Klaus prende le manette e mi lega al letto.
Non riuscivo più a muovermi.
K: "Sai..Bambolina ora sei talmente immobile che ora tutte le mie fantasie sessuali le testerò con te, e finché io non ne avrò abbastanza tu mi soddisferai a mio piacere."
Io: "Sai così tanto a parlare..."
K: "Ripetimelo."
Mi toglie il mio vestito e mi prende per il collo.
Incomincia a baciarmi duramente per sentire più volte la sua lingua inficcata nella mia bocca. Non riuscivo bene a respirare talmente i baci duravano a lungo. Quando ci stacchiamo c'era tutta la nostra salva che usciva dalle nostre bocce.Scendeva giù con la sua lingua per arrivare alla mia intimità così lentamente che non riuscivo a trattenermi.
K: "Trattieniti che ti devo ancora entrare dentro."
Mentre parlavo il suo respiro era molto, che poi non riusciva nemmeno a respirare, faceva fatica.Probabilmente stava facendo tutto così velocemente che non aveva fiato.
Io: "S-Se...non riesci non devi fare tutto così velocemente-"
Non so se mi stesse ascoltando, però non sapevo nemmeno se stesse bene.
La mia faccia da soddisfazione si preoccupava da paurosa.Stava sudando ancora se non stava facendo nulla, i suoi occhi erano stanchi che finisce per dormire.
Mi scappa un piccolo sorrisetto.
Anche se lui aveva voglia e si era addormentato, era comunque carino mentre dorme, mi metto le prime cose che trovo e cerco di addormentarmi insieme a lui.Il giorno dopo però quando mi sveglio lui non c'era, o almeno era quello che ho pensato per i primi secondi. Di scatto mi alzo e lui era seduto sulla poltrona a guardarmi.
Io: "G-Giorno...stai bene?"
Lui non rispondeva a ciò che gli dicevo.
Io: "Klaus?"
Mi alzo per poi sedermi sopra di lui, gli tocco la fronte ed era bollente.
Io: "Ma scotti...fammi prendere qualcosa."
Stavo per alzarmi ma lui mi blocca col il braccio.
K: "Stai."
Io: "Ma sei bollente..."
K: "Resta seduta sopra di me."
Faccio come mi dice, il suo tono era serio e distaccato.
K: "Ti devo dire una cosa."
Mi stava incominciando a salire l'ansia.
K: "Quando sto male come ieri sera che non abbiamo fatto nulla tengo a volerti di più quindi fai attenzione a ciò che faccio."
Io: "A-Ah....va bene."
Quella poca luce che entrava dalle tende va proprio a toccare lui e il suo corpo. Continuavo a guardarlo da minuti ormai.C'erano un sacco di sguardi tra me e lui però senza dire nessuna parola.
Io: "Sei così sexy...che starei a guardarti per ore..."
Mi tappo la bocca il più veloce possibile però ho pensato ad alta voce.
K: "Ti attiro?"
Io: "Si un sacco...non sai quante volte ti salterei addosso..."
Stavo degenero da sola, come se fossi incantata in quel momento.Mi alzo dal letto sedendomi al bordo. Inizia di nuovo il silenzio totale, solo sguardi.
K: "Non guardarmi così."
Io: "Cosi come?"
K: "In quel modo.."
Io: "Ossia?"
K: "Come se volessi fare qualcosa."
In quel momento non avevo intenzione di fare nulla, però mi attirava. Mi alzo del tutto e mi dirigo verso la porta.
K: "Dove pensi di andare?"
Io: "Ho il telefono giù di sotto e volevo chiamare mia madre."
K: "Chiama me."
Io: "Huh?"
K: "Non capisci? Vieni qua."
Stacco la mano dalla maniglia della porta per poi avvicinarmi a lui.
Io: "Volevi che ti chiamassi Daddy?"
Il suo umore cambia velocemente, si alza di colpo e mi viene incontro.
K: "Vieni qua-"
Mi prende in braccio e scendiamo le scale, gli spunta un sorriso poi mi appoggia delicatamente sul bancone della cucina e mi guarda con gli occhi da innamorato.
K: "Hai fame?"
Io: "Hmm solo un po'..."
K: "Cuciniamo insieme qualcosa?"
Io: "Cosa vuoi? Come mai sei così affettuoso?"
K: "Io? Ma niente haha non penso solo a scopare e basta eh"
Incrocio le braccia e alzo un sopracciglio.
Io: "Seh..."
Cerca di incantarmi con i suoi occhi dolci, era impossibile però da non sorriderli.K: "Hmmm stai sorridendo.."
Io: "Hmm non mi convinci"
K: "Ohh andiamo non posso essere romantico con la mia ragazza?"
Io: "Si....ma non so..."
K: "Se vuoi possiamo pure fare altro non ho problemi, però in effetti preferisci stare tranquillo solo con te."
Lo prendo per le guance e lo bacio.
Io: "Adorabile!"
K: "Si si non farne un dramma."Prepariamo dei pancake e tra risate e baci ci eravamo sporcati con la farina ovunque.
In fine però erano usciti bene.
Io: "Sono usciti bene no?"
K: "Vorrei che uscisse bene qualcos'altro.."
Io: "Cosa?"
K: "Cosa?"
Ero diventata seria mentre lui si leccava i denti mentre sorrideva.
K: "Intendevo i pancake se uscivano in un altro modo diventerebbero ancora più buoni no?"
Io: "Certo..."
K: "Osi contraddirmi per caso?"
Io: "Pff.."
Alzo gli occhi al cielo e lui fa dei passi lenti verso di me non era lui se non si faceva qualcosa di suo gradimento per di più aveva la febbre.Io: "Chi sta pensando cosa ora?"
Ignorava la mia domanda e mi si avvicina ancora di più.
K: "Bambolina ti puoi spostare ho dimenticato i piatti da mettere sul tavolo"
Io: "Ahh..."
Pensavo che era pronto a saltarmi addosso e invece voleva solamente i piatti. Non ero triste né nulla solo che ero sorpresa da ciò.
K: "Cosa c'è?"
Io: N-No...n-nulla..."
Non capivo che stesse facendo apposta oppure era serio al riguardo. Ero molto confusa però i suoi occhi dicevano altro.
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What Does That Mean?
Chick-LitAsia Parker una 18enne appena laureata, si diverte tutta l'estate con i suoi amici e incontra un ragazzo più grande di lui. Succederà qualcosa che i due non si aspettano.