Capitolo 20

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La cosa che fece Hermione, che attirò parecchio l'attenzione, fu di baciare...

Cormac McLaggen.

Già proprio lui, il ragazzo grifondoro che si era fatto odiare al sesto anno per aver fatto perdere la propria squadra. C'era anche lui alla festa, c'era mezza Hogwarts alla festa. 

A dire il vero fu un bacio molto veloce perché una persona intervenne, Draco. Lui era uno dei pochi a sapere della rottura tra la ragazza e Ron e voleva evitarle altre sofferenze. Hermione non fece nemmeno in tempo a far altro che svenne, cadendo a peso morto tra le braccia di Draco, vedendo la scena da lontano sarebbe sembrato il gioco della fiducia, dove ti butti all'indietro e speri che il tuo amico ti prenda.

Hermione si svegliò nel suo letto. Erano le 5 del pomeriggio. Aveva dormito tantissimo. Andò a farsi un bagno e quando aprì l'armadio notò che tutti i vestiti di Ron era scomparsi. Poi esce per prepararsi un tè e all'ingresso notò due valige e Ginny seduta sul divano.

"Ginny?"

"Ciao bella addormentata"

"Che ci fai qui?"

"Siamo coinquiline"

"Ah"

"Tu e Ron avete rotto. Io ed Harry abbiamo rotto quindi.."

"Tu ed Harry avete rotto??"

"Si, credo che fosse stato abbastanza palese ieri"

"Mi spiace"

E poi le due ragazze parlarono e parlarono, mangiarono e parlarono ancora e si addormentarono sul divano. 

Passarono i giorni e arrivò una lettera a casa di Hermione da parte di Cormac, dove chiedeva di vederla perché voleva parlarle del futuro insieme. Quel piccolo bacio dell'altra sera era stato un errore e non aveva senso uscire per dirglielo, non lo voleva vedere. Quindi gli scrisse una lettera dove gli spiegò tutto.

Era il momento di tornare a lavoro e rivedere Draco, non era già da tempo più un peso per lei. Aveva messo da parte tutti i rancori passati e il ragazzo era nettamente migliorato.

La ragazzo bussò alla porta dell'ufficio del biondo.

"Signor Malfoy"

"Signorina Granger" 

I due si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere per il modo in cui si erano chiamati.

"Draco"

"Hermione"

"Ecco i documenti che mi avevi chiesto per l'importante riunione di dopo"

"Mh grazie"

"E poi volevo chiederti grazie, magari stasera ti offro una burro birra se ti va"

"Grazie per cosa?"

"Credo che tu lo sappia"

"Io e te da soli a berci qualcosa, è un appuntamento Granger?"

"No, non mi permetterei mai"

"Mh fammi pensare"

"Se non vuoi farti vedere con una sangue sporco posso mettermi il mantello dell'invisibilità"

Il tono delle riccia era freddo, pensava che Draco non volesse uscire con lei per il suo stato di sangue, ma non era quello. Non se lo aspettava. Erano amici adesso? Da quando? Era tutto così strano. Loro due che si parlavano senza insultarsi né nulla. Se glielo avessero qualche anno fa sarebbe scoppiato a ridere. Hermione stava aspettando una risposta, si stava spazientendo, si sentiva presa in giro e quindi girò i tacchi.

"Stasera alle 8.30 ai Tre Manici di Scopa" disse il biondo alzandosi mentre la ragazza aveva appena appoggiato la mano sulla maniglia

"Devo portare il mantello per nascondermi?" domandò dando sempre le spalle a Draco

"No" e poi la ragazza uscì.

...

"L'ho torturata per anni quella ragazza. Chissà cosa sarebbe successo se fosse stata una Purosangue, con la mentalità che avevo prima lei sarebbe stata mia amica? Probabilmente no,era amica di Potter, ma non l'avrei infastidita così tanto e magari lei non mi avrebbe odiato così tanto. Alla fine, però, credo che gli stessi indifferente, ha capito che non ero veramente cattivo, almeno spero...Potevamo andare d'accordo però, entrambi voti alti, cocchi dei prof, determinati, orgogliosi, intelligenti, non eravamo così diversi in fondo. Eppure non riuscivo a farmela andare giù per colpa dei miei genitori che mi hanno inculcato quelle idee ed io sono stato troppo  debole per pensare con la mia testa. Domani io ed Hermione Granger, ripeto Hermione Granger, usciremo per berci qualcosa, lavoriamo insieme, è venuta alla mia festa di fidanzamento, è amica della mia futura moglie. Non ci credo. Eppure sta succedendo. Sono cambiato, bravo Draco"

Questo è stato il lungo pensiero, insieme ad altri simili, che è passato nella testa di Draco appena la riccia uscì dal suo ufficio.

Tornò a casa, si fece un bagno, cenò con la sua famiglia con cui i rapporti erano leggermente migliorati e poi andò in camera. Si mise il solito completo elegante, lui amava l'eleganza ma in fondo a lui piacevano anche le felpe, e poi sarebbe uscito con la Granger mica con il Ministro. Indossò dei jeans neri ed una felpa di Serpeverde che prima non aveva mai indossato. Fece uscire solo la testa dalla porta per controllare che non ci fosse nessuno per poi sgattaiolare fuori come un quindicenne che sta scappando di casa. 

Erano le 20.10, si fece un giro.

"Speriamo che Hermione arrivi presto" pensò

PROFONDI I PENSIERI DEL NOSTRO DRACO. 

DRAMIONE, ho scelto teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora