Io sono sbagliata

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                           ~§~

Steve attaccò il sacco rosso con tutta la froza che aveva, assottigliando lo sguardo e stringendo i pugni nudi.

La canottiera bianca era madida di sudore esattamente come la fronte e il collo, ma non gli importava.

Erano passati altri due giorni da quel bacio con Natasha e per il nervoso che aveva addosso avrebbe potuto demolire qualsiasi cosa gli capitasse davanti a suon di pugni.

Per non sbagliare, la rossa lo stava anche evitando come se avesse un non so che di malattia rara, incurabile e contagiosa. A lezione non gli rivolgeva neanche uno sguardo, a mensa stava iniziando a sedersi con Sharon, Maria e i gorilla del football  e in più rivolgeva la parola solo a Wanda e Bucky.

Sembrava stesse andando così bene! Sembrava che tutto stesse procedendo per il verso giusto e adesso, tutte le certezze che aveva Steve erano andate a farsi fottere allegramente.

Le nocche nude iniziarono ad aprirsi a furia di colpire il sacco di pelle rossa senza sosta ma a lui non importava.

Più le mani gli facevano male, più il nervosismo scemava e più, di conseguenza, stava meglio.

Fu per quello che continuò a colpire ignorando gli sguardi di qualche matricola come lui che andavano dal preoccupato all'ammirato.

Ignorando gli sguardi di studenti più grandi che osservavano la portata dei suoi pugni, il modo in cui controllava il respiro e lo sguardo minaccioso e assottigliato.

Bucky lo guardò dall'estremità della palestra, le braccia incrociate sul petto e solo in un secondo momento si accorse di Wanda che gli si avvicinava, con la coda dell'occhio.

Si sistemò la treccia  sulla spalla e osservò il migliore amico,
– di questo passo si ucciderà le mani – disse, anche se ovviamente la sua preoccupazione era ben altra.

Bucky abbozzò una risata senza distogliere lo sguardo dall'amico che continuava a darci dentro come se fosse questione di vita o di morte, – ho più paura per il sacco.-

La mora fece saettare lo sguardo da Steve a Natasha che si stava allenando con un ragazzo alto e grosso il doppio di lei; nonostante tutto quello non riusciva a starle dietro  – quei due devono risolvere la situazione.. in un modo o nell'altro.-

Bucky chiuse gli occhi chiari per un paio di secondi, l'ombra di un sorriso sul bel volto, – già, se non si mettono le mani addosso prima di aver concluso qualcosa.-

                         ~§~

Il pomeriggio dopo Steve era abbastanza risoluto a chiarire una volta per tutte con Natasha considerato che ci stava davvero di merda in quella cavolo di  situazione.

Alla fine era solo un bacio, no?

No. certo che non era solo un bacio e non sarebbe mai stato solo un bacio, ma almeno ci voleva provare. Natasha valeva di più dei suoi stupidi sentimenti che avrebbe di certo imparato a nascondere, sopprimere e uccidere, come sempre.

C'era sempre riuscito nel corso degli anni, non sarebbe di certo stato difficile anche in quel momento. Era sicuro delle sue capacità di nascondere ciò che provava davvero, fino a quel momento non l'avevano mai deluso.



Sapeva che che la ragazza, verso le quattro del pomeriggio, rientrava nella sua stanza per poter riprendere a studiare dopo aver preso qualcosa alla caffetteria del college. Poteva comunque usare come scusa l'imminente progetto di letteratura visto e considerato che erano tremendamente in ritardo e l'unica cosa che avrebbe potuto fare in modo che non gli mollasse un cazzotto in faccia appena l'avesse visto era solo tirare in ballo la scuola. Si sentiva abbastanza fiducioso.

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