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Le sue labbra sono vicine alle mie.
K: "Bambolina lo so che stai per venire, basta solo chiedere. Sai che riuscirei in tre secondi a toglierti del fottuto costume."
Cerco di calmarmi in qualunque modo per poi risponderli.
Io: "Perché se rifiuto che succede? Ti ricordo che non sono come le tue amichette laggiù, chiedi a loro. Sapranno come aiutarti."
Mi alzo guardandolo dritto negli occhi come se avessi potere su di lui, aveva lo sguardo confuso.
Hisako e Justine mi prendono e c'è ne ritorniamo a casa.
Scoppiamo a ridere.
J: "Ragazza mia, tu qual ragazzo ce l'hai proprio in pugno! Ahahah"
H: "Già sembra che lo puoi comandare a bacchetta"
Mi sentivo fiera in quel momento anche se so che se non facevo nulla in quel momento sarebbe finita in un altro verso. Nel suo modo.

Ci salutiamo, avevo un sorriso che si vedere da chilometri di distanza.
Quel momento non è durato nemmeno per 5 minuti che appena entrò in casa mia, c'era lui. Klaus Walker, si quel Klaus. Se vedevate la mia faccia, potevate capire cosa stavo passando, arriva mia madre.
M: "Oh eccoti finalmente, spero che tu sia ricordata che Francesco dovrà andare in colonia quindi visto che io sarò una institutrice, dovrò andare con tuo fratello. Così ho ingaggiato un tutor se si può dire così."
Lei non aveva idea con che persona aveva a che fare.
K: "Piacere di conoscerti."
Mi dice con un sorriso finto.
M: "Sai Asia, lui è un ottimo insegnante mi ha detto che è bravo in tutto, sarà un opportunità in più per te. Bene Klaus ti affido mia figlia, questo è il mio numero con le chiavi di casa." Poi mia madre mi da un bacio e se ne va. L'accompagno fino alla porta, quando la chiudo Klaus mi prende e mi sbatte contro la porta con forza.

K: "Ma guarda chi si rivede, mi hai provocato prima. Ti meriteresti una punizione, anche se per ora faccio il bravo."
Io: "Oh grandioso, ancora dovrò vedere la tua faccia di merda per tutto l'estate."
K: "Se la mia faccia non è bella, ti faccio vedere qualcos'altro che troverai più interessante."
Io: "Scusami non voglio sprecare il mio tempo con te, vado a mettermi il pigiama."

Volevo provocarlo un po', per vedere cosa succede.

                                      Il pigiama

Scendo giù, stava guardando il telefono appende sento uno scalino, alza la testa e mi guarda

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Scendo giù, stava guardando il telefono appende sento uno scalino, alza la testa e mi guarda. Appoggia il telefono sul divano.
K: "Incominci a provocarmi? Se andrai avanti così, non potrò resistere."
Io: "Hai fame?" Gli chiedo per cambiare discorso.
Klaus aveva se lui intenzioni e il suo desiderio cresceva. Si avvicina a me e il mio respiro ancora una volta si fa sentire.

Io ero sul bancone della cucina e lui stava arrivando, appena mi sono distratta un attimo c'erano le sue mani sul bancone che mi intrappolavano. I nostri corpi sono troppi vicini, mancavano 5 centimetri e le nostre labbra si toccavamo. Klaus si avvicina ancora di più e io trattengo il respiro.
K: "Scusami bambolina devo prendere il telefono che sta dietro di te per ordine qualcosa, visto che tu hai fame."
La mia faccia era sollevata ma allo stesso tempo dispiaciuta, non so nemmeno perché.

Klaus nota la mia faccia dispiaciuta.
K: "Cos'hai? Oh dio pensavi veramente che ti avrei baciato? Beh si può sempre rimediare bambolina."
Io: "Idiota spostati."
Lui però non si spostava nemmeno di un centimetro rimango bloccata tra le sue braccia. Mentre lui chiama per ordinare la piazza però, decido di incominciarlo a provocare, toccandolo ovunque dalle sue spalle sempre più in basso. Stava incominciando a muoversi per concentrasi sulla sua telefonata solamente che lui continuava a balbettare. Ero a conoscenza sul fatto che lui era più grande volete sapere quanti anni ha? Beh ne ha 23, abbiamo 5 anni di differenza e la cosa più importante è che sono consapevole su quello che succederà dopo.

Mi metto davanti a lui e mi metto a 90 grandi per prendere i piatti ovviamente. Stavo per tirami su solo che vengo interrotta dalle sue mani che mi toccano il culo. Da come mi sta toccando si vede da chilometri che è voglioso ed eccitato, beh si capisce dal rigonfiamento dei suoi pantaloni essendo il suo cazzo attaccato al mio culo. Si stacca e mi prende per un braccio trascinandomi fino al divano.
Mi butta giù e mi toglie la maglietta per poi baciarmi sul collo poi passa alla clavicola. Mi sfugge un gemito però lui continua lasciandomi una scia di baci mi mordicchia anche il lobo e sfugge un altro gemito.
K: "Ti piace bambolina..."
Io: "Hmm.."
K: "Sentirai ancora più piacere ora."

Si toglie la maglietta, aveva una collana che faceva avanti e indietro da guardare c'è nera mi stringe più forte i polsi.
Mi continua a baciare scendendo lentamente fino alla mia intimidita (capitemi ahaha)
Io: "H-hm no ti prego"
Le mie parole non servivano a nulla mi sfila i pantaloncini e le mutande per poi tutto ad un tratto suona il campanello.
K: "Cazzo! Vestiti!"
Senza pensaci due volte mi rimetto tutto e vado ad aprire.
X: "Salve avete voi ordinato la pizza?"
C'era una ragazza alla porta che ovviamente Klaus dietro di me la guardava.
Io: "...Si, posso?"
Continuavano a guardasi.
K: "Ci conosciamo?" Dice alla ragazza
X: "Si era la tua ragazza, o almeno quello che pensavo. Hai già trovato un rimpiazzo."
K: "Chi lei? Pff no"
Ero sempre presente, stavamo facendo cose e lui "pff no"
Io: "Okay io vado, ti lascio solo va. Paghi tu"
Stavo per andare solamente che lui mi blocca e ci guardiamo negli occhi.
K: "No tu stai qua."
Io: "Oppure?"
Distolto lo sguardo e me ne vado, dopo 7 minuti sento la porta chiudersi e arriva Klaus con la pizza.
Io: "Hai limonato con la tipa?"
K: "No perché?"
Io: "Non raccontarmi cazzate hai il suo rossetto addosso. Comunque non ho più fame, chiedi alla tua amichetta di farti compagnia. Fidati che non rifiuterà, vado in camera."
K: "No tu stai qua con me, cosa ti succede?"
Non gli rispondo e mi dirigo verso le scale mi stava venendo dietro, ma non lo calcolavo.

Chiudo la porta solamente che le mani di Klaus non mi permettevano chi chiuderla.
Io: "Smettila, non mi va di essere la tua sgualdrina."
K: "Di cosa stai parlando? Asia fammi entrare."
Mettevo forza per cercare di chiedere la porta.
K: "Okay non mi fai spiegare con le buone? Bene ora te le dico nel mio modo."

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