t i a m o

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Klaus continuava a guardarmi però non capivo perché.
Io: "Cosa c'è? Ho qualcosa tra i capelli?"
K: "N-No...è solamente che sei bellissima sta sera..come sempre d'altronde."
Io: "Ma non è vero."
K: "Ti posso dire una cosa nell'orecchio?"
Io: "Si certo!"
Klaus mi si avvicina sussurrandomi.
K: "Ti amo tanto"
Quelle parole mi avevano sciolta del tutto che non sapevo come reagire, che finisco per piangere.

K: "Ohh...no non piangere!"
Mi asciuga le lacrime con le sue mani, per poi baciarmi. Dopo qualche minuto che cercavo di riprendermi da quello sue parole.
Io: "P-Pensavo che non me lo dicevi.."
K: "Scherzi? Certo che te lo dicevo ma il primo doveva essere speciale, perché tu sei davvero speciale."
Io: "Più vai avanti a dirmi cose come queste più mi farai a piangere!"
Gli dico con un sorriso, Klaus mi ribacia però più delicatamente.
K: "Contegno signorina, siamo su una pista da ballo."
Non smettevo più di sorriderli, poi lui mi ricambia il suo sorriso. Era bellissimo vederlo sorridere per davvero.

Ritorniamo al nostro posto e io continuavo a tenerli la mano da non lasciarla più andare. Il mio battito batteva più forte che mai, continuavo a pensare a quelle parole, le sue parole.

Io: "Anch'io..."
Klaus non capiva e mi guarda in modo confuso.
K: "Non ho capito in che senso?"
Io: "Oh..no nulla.."
K: "Bambolina non nascondermi nulla, dillo e basta."
Io: "No eh che...io...beh...si-."
Klaus mi sorride dolcemente come se avesse capito ciò che gli volessi dire, però aspettava solo che glielo dicessi.
K: "Sii?"
Io: "...beh ecco io.."
K: "Siiii?"
Io: "Anch'io."
K: "Anche tu cosa?"
Io: "Ti amo anch'io..."
K: "Non ho ben capito potresti ripetere, vieni più vicino a me."

Mi avvicino a lui come mi aveva detto di fare, per poi rimanere a pochi centimetri da baciarci. Quella sensazione era sempre più bella, stare con lui anche solo a pochi metri di distanza. Quell'aria di calore che c'era tra il mio e il suo sguardo di cui non ti vorresti mai staccare.
Si interrompe quando lui si stava mordicchiando il suo labbro.
K: "Si?"

Era impossibile non resisterli, che mi veniva quell'istinto di saltarli addosso. Talmente ero lì a resisterti che di colpo mi appoggio alla sua pancia.
Io: "Non ce l'ha faccio..sei troppo."
K: "Sono troppo? Ahahah"
Da quelle mie parole lui incomincia ridere. Però io invece non riuscivo a dire nemmeno due parole che però hanno un significato grande.
Io: "Uff.."
Il mio mood diventa triste e lui lo nota subito
K: "Nuu non essere così..."
Io: "Volevo dirti che ti amavo anch'io ma non ci-"
Mi tappo subito la bocca ma le parole non si possono rimangiare.

Klaus continuava a guardarmi sempre di più con la sua voglia.
K: "Non sai quanto mi sto divertendo solo guardandoti...non so quando resisterò ancora fino a quanto non ti toglierò quel vestito fino a rimanere io, te e il letto."
Io: "K-Klaus..."
Mi vi avvicina ancora di più toccandomi la coscia.
Nella sua mano era pieno delle sue vene gonfie.
K: "Facciamo un gioco?"
Io: "....si"
K: "Toglietele."
Mi fa segno con la testa alla mia intimità.
K: "Toglietele ora, se no dopo ti punirò."
Il suo tono di voce era cambiato, è diventato più provocante.
Io: "Oraa?"
K: "Vuoi che lo faccio io? Non ho problemi sai"
Incomincio a sfilarmi le mutande lentamente così che nessuno non sospettava di nulla.

Il suo modo di guardarli ciò che stavi facendo

La sua mano ce l'aveva sul pacco, per non far vedere probabilmente il suo rigonfiamento

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La sua mano ce l'aveva sul pacco, per non far vedere probabilmente il suo rigonfiamento. Si stava trattenendo, lo stavo vedendo con le mani che stava facendo il pugno mentre io me le sfilavo.
K: "Bambolina se vai più lentamente mi fai venire velocemente."
Io: "Andrò più lento possibile allora."
K: "Non giocare ora.."
Io: "Se no che fai?"
Finisco di togliermi le mutande e glielo mostro.
Io: "Le vuoi?"
K: "Bambolina voglio tutto di te."
Io: "Allora vieni a prenderle..."
Di colpo mi alzo con le mie mutande in mano cercando di nasconderle nel pugno.
Vado in pista da ballo cercando di attivare la sua attenzione muovendomi. Sapendo che se mi muovevo troppo senza le mutande lui si sarebbe mosso.

Lui mi si avvicina in modo possessivo.
K: "Che stai facendo? Non hai sotto nulla...sai che succede dopo?"
Cercavo di ignorarlo così da stuzzicarlo un po', ma lui mi prende dalla vita e mi trascina con durezza verso di me.
Il ritmo del mio e il suo corpo andavano uguali solamente che nell'aria cerca un po' di bollente.

La sua mano dalla vita la fa trascinare più di sotto, toccandomi il culo.
Io: "K-Klaus c'è davanti gente.."
K: "Ora mi parli?"
Io: "H-Hm..."
K: "Bambolina ti piace non è vero?"
Le sue mani scendono ancora di più fino ad arrivare alla mia intimità che con un dito cercava di farmi fare degli orgasmi.
Io: "A-Ahh....non qua.."
K: "Mi hai provocato ora ne paghi le conseguenze."
Per cercare di trattenermi gli mordo in dito. E lui da quella mia mossa fa un piccolo gemito.
K: "Ora ne ho abbastanza.."
Mi prende per un braccio, andiamo a salutare tutti e ci dirigiamo verso l'uscita.

Durante il viaggio in macchina mentre lui guidava si vedeva che era impaziente di fare qualcosa. E io da brava ragazza gli tocco l'interno della sua coscia.
Io: "Stai bene?"
K: "Aspetta e vedi poi ne riparliamo, vedrai come arriviamo a casa come ti scopo forte."
Io però ignorando le sue parole gli tocco sempre più l'interno, fino ad arrivare al suo cazzo.
Klaus sembrava serio anche se continuava a respirare sempre più forte andando deciso alla guida.

Arriviamo a casa, e lui non mi fa nemmeno toccare terra che lui mi prende in braccio senza pensaci, apre la porta per poi per chiuderla sbattendo. Saliamo le scale, andiamo in camera mia e mi butta sul letto.
K: "Cos'è che vuoi? Provocami?! Bene ora vedi."

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