Chapter eight

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Ash's pov

Le loro facce scioccate sono esilaranti, in questa stanza l'unico a sapere di questa faccenda è Dazai, quindi ora dovrò raccontare tutto, così che loro si fidino di me.

A tranquillizzarmi un minimo è il leggero tocco di Eiji sulla schiena, questo ragazzo mi ha colpito molto durante il nostro combattimento, non importava quanta forza ci mettessi nei colpi, lui riusciva comunque a difendersi con mosse di arti marziali veloci ed efficaci.

E poi devo dire che è anche molto carino: occhi scurissimi, quasi neri, caldi e accoglienti; naso a patata e labbra non troppo sottili.
Può non sembrare ma ha anche un bel fisico, prima in combattimento gli si è alzata la maglia mostrando gli addominali, e si devo dire che ho apprezzato particolarmente.

Per la prima volta nella mia vita sento di voler conoscere qualcuno e di passarci del tempo assieme, non penso possa essere uno di quei tipi viscidi che venivano nel locale a cui importava solo di fottermi fregandosene di quanto male facevano ogni volta o il trauma che mi recavano, dopo un po', talmente ci avevo fatto l'abitudine, era come se spegnessi le emozioni ogni volta che mi saltavano addosso.

Non un mugolio, non un singolo suono e l'espressione vuota, nemmeno piangevo più. Meno male che poi il mio caro Dino ha deciso di avermi tutto per sé e mi ha messo anche a lavorare oltre che essere costantemente ai suoi servizi.

Brutto stronzo.

Ritorno coi piedi per terra ed inizio a raccontare tutto:

Ash:- ecco vedete, mia madre mi ha abbandonato dopo la mia nascita, mio padre quando io avevo 6 anni più o meno mi ha lasciato in custodia di mio fratello, e mio fratello quando io avevo 7 anni è morto dopo un incidente stradale-

prendo un respiro profondo prima di continuare, il sorriso di mio fratello continua ad aleggiarmi nella testa, era l'unico a volermi bene sul serio

- dopo la sua morte tutto è crollato. Non avevo dove andare quindi mi sono ritrovato a dover stare per strada, finché non mi ha trovato Dino. Lui mi ha preso da lì e mi ha chiuso in uno dei suoi tanti club, ero la portata principale, vecchi, ricchi e potenti venivano da me. Non importava nulla a nessuno quante lacrime versavo o quanto facesse male. Ero praticamente un cesso vivente, figo no?-
dico con modo ironico.

Sento la presa di Eiji farsi ferrea sul fianco, come a volermi dire che sarebbe rimasto al mio fianco, che ora andava tutto bene, ed effettivamente questo contatto mi ha fatto spuntare un micro sorriso.

Ash:- verso i 14 anni Dino stesso è venuto da me a dirmi che mi avrebbe preso sotto la sua ala. Mi ha insegnato a combattere, ad usare le armi, mi ha dato una buona educazione. Ma dietro tutto questo si celava qualcosa di peggio.
Esami, test sull'intelligenza, e la ciliegina sulla torta era essere il suo giochino personale. Sento ancora la sua presa sul mio corpo-
inconsciamente inizio a tremare, solo il ricordo mi fa schifo e trattengo un conato di vomito, con il mio tremare Eiji mi cinge completamente i fianchi dopo essersi messo dietro di me, non mi da fastidio, anzi, mi rilassa
-è per questo che voglio aiutarvi, non voglio che nessun altro debba vivere quello che ho vissuto io, non voglio rischiare che Atsushi faccia la mia stessa fine- finisco di parlare sentendomi addosso gli occhi di tutti ed un rumore venire da dietro di me, come se qualcuno volesse scardinare la porta.

Bakugou:- tu, lince, vuoi dirmi che quello stronzo del mio patrigno non solo mi ha spedito in America quando i genitori sono morti separandomi dall'unica persona di cui mi fosse mai importato qualcosa, ma in più non è omofobo?
Che mi ha sempre ribadito che appena arrivato qui non dovevo azzardarmi ad avere rapporti con qualcuno, specialmente con i miei compagni di squadra maschi o con un maschio in generale, costringendomi a mettermi con quella stronza di Uraraka e che poi lui è quasi più gay di me? E in più ti ha sempre usato come sfogo... non mi interessa se non vi fidiate di me, io voglio prendere parte all'uccisione del pezzo di merda, mi ha già tolto abbastanza, non voglio che succeda ancora-
rimango sbalordito dalla sua parlantina, ma davvero Golzine gli ha detto tutto ciò?

𝙼𝚊𝚏𝚒𝚊 𝚗𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚏𝚊𝚕𝚕𝚜 𝚊𝚜𝚕𝚎𝚎𝚙 •••ˢʰⁱⁿ ˢᵒᵘᵏᵒᵏᵘ•••Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora