Thranduil sta imprigionando dei nani entrati nel suo reame nelle segrete, tu che passi di lì per riferire un messaggio al tuo re e amato, lo vedi nell'intento di pronunciare una frase che ti ha colpito molto.
Thranduil: Cento anni, sono un mero battito di palpebre per la vita di un elfo, sono paziente, posso aspettare.
[suona meglio in inglese uffa]
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E così i nani vengono rinchiusi in cella, lui ti vede e scende dal trono.
Thranduil: Maaloo, cosa ti porta qui? Con una dolcezza infinita ti tocca la guancia e tu sospiri, odiavi quando trattava così male gli ospiti.
[amore]
You: Mae Govannen, Manen le?
[ben incontrato, come stai?
Thranduil: Im maer, hannon lee. Cos'è quello sguardo triste? Cuina dem? An vinya?
[ sto bene, Grazie/ sei triste? Perché?]
You: Im penovren, tratti sempre male quei Hadhod...dovresti liberarli
[sono stanca/Nani]
Lo sguardo di Thranduil si tramuta da dolce a cupo, sembra arrabbiato...
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Thranduil: Avon. Non sai cosa hanno causato quei nani al mio popolo. Piuttosto, perché sei qui? Il suo tono era ancora duro.
[non farò questa cosa]
You: ero qui per comunicarvi qualcosa ma infondo, tu sei paziente no? Sai aspettare...cento anni per te non sono altro che un battito di ciglia no?
Gli dici con un beffardo sorriso tra le labbra, quasi a sfidarlo.
Lui ti si avvicina pericolosamente all'orecchio e ti sussurra
Thranduil: non c'è nulla che mi rende più impaziente che sapere cosa giunge dalle tue labbra.
You: Namarie nin Haran
[arrivederci mio re]
Lo lasci così senza dirgli nulla, con la speranza di non farlo aspettare cento anni.
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