto:

Caro Louis,

Credo tu abbia capito il perché io abbia scritto questa lettera, voglio spiegarti perché me ne sono andato e perché non tornerò da te. So che è da codardi e che avrei dovuto parlartene di persona, ma sapevo che guardandoti negli occhi non sarei riuscito a pronunciare neanche mezza parola.

Nell'ultimo periodo le cose sono decisamente cambiate tra di noi: non mi sfioravi più come prima, non mi guardavi, non mi cercavi con gli occhi pieni di amore e mi evitavi come il peggiore dei tuoi nemici.
Forse si è semplicemente spenta la scintilla.
Sicuramente avrai sbagliato Lou, il tuo compagno sarà da qualche altra parte del mondo e ti starà cercando anche lui. Sarà un omega come tu hai sempre sperato e saprà essere un'ottima guida per il branco.

Consiglierà Lottie sulle sue frequentazioni, aiuterà Luke e Michael durante i loro litigi, troverà la compagna di Josh, farà crescere il rapporto tra Chris e Derek, vedrà la piccola Phoebe crescere e sarà capace di affrontare tutte queste sfide con i giusti consigli.
Vorrei essere nato con il dono dell'ipocrisia.
Avrei fatto finta di niente e avrei detto a me stesso che mi avevi sempre trattato in quel modo e che provavi gli stessi sentimenti che ci univano fino a poco tempo fa.
Mi sono scervellato per capire cosa ci avesse allontanato. Cosa ti avesse portato a fuggire dal nostro letto ogni notte per andare chissà dove con chissà chi.
Ma il vero motivo che ti ha spinto a farlo sono stato io che avevo iniziato ad aprirmi di più con te. Mi ricordo che mio padre mi aveva detto che dimostrarsi affezionato a qualcuno è come dargli il permesso di abbandonarti.Forse aveva ragione.

Spero che tu riesca ad essere felice e con qualcuno al tuo fianco e che magari un giorno gli racconterai di noi,forse descrivendo la nostra relazione come una cotta passeggera, ma il solo sapere che tu ti ricordi ancora di me, mi rincuorerà, se mai lo verrò a sapere.

Stammi bene e sii un capo branco degno di questo nome.

Tuo per sempre

Harry

P.S. Ti amo Louis Tomlinson

Louis non appena aveva cominciato a lettura, aveva notato L'inchiostro sbavato e delle lacrime sparse per il foglio, situazione che stava decisamente peggiorando con l'aggiunta delle sue lacrime. Si odiava.
Come aveva potuto far credere ad Harry di essere un peso per lui e di non provare più niente per lui? Era vero, era stato distaccato nell'ultimo periodo, ma Harry era cambiato così tanto.
Non solo per il suo affetto, più che desiderato da parte di Louis, aveva assunto un odore paradisiaco per il lupo e non riusciva a tenerlo lontano. Perciò decise di allontanarlo per paura di bruciare le tappe della loro relazione e fare le cose prima del tempo e magari Harry se ne sarebbe pentito un giorno.
Aveva anche cercato di spiegarlo a Derek, ma questo lo avevo liquidato dicendo che ne avrebbe dovuto parlare con Harry. Fosse così facile. Se provava a parlarci, se lo immaginava solo nudo e sopraffatto dal piacere per lui.

Il dolore che provava nel sapere che Harry era da qualche parte, mentre credeva che Louis non fosse innamorato di lui, lo distruggeva.
Anche il solo pensiero di trovare un'altra persona, lo disgustava a tal punto da fargli contorcere lo stomaco.
Il suo lupo pregava di cercare io suo compagno e Louis non riusciva più a trattenerlo e così fu costretto a correre nel bosco per sfogarsi. L'animale corse per lungo tempo, fino a fermarsi davanti al lago dove aveva conosciuto Harry e dove ne sentiva le ultime tracce, molto probabilmente poche ore prima era stato lì e Louis si pentì di non aver trovato la lettera prima.

Tornò a casa solo quando tramontò il sole e trovò tutto il branco in attesa del suo ritorno.

"Dio Louis ci hai fatto spaventare! Non ti vediamo da stamattina" gridò Lottie infuriata, arrivando a lui con grandi falcate, per poi rendersi conto delle condizioni nelle quali il ragazzo si trovava. La sua maglietta era strappata in più punti e macchiata di erba e terra, i pantaloni ridotti alla metà della lunghezza e senza scarpe.

"Che ti è successo Louis?" Le chiese con premura la ragazza

"Harry se n'è andato, dice che non lo amavo più" Lottie sapeva cosa stesse facendo, faceva finta di niente, come se non avesse piagnucolato tristemente per le due ore precedenti

"Perché lo ha fatto?"

"Mi ero allontanato e lui ha frainteso, ho provato a chiedere a Derek e lui mi ha detto di parlarci. Non è stato un grande consiglio" Derek fece finta di non aver percepito la sua frecciatina e cercò di trovare una soluzione

"Perché ti sei allontanato da lui? Sembrava stesse andando tutto bene tra di voi"

"Aveva iniziato ad avere un odore strano e io avevo paura di fargli del male, per colpa de lupo" era così pentito di come si era comportato

"Louis, state insieme da più di un mese hai pensato al fatto che potesse essere vicino al calore?"

"Lo devo trovare"

Conteggio parole: 1253
Data aggiornamento: 10/09/2020

Wolf's Princess - a Larry Stylinson's story 🐺 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora