n o n p u ò e s s e r e

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Erano le 5.00 e finalmente sentivo i passi di Klaus arrivare.
K: "Non stai ancora dormendo?"
Io: "Ti stavo aspettando.."
Gli dico con un sorriso.
K: "Come fai sei sorridente?"
Io: "Perché sei arrivato tu quindi sono felice."
Vedevo il suo sorriso spuntare, si toglie tutto quello che ha addosso e tranne le mutande e si butta sul letto. Il suo peso sul letto lo aveva quasi rotto.
K: "Ti sei spaventata non è vero? Ahahah"
Io: "Zitto!"
K: "HAHHAAH"
K: "Dai vieni qua."
Klaus mi trascina tra le sue braccia e finiamo per addormentarci insieme.

                                        Così

Mi sento sempre al sicuro quando ci abbracciamo ma continuo a pensare che per lui non è nulla

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Mi sento sempre al sicuro quando ci abbracciamo ma continuo a pensare che per lui non è nulla...oppure che sta fingendo.

La mattina seguente quando mi sveglio c'era Klaus che mi guardava anche se si era anche lui appena svegliato.
Io: "Buongiorno angioletto"
K: "Hmm.."
Io: "Dormito bene?"
K: "Non tanto perché tu mi invadevi lo spazio"
Io: "Ahhh ioo??"
K: "Shi.."
Mi alzo leggermente e io ero tutta rinchiusa in un angolo mentre lui aveva occupato tutto lo spazio.
Io: "Certo...io ne...io..."
Si mette sopra di me
Io: "Però la forza di alzarti c'è l'hai ne..."
Fa si con la testa, io però stavo cercando di alzarmi ma lui mi blocca le mani.
K: "Dove pensi di andare?"
Io: "Da nessuna parte.."
K: "Allora perché ti stai agitando? Ti ricordo che oggi devi venire con me per il vestito che compreremo per il matrimonio dei miei.
K: "Però..."
Scende di più con il suo corpo tenendomi con una mano mentre con l'altra mi tocca ma pancia.
K: "Non muoverti, se no la situazione peggiorerà"
Cercavo di non muovermi anche se il suo tocco era leggero che mi faceva il solletico.
Io: "H-Hm.."

La sua mano scendeva sempre di più

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La sua mano scendeva sempre di più. Fino a quando pian pianino che mi stava sfilando le mutande.
Volevo mettermi comoda così scendo leggermente solo che mi si vedeva il sopra.
K: "Copriti il sopra se no la gente ti vede."
Io: "Fallo tu, sei tu che comandi"
Sempre tenendomi ferma, mi lecca la pancia fino ad arrivare al seno. Così da mordermi la maglietta e metterla al suo posto.
In quel momento era distratto così con tutta la forza che avevo riesco a girarmi e mettermi sopra di lui.

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