~§~Il fine settimana passò fin troppo in fretta per i ragazzi che si ritrovarono catapultati in un lunedì incredibilmente freddo nonostante fosse ancora settembre. Subentrarono il vento e alcune gocce di pioggia che li costringevano a stringersi nelle loro (per ora) felpe mentre passavano da una parte all'altra del campus per seguire le lezioni ma, per quanto riguardava Natasha, non vedeva l'ora che arrivasse l'inverno, lo amava con tutta sé stessa, le ricordava i giorni in cui era piccola e giocava ogni giorno con la neve in Russia, quando tutto era ancora semplice e bello. Per questo sorrideva difronte alla finestra dalla sua stanza, le braccia strette attorno al corpo, il busto chiuso in un golfone blu e le gambe costrette dentro degli skinny jeans e le solite All Star.
- Rossa – gemette Wanda girandosi verso di lei, ancora sotto il piumone bianco, strizzando gli occhi alla luce, seppur non fosse così forte.
Natasha si voltò verso l'amica sorridendo, – Ehi – salutò allegra, – come va? –
Wanda si passò i pugni sugli occhi, ancora mezza addormentata seppur fra pochi minuti sarebbero dovute andare a fare colazione. – Ho sonno – mugugnò la mora sorridendo mentre Natasha ridacchiava tornando a guardare le nubi grige fuori dalla finestra e le chiome degli alberi scosse dal vento. – Tu hai sempre sonno – constatò la rossa sentendo che Wanda si stava alzando.
- Sai Rossa – esordì lei, saltellando per infilarsi gli skinny jeans neri, – non pensavo che non fossi più vergine –
Natasha sbarrò gli occhi e serrò la presa sui gomiti. Stavano entrando in campo minato e doveva essere abbastanza abile da uscirne senza che venisse scoperta.
Ridacchiò nervosamente tenendo lo sguardo fisso sul paesaggio esterno, mentre il suo cervello lavorava per trovare una soluzione. – Davvero? – fece con naturalezza, – come mai? –
Wanda fece spallucce, intenzionata a sapere di più,
– non lo so.... ti ho sempre vista casta – disse ridendo lasciandosi scivolare sul busto magro un golfo aderente nero.- Faccio l'impressione della brava ragazza a tutti, devono essere i miei voti– scherzò la rossa sedendosi sul letto di Wanda mentre lei si infilava i soliti anfibi. Andò a farsi la treccia ma Natasha la stoppò prima,
– lasciali sciolti – disse e la mora sorrise mandando i capelli sulla schiena e scuotendo un po' la testa per ravvivarli. Non erano molto lunghi, superavano di poco il gancetto del reggiseno ma le stavano benissimo comunque.Natasha si stiracchiò venendo per un attimo presa da un senso di capogiro e poi poggiò la schiena alla testiera del letto di Wanda mentre l'amica si metteva accanto a lei, poggiandole la testa sulla spalla.
Dovevano andare a fare colazione, ma quei momenti di tenerezza erano rari per entrambe le ragazze, non avrebbero dovuto sprecarli, per questo rimasero così nonostante dovessero andare a mangiare. Rimasero in quella posizione per un po', dicendosi tanto seppur fossero zitte.
Natasha lanciò per caso un'occhiata all'orologio da parete situato sopra la scrivania. La colazione era iniziata da un quarto d'ora ma preferiva stare con Wanda, se saltava il primo pasto per un giorno non sarebbe successo nulla.
Ed erano talmente assorte nei loro pensieri, che sussultarono quando sentirono una serie di scatti alla serratura e poi quella si aprì lentamente mostrando Steve con un vassoio pieno tra le mani e Bucky con una forcina nella mano destra.
Entrarono in camera mentre le ragazze li guardavano incuriosite.
Bucky si chiuse la porta alle spalle con un calcio e Steve avanzò lentamente verso il loro letto mentre le due amiche si sedevano a gambe incrociate.
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Under the skin
أدب الهواةCercò di alleggerire il peso che aveva al petto e che sembrava quasi opprimente mentre si spogliava rimanendo in boxer e infilandosi sotto le coperte. Sam non era nella sua stanza ma a lui andava bene così. Voleva stare da solo anche se non sapeva b...