~§~Finalmente -e Bucky poteva affermarlo con certezza che era un finalmente- era sabato, dopo una seconda settimana di lezioni e test a non finire. Era il suo ultimo anno, l'unica cosa che voleva fare era andarsene, trovarsi un buon lavoro nella costa est e stabilizzarsi. Il college sarebbe stato solo un punto di transito, per quello non aveva avuto rapporto con nessuno a meno che non fossero esclusivamente per dei compiti o una sveltina in camera (quello per quanto riguarda le ragazze, ovvio). Eppure, aveva come il presentimento che quell'anno sarebbe stato assolutamente diverso e forse, una mezza idea del perché lo sarebbe stato, ce l'aveva.
Steve, i suoi pugni contro il manichino e le nuotate in piscina perché, a dispetto di quello che gli aveva detto la notte prima, era andato a trovarlo per un motivo ben specifico.
Natasha, i suoi occhi verdi, il sorriso che nascondeva come stava davvero e l'espressione innocente ma furba allo stesso tempo .
Sam e quel cavolo di umorismo che si ritrovava.
E ultima, ma sicuramente non meno importante, Wanda. Pensava a quegli occhi verdi-marroni ventiquattro ore al giorno. Pensava alle sue mani piccole eppure così incredibilmente forti se chiuse a pugno. Pensava al suo sorriso luminoso. Al modo in cui le si assottigliavano le palpebre quando era arrabbiata. Pensava alla fascia nera che portava al polso sinistro. Pensava alla Winston che si portava un po' troppo spesso alle labbra. Pensava ai suoi anfibi, le magliette corte e i pantaloni aderenti a vita alta.
Pensava che forse, quella bella mora con i capelli rossicci le era entrata sotto la pelle, pensava che stesse diventando più importante di quanto fosse possibile e in troppo poco tempo.
Pensava che quella ragazza, all'apparenza innocua, era più forte di quanto chiunque avrebbe mai potuto immaginare e di certo non pensava alla forza fisica.
Bucky lo sapeva bene.
Bucky lo sapeva benissimo che Wanda aveva sofferto e soffriva ancora. Come Natasha . Forse quelle due ragazze potevano sembrare gli opposti ma avevano in comune molto più di quanto credessero. A partire dal sorriso che avrebbe potuto ingannare chiunque ma non di certo lui o gli occhi celesti e attenti di Steve .
Fissò il soffitto, il sole che sarebbe dovuto ancora sorgere ma era un bel po' di notti che non riusciva a dormire pensando a Wan. Non sapeva neanche lui perché si ostinasse a chiamarla così, ma le piaceva il modo in cui lei sorrideva quando lo pronunciava.
Si sistemò meglio le mani dietro alla testa lanciando un paio di maledizioni al giocatore di football che aveva accanto e che stava russando più di un bue in calore.
Per quel pomeriggio, Steve aveva implorato Natasha di andare al centro commerciale e ovviamente se Bucky e Wanda non si fossero messi in mezzo niente sarebbe stato più lo stesso. Bucky sorrise al ricordo di poche ore prima a cena, dove il biondo l'aveva guardato talmente tanto male che se avesse potuto, l'avrebbe ammazzato seduta stante.
Si passò una mano sul viso, osservando la luna per un ultima volta, prima di dare le spalle alla finestra e tentare di dormire. Un paio di marroni e labbra sicuramente dolci che avrebbero di certo invaso i suoi sogni.
~§~
- Ok, io mi auguro che voi non siate quelle ragazze che passano ore nei negozi e che lasciano i malcapitati ragazzi in un angolo con la carta di credito che sta tremando – fece Bucky guardando Natasha dallo specchietto retrovisore e Wanda, seduta nel sedile anteriore del suo pick-up rosso.
Le due ragazze si lanciarono un'occhiata complice e Steve si sporse tra i due sedili di davanti. – Bucky, siamo ancora in tempo per tornare indietro –
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Under the skin
FanfictionCercò di alleggerire il peso che aveva al petto e che sembrava quasi opprimente mentre si spogliava rimanendo in boxer e infilandosi sotto le coperte. Sam non era nella sua stanza ma a lui andava bene così. Voleva stare da solo anche se non sapeva b...