Capitolo 3

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Eren's Pov
Ripenso un attimo a quello che è appena successo, ero nella camera dei miei a parlare con mia madre di Levi e delle cose che dovrò fare in cambio di poterlo fare restare qua, quando poco dopo è arrivato papà dicendo che Levi era corso via da lui terrorizzato e ora il bimbo si trova fra le mie braccia ancora mezzo spaventato ma che si sta calmando lentamente grazie alle mie carezze.
Quando vedo che si è calmato del tutto lo prendo in braccio e lo porto in cucina.
Mio padre ci guarda poi guarda il piccolo rimanendo impassibile come al suo solito.
"Hai risolto?"
"Sì..." rispondo sedendomi a tavola facendolo sedere sopra alle mie gambe.
Levi lo guarda qualche istante poi abbassa lo sguardo.
"S-scusa..."
Chissà cosa lo spaventa così tanto, vorrei sapere quello che ha passato ma ho paura che se glielo chiedessi rovinerei le cose e poi non credo che si fidi già abbastanza da parlarmene, infondo mi conosce da meno di 24 ore.
"Mangiamo" dice mia madre con un tono che non ammette repliche.
Il piccolo si appoggia al mio petto, probabilmente ancora in cerca di protezione, e io lo accarezzo dolcemente.
"Sentite... Ci sarebbe un altro problema, va bene se studio da privatista? Non posso lasciare Levi da solo per così tanto tempo e non penso che a scuola me lo facciano portare..."
I miei si scambiano qualche sguardo come se volessero capire i pensieri dell'altro, poi mio padre risponde con un tono scocciato "Poi hai qualche altra richiesta? Non so, magari vuoi andare a vivere da un'altra parte o iniziare a girare il mondo?"
"No... Continuerò a studiare e tutti gli esami che farò li passerò col massimo dei voti come volete però non posso lasciarlo da solo per tutte quelle ore ogni giorno..."
"Al primo esame che non passi con il massimo dei voti il bambino finisce fuori casa"
"Va bene..." rispondo per poi guardare Levi e sorridergli in modo rassicurante, non permetterò che lo mandino via di qua.
Prendo un po' di cibo con la forchetta e la dirigo verso la bocca di Levi, che immediatamente apre.
Lo imbocco facendolo mangiare per primo, preferisco che si gusti il cibo lui e ritrovarmelo un po' più freddo io.
"Mi piace" lo sento dire fra un boccone e l'altro.
"Ne sono felice" gli sorrido continuando ad imboccarlo fino a quando non è pieno.
"Grazie, sono a posto" mi dice quando ha mangiato quasi tutto il suo piatto.
"Figurati"
Appoggio la forchetta con cui l'ho imboccato per poi prendere la mia e iniziare a mangiare pure io.
Dopo il primo boccone sposto leggermente il piccolo per evitare di sporcarlo accidentalmente.
Mangio abbastanza velocemente e dopo circa una decina di minuti ho finito, intanto i miei genitori già se ne sono andati.
"Vuoi qualcos'altro?" domando a Levi.
"Da bere"
Verso dell'acqua nel bicchiere per poi aiutarlo a bere.
"Grazie"
"Figurati" rispondo appoggiando il bicchiere sulla tavola.
"E questo bimbo chi è?" domanda con un tono dolce e curioso Naomi poco dopo essere entrata in cucina.
"Si chiama Levi e rimarrà con noi"
"Ciao piccolo, io sono Naomi e lavoro in questa casa come domestica" dice sorridendo e mettendosi davanti al piccolo osservandolo.
Lui la guarda un po' incerto poi mi guarda e vedendo che gli sorrido si tranquillizza un po' accoccolandosi meglio.
"Ciao..." le risponde guardandola mentre io lo accarezzo dolcemente.
"è un po' timido eh?"
"Già, ma sono sicuro che con calma si aprirà con noi"
Levi ci osserva restando in silenzio per poi sbadigliare facendomi sorridere.
"Forse è meglio se ora gli faccio fare il riposino pomeridiano."
