Sento Alejandro afferrarmi i fianchi mentre sto cercando di concentrarmi tagliando le patatine che avrei fritto, come promesso a Teo che sarebbe tornato tra meno di un'ora.
"Che buon odore"
"Hm...come diavolo è possibile se sto tagliando delle patate crude?"
Mi giro verso di lui mettendo le braccia attorno al suo collo e stampandogli un bacio sulle labbra.
"Sei tu che profumi infatti.."
Mi dice, cercando di sollevarmi.. Aveva provato tante volte a spronarmi, e sicuramente questo era un segnale per andare a letto con lui prima che arrivasse Teo...ma non mi andava neanche questa volta. Non sentivo l'elettricità adatta. So che quando lo sento lo necessito prepotentemente, però ultimamente zero, nada.
Rimasi poggiata con i piedi sul pavimento separandomi delicatamente da lui e sorridendogli. Mi girai e continuai a tagliare le patate. Lo sentii chiaramente sospirare, quanto non necessitavo le sue parole ora.
"È più di un mese..Najwa"
Fermai il coltello passando gli occhi sulle mattonelle colorate della nostra cucina. Mi voltai nuovamente sapendo perfettamente a cosa si riferisse.
"Di nuovo?"
Gli dico.
"Qualcosa non va?.."
"Cosa non dovrebbe andare? Ho la vita perfetta..no?"
Sputai con un po' di nervosismo ed irritazione. È come se in quel momento avessi realizzato che parte della mia vita non mi piaceva, non era andata bene, mi faceva sentire incompleta. Sarà stato sicuramente per la fine della serie, del mio personaggio che non ho praticamente potuto salvare. Sarà stato perché mio figlio passa più tempo con i suoi nonni che con me.
"Non ti ho mai vietato di andare a scopare con chi vuoi, lo sai.."
"E vuoi che vada da una cazzo di escort?..sto con te perché mi prendi tu"
"Finché è sfogo è okay, no?"
Mi afferrò le braccia forte quasi da farmi capire che volesse che lo ascoltassi al meglio, come se dovessi uscire da chissà quale stato di trance, ma sapevo bene cosa volessi o no. Anzi, mi sentivo da dio.
"Che cazzo hai?..non sei tu"
Sapevamo entrambi non fosse quello il punto. La nostra relazione era sempre stata una del genere, apertura e buona mentalità, fiducia. Forse con me è possibile avere soltanto un rapporto del genere. Alejandro tirando le somme è una persona d'oro, probabilmente neanche lo merito. Semplicemente era tutto andato abbastanza a puttane negli ultimi mesi e questo era stato un altro di quei pochi momenti in cui lo stavamo realizzando insieme.
Io presi un pezzo di cibo da dietro la mia schiena e lo masticai rumorosamente davanti ai suoi occhi. Non avevo intenzione di perdere le staffe ora. Parte di me, di nuovo.
"Non voglio scopare, Ale. Va bene? Se il tuo cazzo non è capace di sopportarlo vai a inserirlo nella serratura della porta e sei come nuovo"
Si strinse i denti scuotendo la testa. Forse prevedeva un tipo di sbalzo così da me, ma quel gesto mi faceva sentire un'idiota, come una bambina.
"Solita cazzata. Neanche ci provo più, davvero. Ci vediamo dopo..vado a fare un giro"
Prese la camicia dalla sedia e lasciò la casa, io cercai di mostrarmi rigida a me stessa.. Chissà come cazzo mi sopportava, no idea. Come stava succedendo prima che il mio compagno arrivasse, spostai il pensiero sul bacio che avevo dato a Maggie, anzi..che aveva deciso di darmi lei, alla fine. Era stato come se già prima di baciarci avessimo capito che forse, forse sarebbe stato proibito per i nostri stili di vita. Ma nello stesso istante lessi nei suoi occhi che anche lei, come me, fosse disposta a farlo in quel momento, anche se si fosse trattato del momento più stupido e bizzarro della sua vita. Non c'era niente da rendere esplicito in quell'azione, io e lei e ciò che avevamo era costituito da questo e basta. Boom e basta..e boom di nuovo, e basta di nuovo. Questa volta però era stato più intenso delle altre, probabilmente l'avrei sbranata se non mi avesse fermata con quel sorrisino da bimba imbranata. E solo dio sa perché con lei, collega e amica, fosse così e con il mio compagno no, minimamente. Forse Maggie mi dava accesso ad una sensazione di controllo e manipolazione e gioco infinito. Forse i brividi si nascondevano in quello. Il punto è che non ero riuscita a darmi freni, ma con lei non c'è da stupirsi, questa volta c'è stata come non mai.
Presi il cellulare dopo aver inzuppato le fette nell'olio. Le inviai un messaggio senza neanche esitare.
"Bionda. Una serata me e te?"
Due minuti ed eccola con la risposta.
"Suona abbastanza intrigante, ci sto dai"
Mi venne da ridere davanti allo schermo come una stupida, immaginandola dire quelle parole davanti a me.
"Domani?..stasera torna Teo e passo del tempo con lui."
"Aspetta che controllo il calendario. Forse sono con Rémy"
Eh..stronza. Certo, controlla pure quanto sei ancora bagnata per come ti ho toccata una sera prima alle sue spalle. Nonostante io voglia negarlo, cado in pieno in questo tipo di provocazioni.
"Okay. Ci sono, passami a prendere alle 20:30..andiamo dove vuoi"
Ah, mi ha onorato della sua presenza e mi ha praticamente comandato di andarla a prendere. Questa voglia di riprendere in un attimo la confidenza che pensavamo fosse persa mi elettrizzò un poco. A dirla breve ha organizzato la serata in un messaggio, mh...mi piace.
Prima che rispondessi mi mandò poi una foto.
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"Paparazzate"
Non avevo la minima idea di come ci avessero fatto quella foto. Mi sorprese come anche questa volta fossimo prese bene spontaneamente.
"Wow, sembriamo quasi innocenti"
Rispondo.
"Lo vedremo la prossima volta"
Scrisse lei.
Prova esatta di come volesse spassasserla giocando una volta ancora. Zero rimpianti o ricordi complessi. Sorrisi davanti alla ribellione di una come Maggie. È una tipa molto più esperta di come sembra, esattamente come nella serie. Non risposi, bloccai lo schermo del cellulare e sentii la porta aprirsi. Teo è arrivato.
