Chapter 14

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Maggie's P.O.V.

Mi sveglio immersa in un odore così conosciuto e buono da farmi apparire un sorriso ancora prima di spalancare gli occhi. C'è tanta luce, ma quando tutto diventa più chiaro mi volto per trovare Najwa dormire girata dall'altro lato. La sua schiena è chiara come latte, i capelli rossi le coprono il collo. Porto una mano sulla sua pelle completamente nuda e le mie dita percorrono la sua spina dorsale evidente in un corpo magro e snello come il suo. Rabbrividisce e stiracchia le braccia. Una volta che mi guarda assonnata, immagini della sera precedente mi attraversano la mente. Penso sia stato il sesso più goduto degli ultimi 10 anni. E non era solo sesso. Ci stiamo innamorando una dell'altra e mi sento elettrizzatissima.

"Continua"

Mi dice con voce roca, così le mie dita continuano a camminare sul suo collo e il suo seno come una macchinina sulla strada. Mi avvicino e le stampo un bacio sulle labbra, portandole un sorriso.

"Maggie Maggie..."

Si stiracchia di nuovo sbadigliando

"Potrei abituarmi a tutto questo"

Non avrei mai immaginato il "tutto questo", ma ha ragione. Ora sappiamo che è possibile, forse a passi dalla realizzazione, ma è possibile. La stringo poggiando la testa sul suo petto.

"Perché no?"

Alzo lo sguardo cercando risposte da lei, che sembra fissare il soffitto.
Sa che sto cercando sincerità, per questo non ha il coraggio di guardarmi. Mi accarezza la spalla, ma non sposta gli occhi..

"È difficile"

Si alza sollevando il petto e privandomi del suo contatto caldo. Non posso fare a meno di guardare il suo sedere tondo seduto sulle lenzuola bianche. La sua forma è unica, è così fine. Passa una mano tra i capelli scompigliati e io rimango lì, sperando che possa dirmi altro..ma non lo fa.

"Najwa.."

"Vado a preparare la colazione"

Mi risponde subito, sospirando. Infila una maglietta larga e le mutande di pizzo, mi accarezza la guancia lasciandomi un bacio a stampo poi si reca giù. È abbastanza deludente sentire che non si sente pronta per fare un passo avanti..tanto da ignorarlo, ma so di dover essere paziente. Perlopiù la mia situazione è diversa dalla sua, io non sono lei... c'è davvero poco che mi tira indietro. Avere un figlio e la stabilità di Najwa è più che un ostacolo, è un limite che potresti far fatica a superare, con l'idea che forse, per mantenere l'ordine e la quiete di una condizione così, sia meglio lasciar perdere..prendere la via più facile. Ecco, questa si traduce nella mia più grande paura. La donna con cui ho speso l'intera notte a fare l'amore mi dice che non mi lascerà andare, che non fuggirà, ma la sua vita attuale potrebbe inevitabilmente portarla via da me. Il carattere lunatico che le appartiene non aiuta neanche, ha alti e bassi che ho imparato ad apprezzare o sopportare, ma in questo caso non giocano dalla mia parte.

Ho paura, ho una paura tremenda che vada. Mentre sono stesa ancora sul letto della persona di cui sono innamorata una lacrima mi cade sulla guancia. Non posso lasciarmelo fare però. L'odore dei pancakes mi riattiva un po' e decido di raggiungerla sotto dopo essermi coperta con la sua T-shirt. Mi sento ipnotizzata dall'immagine che vedo.. è così presa a danzare lentamente mentre gira e rigira la colazione sulla padella. Le sue gambe sembrano quelle di una bambolina di ceramica. Vado dietro di lei abbracciandola. Percepisco che sta sorridendo. Balliamo come una coppietta di vecchi, io attaccata alla sua schiena.
Finisce di preparare il tutto e si volta. Un'espressione spaventata e turbata le appare sul viso, mi afferra le guance con le mani.

"Hai pianto?"

Scuoto la testa, togliendole spiegazioni inutili per lei, spiegazioni paranoiche, le cui risposte sono già così scontate.

"Maggie...hai pianto?"

Riporto gli occhi su di lei e senza che me ne accorgessi quelli si erano già riempiti di nuovo di lacrime. Mi stringe velocemente. È così calda e profumata, ma sembra ancora un sogno poterla avere.

Sa bene cosa sento, sa bene cosa può farmi sentire così..e in questo caso, ciò che mi sta facendo sentire così. Mi dondola come se fossimo su una culla.

"Sono qui.."

Singhiozzo istintivamente, non riesco a controllarmi.

"Che cazzo ne so per quanto?"

Mi stacco da lei cercando di arrivare al punto di quello che mi tormenta. Lei mi prende le mani e le porta sul suo petto.

"Hey..non voglio altro, ok?..voglio divertirmi con te, svegliarmi con te, incazzarmi come una bestia con te.."

Mi sorride mentre le sue parole mi stanno consolando, è così brava nel trasportarmi in qualsiasi mood.

"Voglio fare sesso solo con te"

Mi dice poi, facendomi l'occhiolino e portando un dito sul mio naso, premendoci su. Rido come una bambina davanti ai suoi giochi.

"Voglio stare con te"

Le ultime parole servivano come ultima decorazione al suo progetto di tirarmi su, che a quanto pare funziona. Mi prende il viso e mi bacia, e tra un stampo e l'altro sussurra ancora qualche frase.

"Ho solo bisogno di tempo, un po' della tua pazienza.."

Continua a tenermi sul suo corpo.

"Se me lo concede, mylady"

Sorrido e mi perdo nel profumo dei suoi capelli raccolti in una codina.
Poggio la mia fronte sulla sua e mi perdo nei suoi occhi scuri che anche con poco trucco hanno magia dentro.

"Io non farò altro che aspettarti"

Sussurro, e una fossetta le si forma sulla guancia.

Interrompe il nostro momento troppo sensibile dandomi una pacca sul sedere.

"Aspettano anche loro..su"

Sorride, indicando i pancakes che rimarranno ancora caldi per poco. Ci sistemiamo al tavolo e iniziamo a mangiare insieme.





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Heyy! Da quanto tempo che non utilizzavo l'author space. Beh, sono davvero curiosa di sapere che ne pensate degli ultimi capitoli. Un po' di feedback sincero!..let me know, aspetto voi :)

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