"Hai ragione, se avete bisogno comunque chiamatemi"
"Sì, grazie" rispondo alzandomi e tenendolo in braccio per poi uscire dalla cucina e tornare in camera mia.
Scoperchio leggermente le lenzuola sdraiando Levi sul letto e coprendolo.
"Ora dormi un pochino, va bene?"
"Non dovevo fare il bagnetto...?"
"Lo fai dopo la nanna, adesso non sei un po' stanco?"
"Sì...un pò"
"Quindi ora dormi tranquillo, io starò seduto lì" gli indico la scrivania che c'è di fronte al letto "devo studiare un po', però se hai bisogno mi chiami che vengo qui, va bene?"
"Va bene... Buonanotte"
Lo vedo chiudere gli occhi mentre si rilassa sotto le coperte, sdraiato in un letto matrimoniale sembra ancora più piccolino.
"Buonanotte Levi" gli rispondo lasciandogli un leggero bacio sulla fronte per poi appoggiare accanto a lui il pupazzo che gli avevo già dato ieri.
Lo vedo abbracciare il peluche e addormentarsi poco dopo.
Sorrido e vado alla scrivania prendendo il libro che mi serve e sedendomi davanti ad essa.
Ho iniziato a studiare da poco quando lo sento agitarsi di nuovo nel sonno.
Mi alzo e prendo il libro per poi sedermi accanto a lui e accarezzarlo con una mano.
Lo sento rannicchiarsi e accoccolarsi immediatamente contro di me mentre io continuo a coccolarlo e con l'altra mano riapro il libro rimettendomi a studiare.
Non so dire quanto tempo passi ma rimango concentrato nello studio fino a quando non mi sento osservato e poco dopo sento la voce di Levi.
"Ciao" mi saluta lui.
Mi volto nella sua direzione sorridendogli dolcemente.
"Ehi"
Ci guardiamo qualche istante poi lui sbadiglia mentre io chiudo il libro appoggiandolo a terra vicino al letto.
"Dormito bene?"
"Sì...eri caldo..."
"Caldo come una coperta o caldo come qualcosa che ti fa stare bene?"
"Mi facevi stare bene..." sussurra piano e forse anche un po' spaventato, come se avesse paura della mia reazione o di ciò che potrei dire.
"Ne sono felice" gli rispondo sorridendo e arruffandogli in modo dolce i capelli.
"Posso stare ancora un po' così...?"
"Certo"
Mi sistemo un pochino meglio per farlo stare più comodo.
Si accoccola di nuovo a me chiudendo gli occhi mentre io ricomincio ad accarezzarlo di nuovo.
Si vede che le mie carezze gli piacciono, ha un'espressione più rilassata quando gliele faccio, quasi come le espressioni che hanno di solito i bambini della sua età quando le loro mamme li coccolano.
Dopo un po' si mette di nuovo seduto e mi guarda.
"Hai fame?" gli domando.
"Un po'...tu?"
Sorrido notando che è ancora mezzo assonnato.
"Io non molta ma possiamo comunque andare a fare merenda"
"Va bene..."
Gli sorrido e mi alzo dal letto mentre vedo che anche lui fa lo stesso.
"Cosa posso mangiare..?"
"Ti vanno dei biscotti?"
"Va bene, posso provare gli altri..?"
"Certo, oppure se preferisci ti faccio assaggiare qualcosa di diverso"
"Cosa..?"
Lo vedo guardarmi curioso mentre io penso alcuni istanti a cosa fargli mangiare per merenda per poi sorridere soddisfatto quando mi viene in mente un'idea che sicuramente gli piacerà.
"Conosco una cosa che ti piacerà sicuramente, fra poco vedi cos'è"
"é dolce?"
"Sì e di solito i bambini la adorano"
Intanto siamo arrivati in cucina e mi metto a cercare il pane a fette per poi prendere la nutella e uno spalmino.
Mi siedo a tavola accanto a Levi e gli preparo una fetta per poi porgergliela.
"Ecco qua"
"Grazie..." mi dice prendendola.
La guarda curioso qualche istante poi le dà un morso e la mangia.
"è buono!"
"Hai ragione" rispondo sorridendogli.
Mi sorride leggermente anche lui mentre finisce la fetta di pane.
"Hai voglia di uscire domani?"
"Va bene..."
Anche se mi risponde così non mi sembra molto convinto anzi, sembra essere molto insicuro e forse anche un po' spaventato.
"Vedrai che sarà divertente e nessuno ti dirà nulla" cerco di rassicurarlo.
"Starai sempre con me?"
"Certo, tutto il tempo. Se ti farà stare più tranquillo ti porterò in braccio"
"Sì..."
"Allora lo farò"
"Grazie"
Lo vedo prendere il bicchiere per bere e guardarmi così lo aiuto, nonostante abbia 7 anni ci sono molte cose che ancora non sa fare.
"Figurati, non serve ringraziarmi, è normale"
"Sicuro che lo è..?"
"Certo, essere gentili e aiutare fa parte del prendersi cura di qualcuno"
"Allora va bene..."
Un po' mi sorprendo ancora di quanto poco si fidi delle persone e di come qualsiasi atto di gentilezza gli sembri strano.
Gli sorrido e mi alzo mettendo via le cose che abbiamo usato per la merenda.
"Domani se vuoi già che siamo fuori ti faccio vedere un po' la città, non la conosci molto vero?"
"Sì, hai ragione... Riusciremo a vederla tutta?"
"Tutta no, è piuttosto grande sai? Però riusciremo a vedere un po' dei posti più conosciuti e poi ti spiegherò cosa fanno e cosa vendono i vari negozi"
"E se ci sono persone cattive..?"
"Se ci sono ti proteggo io da loro"
"Grazie..."
"Figurati piccolo" gli rispondo prendendolo in braccio.
"Vedrai che ci divertiremo molto e riuscirò a farti imparare anche delle cose nuove"
"Anche tu ti divertirai..?"
"Sì, sarà qualcosa di diverso dal solito pure per me"
Mi osserva con i suoi occhioni grigi rimanendo in silenzio qualche istante, come se stesse pensando se dire qualcosa o lasciar stare.
"Sei felice di avermi preso..?" domanda con un tono molto debole ed insicuro.
"Certo e tu sei felice che ti ho preso?" rispondo senza esitazione, anche se tenerlo mi richiederà dei sacrifici non me ne pento.
"Sì...qui sto bene..."
"Meglio così, adesso questa è anche casa tua"
"Lo sarà per sempre..?"
"Sì, poi se un giorno non ti piacerà più stare qua sarai libero di andartene"
"No...voglio stare per sempre qui"
"Va bene" gli rispondo sorridendo, sa essere così tenero ed adorabile senza nemmeno rendersene conto.
"Ora cosa facciamo..?"
"Ti va di fare il bagno?"
"Sì"
Scende dalla sedia e andiamo insieme nel bagno che c'è al piano di sopra, lo stesso che abbiamo usato ieri.
Metto il tappo alla vasca e inizio a riempirla con l'acqua abbastanza calda.
Gli vado vicino e mi siedo a terra iniziando a svestirlo.
"Ci sarà di nuovo la schiuma?"
"La vuoi?"
"Sì..."
"Allora la mettiamo" gli sorrido e prendo il bagnoschiuma mettendone un po' nella vasca.
Mi alzo e prendo due elastici per poi fargli due piccoli chignon raccogliendo tutti i capelli.
"E questi..?" mi guarda un po' confuso toccandone uno.
"Dopo te li tolgo tranquillo, servono solo per adesso così non li bagniamo"
"Va bene...sono strani..."
"Forse perchè non ci sei abituato, di solito si fanno alle bambine..."
"Oh...io non posso averli..?"
"Si che puoi, ma non posso farteli per uscire altrimenti potrebbero pensare che sei strano e poi le persone non saranno molto gentili..."
"Va bene..."
Sorrido e gli do un bacino sulla fronte per poi aiutarlo ad entrare nella vasca.
"Sappi che sei sempre bellissimo"
"Anche tu..."
Arrossisco leggermente continuando a sorridere, è davvero un bambino dolcissimo, ne sono sicuro.
"Sì?"
"Sì"
"Grazie piccolo"
Lo vedo accennare un sorriso per poi mettersi a giocare con la schiuma.
Mi alzo e prendo i giochini che abbiamo usato ieri mettendoli di nuovo nella vasca.
Inizia quasi subito a giocarci e io lo lascio fare per un po' guardandolo.
Dopo un po' prendo di nuovo il bagnoschiuma e lo lavo, finendo velocemente.
"Se vuoi puoi stare lì a giocare ancora un pò"
"Va bene" riprende a giocarci.
Lo osservo restando comunque vicino alla vasca nel caso gli serva qualcosa.
"Giochi con me?" mi domanda dopo un po'.
"Certo"
Mi avvicino di più alla vasca appoggiandomi al bordo e iniziamo a giocare di nuovo come abbiamo fatto ieri. Quando l'acqua inizia a raffreddarsi lo aiuto ad uscire dalla vasca e lo avvolgo nell'asciugamano per non fargli prendere freddo.
Lo aiuto ad asciugarsi e lo vesto mentre lo vedo che mi osserva come se stesse cercando di imparare come fare.
Quando finisco di vestirlo gli disfo gli chignon sistemandogli un po' i capelli con le mani, poi svuoto la vasca sciacquando i giochini e mettendoli via.
"Andiamo da Neve..?"
"Va bene"
Prendo l'asciugamano di Levi mettendolo al suo posto poi usciamo dal bagno e scendiamo al piano inferiore.
Andiamo nella stanzette di Neve e vedo Levi che lo cerca subito con lo sguardo.
Il coniglio sentendoci si avvicina e il corvino ne approfitta per avvicinarsi a lui e accarezzarlo.
"Che ne dici se lo portiamo un po' in camera?"
"Possiamo? Non deve stare solo qua?"
"Possiamo ma solo per un po' e dobbiamo controllarlo perchè altrimenti potrebbe rovinare qualcosa"
"Va bene" mi risponde prendendolo in braccio.
Usciamo dalla stanza e torniamo al piano superiore andando nella mia camera e chiudendoci dentro in modo da non far scappare Neve.
Levi lo mette giù mentre il coniglietto inizia a fare il giro della stanza annusando e osservando tutto per poi mettersi sotto al letto.
"Che carino... Ma... Dove vai?" Levi si accuccia mettendosi col volto appoggiato a terra per osservare Neve.
"Gli piace nascondersi... Fra poco esce, vedrai"
"Ok..."
Si siede a terra aspettando che esca.
Mi metto accanto a lui.
"Ti piace Neve eh?"
"Sì..."
"E tu piaci a lui"
"Davvero?"
"Sì, altrimenti non si farebbe prendere in braccio"
"Allora meglio così..."
"Già" gli sorrido.
Rimaniamo qualche istante semplicemente a guardarci poi Levi torna a guardare sotto il letto per vedere che intenzioni ha Neve che però sta andando dietro di lui.
"Neve..!" Levi si gira verso di lui prendendolo per poi coccolarlo ancora.
"Gli piacciono le coccole..."
"Sì, è un coccolone"
"Se gli piacciono è giusto che le riceve..."
"Hai ragione, dopo se vuoi io le faccio a te" dico sorridendogli.
"Davvero..?"
"Sì certo, quando ne hai voglia basta che me lo chiedi e io te le faccio"
"Va bene..."
Mi guarda qualche istante per poi avvicinarsi leggermente.
Apro le gambe facendogli cenno di sedersi fra di esse e lui un po' titubante lo fa.
Lo abbraccio piano per farlo accoccolare contro di me e anche per tranquillizzarlo un po', poi inizio ad accarezzarlo dolcemente.
Lo sento rilassarsi quasi subito e dopo poco chiude gli occhi accoccolandosi meglio.
"Da domani sera saremo da soli assieme a Naomi, mamma e papà devono andare via per lavoro"
"Che lavoro fanno?"
"Lavorano in ospedale, papà è un chirurgo famoso mentre la mamma fa l'infermiera e lo aiuta."
"E dove andranno..?"
"In America e staranno via due settimane"
"è tanto..."
"Sì, ma ci sono io a prendermi cura di te, poi ci sarà anche Naomi ad aiutarci e chiameremo mamma e papà ogni giorno"
"Naomi è brava..?"
"Sì, vedrai che ti piacerà"
"Sì..."
"Comunque io starò sempre con te ok?"
"Va bene..." mi risponde appoggiandosi di più contro di me.
Passiamo diverso tempo così, io a coccolarlo mentre lui ad accarezzare Neve.
"Che dici andiamo a rimetterlo nella sua stanza?"
"Sì"
Ci alziamo e torniamo nella stanzetta rimettendoci dentro il coniglietto poi usciamo, più tardi devo ricordarmi di passare a cambiargli l'acqua e il cibo.
"Ora cosa facciamo?"
"Vuoi giocare?"
"A cosa?"
"Conosci qualche gioco?"
Ci pensa qualche istante poi si rattrista un pochino facendomi segno di no con la testa.
"Allora che ne dici di nascondino?" gli propongo spiegandogli velocemente le regole.
"Io cerco o mi nascondo?"
"Come preferisci"
"Mi nascondo"
"Va bene" rispondo girandomi e iniziando a contare.
Conto fino a 30 poi inizio a cercarlo partendo dalle stanze del piano di sotto.
Ci metto un pochino per controllarle tutte ma non c'è, così salgo al piano di sopra e inizio a cercare in camera mia.
Guardo sotto la scrivania e dentro gli armadi ma in entrambi i casi non c'è, poi guardo il letto e prendo il cellulare accendendo il flash e abbassandomi.
Illumino sotto al letto e lo vedo, un po' rannicchiato e con gli occhi chiusi.
"Trovato!" sorrido spostando la luce in modo che non gli dia fastidio.
"Uffa..." sussurra uscendo da sotto al letto.
Lo abbraccio accarezzandolo.
"Dai ti do comunque un premio"
"Quale?"
"Una caramella, la vuoi?"
"Sì..!"
Sorrido e lo prendo in braccio per poi andare in cucina e prendere da un armadietto un pacco di caramelle e aprirlo porgendoglielo.
"Scegli pure quella che preferisci"
Lui ne prende una per poi scartarla e mangiarla.
"Buona?"
"Sì!"
Sorrido e rimetto via le altre.
"Ti va se ti faccio fare un giro delle altre stanze?"
"Va bene"
Tenendolo in braccio usciamo dalla cucina e inizio a fargli vedere le altre stanze.
La prima porta che apro è quella del bagno, anche questo è piuttosto grande ma rispetto al bagno del piano superiore questo ha sia una vasca che una doccia.
La seconda stanza che gli mostro è il salotto, pure esso è parecchio grande, ha un grosso divano ad angolo, davanti c'è la tv e in mezzo un tavolino, nell'altra parte del salotto invece c'è un tavolo in vetro rotondo con attorno alcune sedie, una poltrona a dondolo e un mobile antico con dentro diversi set di piatti più o meno eleganti e decorati.
Le ultime stanze che gli mostro sono lo sgabuzzino, anch'esso abbastanza grande, e una stanza per gli ospiti molto semplice, con un letto matrimoniale, una scrivania e due armadi.
Infine lo porto al piano superiore portandolo nella stanza di fronte alla mia, attualmente inutilizzata.
"Magari questa potrebbe diventare la tua stanza, che ne pensi?"
"Non posso stare sempre con te..?"
"Sì che puoi ma crescendo vorrai avere uno spazio tutto per te... E poi avere una camera tutta per te con le tue cose è bello sai?"
"Sì..."
Non mi sembra convinto anzi, forse ha paura che io non lo voglia più o che in futuro mi stuferò di lui.
"Potrai continuare a dormire comunque con me ma almeno avrai un posto con le tue cose e che potrai decorare come vuoi"
"Va bene..."
Ci guardiamo qualche istante poi gli sorrido e lo abbraccio.
"Sarò sempre qua per te, promesso"
Mi stringe un pochino ma senza farmi male.
"Per sempre..?"
"Per sempre... Sono il tuo Eren ok?" gli rispondo accarezzandolo.
"Mio..."
"Sì"
Sorride qualche istante come se sapere che sono suo basti per farlo tranquillizzare, e immediatamente ricambio il sorriso anche io.
"Ti piace che sono tuo?"
"Sì..."
"Meglio così, allora ti va se ti facciamo una camera? Poi puoi stare comunque con me tutto il tempo che vuoi."
"Va bene... Come me la fate?"
"La facciamo come piace a te, la decideremo insieme"
"Anche i colori..?"
"Sì, dopo chiediamo a mamma e papà se possiamo e poi li decidiamo, magari guardiamo anche online, che ne dici?"
"Sarà carino..."
"Vedrai che ci divertiremo a farla" dico sorridendogli.
Annuisce piano tenendosi a me e dopo poco gli brontola la pancia.
"Torniamo in cucina dai"
Scendiamo al piano di sotto e andiamo in cucina per poi sederci a tavola.
"Fra quanto è pronto?"
"Fra circa 10 minuti"
"Grazie"
"Figurati, allora che avete fatto di bello oggi pomeriggio?"
Racconto a Naomi quello che abbiamo fatto, poi ceniamo tutti insieme, e come per i pasti precedenti imbocco Levi.
Finita la cena torniamo in camera e ci sediamo sul letto.
"Ora che facciamo? È già sera..."
"Sei stanco?"
"Un pochino..."
"Allora faccio una doccia e poi andiamo a dormire?"
"Va bene...io resto qui..."
"Sicuro? Se preferisci stare con me non è un problema"
"Posso..?"
"Certo, puoi fare tutto quello che vuoi"
"Va bene...allora vengo con te"
"Ok" gli sorrido e mi alzo dal letto prendendo il pigiama e un paio di boxer puliti, poi andiamo nel bagno del piano inferiore.
Quando arriviamo chiudo la porta e mi inizio a svestire mentre Levi si siede in un angolino.
Vedo che mi osserva mentre io appoggio i vestiti sporchi in un angolo per poi entrare in doccia.
Intanto che mi lavo parliamo un pochino, lo vedo che osserva il mio corpo incuriosito come se fosse la prima volta che vede un'altra persona nuda.
"è la prima volta che vedi qualcuno nudo..?"
"Sì..."
"Oh...se vuoi dopo te lo faccio osservare meglio, anche tu quando crescerai diventerai così"
"Va bene..."
Finisco di lavarmi ed esco dalla doccia per poi asciugarmi e avvicinarmi a lui in modo che possa osservarmi meglio.
Mi osserva per poi girarmi attorno per guardarmi meglio.
"Sei come me..."
"Che intendi?"
"Il corpo...anche tu sei piatto..."
"Piatto..?"
"Sì...sul petto"
"Oh...beh tutti i maschi sono piatti lì"
Mi osserva ancora un po' poi inizio ad avere un pochino freddo.
"Posso vestirmi?"
"Sì...scusami se ti ho fatto venire freddo"
"Non preoccuparti" gli rispondo mettendomi i boxer e il pigiama.
Faccio veloce poi sistemo il bagno mettendo le cose sporche nella cesta con la roba da lavare, poi assieme a Levi torniamo in camera.
Ci sdraiamo a letto e lo abbraccio.
"Buonanotte piccolo"
"Notte..." mi risponde chiudendo gli occhi.
Lo coccolo e dopo qualche minuto vedo che si addormenta e dopo poco faccio lo stesso.


Tu che mi hai salvato (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora