Capitolo 17

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Era giovedì 31 dicembre. La villa di Astoria era stata scelta come location per la festa.

"Entra"

"Ei Draco, allora come va? Pronto?" chiese Blaise entrando nella stanza dove il suo migliore amico stava facendo il nodo alla cravatta

"Sempre pronto, Blaise. Portato qualche dama?"

"Ma va, perché averne una quando posso averne quante voglio"

Draco, che fino a quel momento si mostrava molto tranquillo, cadde nel panico. Dopo le parole dell'amico, realizzò a tutte le cose che avrebbe dovuto rinunciare. Certo, non se la spassava più con le ragazze come ad un tempo, ma avrebbe voluto riprendere prima o poi. Avrebbe iniziato una vita seria legato ad una sola donna.

"Dracooo, ti sei incantato? Dai scendiamo che sei il protagonista della festa"

"No, io devo scendere con Astoria, ora la vado a chiamare"

Erano le 20.30. Il gruppo dei grifondoro era appena arrivato davanti la grande villa. Guardavano con occhi sbarrati tutte le decorazioni, il buffet e il contesto, tutto magnifico.

"Siamo sicuri di trovarci ad una festa di Malfoy?" ironizzò Ron

"A quanto pare" rispose Harry che nel frattempo si incantò davanti ad una fontana di cioccolato con braccia che all'ingresso dava cioccolatini a tutti

"Toglietevi pure i giacconi. E' stato fatto un incantesimo per mantenere la temperatura in questa zona del giardino a 19 gradi"

I ragazzi rividero molti dei loro vecchi amici, tra cui Luna e Neville, ma anche conoscenze meno gradite come Pansy Parkinson e Blaise Zabini. La ragazza di avvicino con i suoi tacci alti e i suoi boccoli che ondeggiavano da una porta all'altra al gruppetto e disse:

"Niente insulti oggi, non rovinate la festa del mio amico" e poi se ne andò 

"Ciao comunque" disse Blaise con tono basso per non farsi sentire dall'amica

...

"Sonorus! Buonasera a tutti! Sono Narcissa Malfoy e sono felice che abbiate accetto a venire qui per festeggiare il Capodanno con noi e festeggiare i futuri coniugi Malfoy, Draco ed Astoria!"

Sentendo i  nomi le persone cominciarono a battere le mani e ammirarono l'eleganza dei due ragazzi, specialmente il lungo vestito rosso di Astoria. La festa cominciò a vivacizzarsi. C'era chi ballava, chi mangiava e chi parlava. La mezzanotte si faceva sempre più vicina.  

Blaise stava ballando con Daphne, ma si fermò per andare a prendere qualcosa da bere.

"Zabini!" gridò una voce

"Si?" disse voltandosi

"Un ballo?" 

"Weasley?" poi si fermò ad ammirare la sua immensa bellezza e subito dopo aggiunse "Perché no?"

Tutti notarono l'insolita coppia, anche Harry e Ron

Pansy che seguiva sempre con lo sguardo Blaise si adirò. Per quanto fossero amici non voleva chiedergli di ballare, voleva che fosse lui a farlo. Brutto l'orgoglio serpeverde eh, ma ricordiamoci che i maghi di questa casa sono anche molto determinati. Cosa farà Pansy?

Mano a mano le persone andavano a fare gli auguri alla coppia, tutto bene finchè una donna, probabilmente qualche zia di Astoria disse:

"Quando qualche piccolo maghetto correrà per casa?"

"Ancora un po' presto" rispose ridendo la futura sposa, ma quella domanda fece di nuovo andare nel panico Draco, due volte in poche ore.

"Vado a cercare Blaise", ma non lo trovò allora prese il suo cappotto e andò a cercare una panchina isolata. Dei rumori, però, attirarono la sua attenzione.

Pianto. Una persona stava piangendo. Una ragazza stava piangendo. Una ragazza riccia stava piangendo. Draco avrebbe riconosciuto quei ricci crespi tra mille.

"Granger"

"M-malfoy! Che ci fai qui?" chiese asciugandosi le lacrime

"Ti stavo cercando"

"Eh?"

"Sto scherzando, Granger"

A quel punto il biondo non sapeva se interessarsi alla ragazza o andarsene. Scelse la seconda opzione.

"Malfoy"

"Si?"

"Hai visto Ron?"

"Lenticchia? Non ci ho fatto caso" il ragazzo le voltò di nuovo le spalle

"Malfoy"

"Si?"

"Hai un fazzoletto?"

"Usa un incantesimo"

"Non ho la bacchetta"

Poi il ragazzo fissò per qualche secondo la figura della riccia e notò la pelle d'oca, notò il naso arrossato e le guance rosse.

"Granger! Ma vuoi ammalarti? Devi essere in forma per la riunione de 12.."

"Si, 12 gennaio alle 9.45"

"Faciolum" disse Draco tirando fuori la baccheta "Ecco, il fazzoletto. Uff, Granger, ci sono meno due gradi. Dov'è il tuo cappotto??"

"Me ne sono andata un po' di fretta dalla festa"

"E per quale motivo? Avevi voglia di ammalati?" disse come un padre preoccupato

"Preferisco non parlarne"

"L'unico modo per togliermi dalla testa il peso del matrimonio è distrarmi, modo migliore? I problemi degli altri" pensò Draco "Aiuto lei ed aiuto me stesso"

Si avvicinò alla ragazza, si tolse il cappotto e glielo mise sulle spalle.

"Non ce n'è bisogno" si affrettò a dire, anche se sperava in quel gesto, ma decise comunque di togliersela

"Mi piace il gelo, aiuta il mio cure a non sciogliersi"

"Siamo diventati grandi poeti mi dicono"

"Granger, sputa il rospo. Che è successo?"

"Perché dovrei dirtelo?"

"Aiuteresti me. Parla ti prego"

"Ecco, il mio punto debole, la generosità. Aspetta, ma in che modo ti aiuterei?"

"Raccontami la tua storia e poi io ti dico perché mi serve"

Così, dopo ancora alcune frasi la riccia si lasciò convincere e in quella fredda sera di dicembre regalò un piccolo pezzo della sua vita a Draco Malfoy.

COSA SARA' MAI SUCCESSO AD HERMIONE?

DRAMIONE, ho scelto teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora