Chapter 8

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Maca's P.O.V.

Rémy sta tracciando baci leggeri sul mio collo mentre le sue mani mi stringono i seni. Siamo sul letto di casa mia e sto cercando in tutti i modi di godermi una serata di sesso con il ragazzo con cui mi sto conoscendo, ma come una stupida ci sono cascata. Sono cascata nell'episodio tra me e la mia collega. Come vedo ora Najwa? Come devo interpretare tutti i suoi gesti ora che abbiamo letteralmente scopato?..
Pensavo di essere capace di metterci una pietra sopra anche questa volta, ma non è successo. Sentivo le mani maschili toccarmi e pensavo alle mani calde di quella donna. Non andava bene, non doveva andare così, Maggie..cazzo.

Termino quello che dovevo fare, ma non vengo. Solo lui, e più volte. È strano come  mi serva concentrazione in questi momenti. Le prime volte lo guardavo negli occhi e mi facevo facilmente trasportare dalle sensazioni, questa volta no. Più lo guardavo più cercavo di distrarmi involontariamente con le immagini di poche sere prima.
I capelli rossi un po' sudati, le sue mani tenermi stretta su di lei, addirittura il suo respiro umido sul collo.

Najwa non mi aveva ancora scritto. Ci sono rimasta un po' male? Forse. Poi però mi chiedo se lei sia rimasta male del fatto che l'abbia salutata senza baciarla. Sapeva bene che le avessi osservato le labbra almeno tre volte prima di chiudere quello sportello. Volevo baciarla, volevo sentire nuovamente il suo sapore, ma una parte di me già prevedeva che avrei avuto questi pensieri solo pochi giorni dopo. È una paura di pentirsene, paura che ti stai buttando in una rete nella quale rimani facilmente intrappolata.
Quanto vorrei che quello di ieri non fosse significato quanto significhi ora, quanto vorrei che fosse andata diversamente. Vorrei dire che sarebbe stato meglio non farlo, ma non posso, perché fare sesso con Najwa mi è piaciuto da impazzire.

Rémy è via da un paio d'ore ed io inizio a prepararmi per la serata di celebrazione di vis a vis..una serata d'addio la chiamerei.
Decido di indossare il vestito brillantinato di qualche anno fa che ancora mi va a pennello. È di un color argento e l'avevo usato a qualche occasione per lo stesso motivo.
Mi piastro i capelli e spalmo il rossetto rosso sulle labbra.
Forse ho intenzione di dire a Najwa che l'ultima volta siamo andate troppo oltre. I miei piani mi fanno venire farfalle allo stomaco, ho un po' d'ansia. Ansia perché temo che lei lo sminuisca..e parecchio, ma è un dovere, lo sento.

Arrivo alla casa di Iván. Noto la macchina di Alba e la vedo uscire chiudendo lo sportello. Osservo il salotto pieno di luci particolari e parecchia gente che si gode già qualche bicchiere di champagne, poi sposto lo sguardo sulla gitana che mi abbraccia forte senza che io me ne accorga.

"Biondaaa! Come stai?.."

Le do due baci sulle guance e le sorrido. Non potresti mai stancarti di stare di fianco ad una come Alba. È la tipa sempre allegra e positiva del gruppo e in più si dedica ad attività parecchio interessanti.

"Sto bene, bene. Tu?.."

"Una meraviglia..ho portato la mia ragazza, Mara. È entrata già dentro perché conosce qualcuno..dopo passa così te la faccio conoscere"

Io annuisco e lei mi fa un occhiolino dirigendosi dentro. La seguo pochi minuti dopo. Saluto Iván. È davvero intrattenuto da una cerchia di gente, riconosco qualche cameraman della serie..decido di non intervenire, non ho voglia di discussioni noiose ora. La vedo come una buona occasione per divertirmi a modo mio, con qualche limite in più.
Mi giro e noto Berta venirmi incontro, dio santo quanto m'era mancata. Ci stringiamo per alcuni secondi, poi la guardo.

"Sempre più bella tu..eh?"

"Quanto mi sei mancata..cazzo! Ti devo raccontare un botto di cose"

Mi afferra la mano, sembra elettrizzata e mi viene da ridacchiarle in faccia. È sempre così tra noi, facile intesa. Il suo sguardo sembra spegnersi un po' e io mi incuriosisco. Avevo sbagliato qualcosa?..

AmmettiloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora